«LA FORESTA DEGLI ALBERI MORTI»: se fosse un horror sarebbe il titolo che descriverebbe appieno una vicenda surreale fatta di sprechi incredibili, mancate possibilità di crescita per una città che ne avrebbe tanto bisogno e tanta incuria. Per far luce sulla vicenda, è stata presentata una interrogazione parlamentare al ministro del MASE (ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) Gilberto Pichetto Fratin da Ilaria Fontana, una delle deputate più attive sul versante ambientale ed ex sottosegretario di stato alla Transizione Ecologica dello scorso governo.
Cominciamo per gradi. Era il 2021, e l’allora MiTe (Ministero per la Transizione Ecologica) presenta un bando aperto ai Comuni per la realizzazione di un “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano” con una dotazione di 79 milioni di euro. Il bando aveva la finalità di combattere siccità e ondate di calore anche attraverso la realizzazione di foreste e boschi nelle aree limitrofe alle città.
Con il progetto “Forestazione della Sorgente”, l’amministrazione del Movimento 5Stelle retta dal sindaco Michel Barbet, si portò a casa più di 380 mila euro per progettare e realizzare una foresta in un terreno di proprietà comunale proprio a ridosso del popolare quartiere di Collefiorito.
Il piano prevedeva la piantumazione e la cura pluriennale di centinaia di alberi compatibili con il tipo di terreno presente in quella zona e che garantissero una crescita rapida, costruendo anche percorsi pedonali e spazi di socialità tra la vegetazione per far diventare quel parco un punto di riferimento per tutta la cittadinanza e costituire un polmone verde che potesse ossigenare le future generazioni di guidoniani.
La nuova amministrazione civici-pd prima e civici-destra poi, targata Lombardo ad ogni formula, continuò a portare avanti il progetto affidando le successive fasi di progettazione esecutiva e direzione dei lavori con affidamento diretto sottosoglia dopo manifestazione di interesse pubblica alla società U-Space srl di Roma, legalmente rappresentata da Giovanni Manco per un importo di 48.799,40€ al lordo di tasse e contributi. La società è una vecchia conoscenza della Città di Guidonia Montecelio, in quanto in piena epoca Rubeis aveva già svolto servizi tecnici informatici e di georeferenzazione per il Comune nei naufragati progetti di Smart City e mobilità sostenibile, e nel 2015 aveva rilasciato una consulenza paesaggistica archeologica alla società Telpa srl, sempre per la zona della Sorgente.
Come anche i nostri (saggi) nonni sanno benissimo, per piantare alberi ed avere la certezza che crescano rigogliosi, bisogna metterli a dimora con metodo e capacità, nel periodo giusto e con una continua opera di annaffiamento e cura per almeno due anni, lavorando anche il terreno tutto intorno le piante.
Come risulta dalle foto, invece, l’intero lotto stretto tra via Roma e via delle Gerbere è totalmente in stato di abbandono, con erba pericolosamente alta e secca, dalla quale spuntano timidi i tutori di castagno degli alberi, e a guardar bene anche una moltitudine di rametti avvizziti che dovevano costituire la nuova foresta di Guidonia Montecelio.
Il M5S locale, nella nota stampa divulgata nella serata di ieri, ha anche evidenziato la particolarità che alberi dello stesso tipo di quelli morti sul lotto comunale, siano invece in ottima salute nel terreno affianco dove i costruttori della lottizzazione, hanno evidentemente saputo trattare al meglio le piante. Un discorso a parte, poi, è quello che in pieno periodo di verbali e sanzioni ai semplici cittadini colpevoli di avere dei lotti di terreno incolti, il terreno comunale invece si presenti in quello stato pietoso con una pericolosità di incendio enorme.
Cosa è accaduto? Dove c’è stato l’errore che ha portato alla morte secca di centinaia di alberi diversi tra loro per tipo e dimensione? E’ quello che l’interrogazione di Ilaria Fontana vuole accertare chiedendo al ministro di capire come mai più di 380.000 € di soldi pubblici siano stati irrimediabilmente persi. © RIPRODUZIONE RISERVATA – info@hinterlandweb