di TOMMASO VERGA
SPENDERE UN MILIARDO PER COSTRUIRE UNO STADIO (in € o $, non è precisato). Annuncio che inevitabilmente produce il dilemma se davvero a Pietralata, in una delle periferie della Capitale, a est del Campidoglio, il risanamento si sostanzia nello spendere un miliardo per costruire uno stadio. Con una brevissima aggiunta: quanto costerà l’amato-pallone se le spese cominceranno ad essere tali?
Intreccio football-modello di sviluppo quindi. Parla Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica del Campidoglio: «Daremo una connotazione precisa a un pezzo della città, la zona di Pietralata, che da 20 anni aspetta di conoscere il suo destino».

Sede della “BNL Paribas” a Pietralata

Errore grave. Da parte di chi dovrebbe provvedere all’attuazione dei piani che giacciono da anni in qualche cassetto del Campidoglio. Non soltanto la data dell’intervista tradisce i contenuti. Stando a quanto dichiarato dall’assessore, sarebbe come leggere che a ridosso del 4 ottobre 2022 (data del dialogo) si attende siano gli aruspici a svelare i piani per Pietralata.
Naturalmente non sarà così. Non fosse che Pietralata è località preminente dai tempi dello Sdo, il Sistema direzionale orientale, mediante il quale la borgata sarebbe già dovuta mutare dall’originale ambiguità insita in una generica “direzionalità” a «quartiere», titolare di una fisionomia riconoscibile oltreché compiuta.
La lingua batte. Perché l’amministrazione capitolina retta da Virginia Raggi, percorsa da chissà quale ideale avveniristico futuro, le radici dello Sdo sulla Tiburtina l’ha disseccate, poggiandovi sopra la bellezza di 13 grattacieli. Due dei quali già operativi: Paribas e Istat. Si attende a breve l’altra coppia del Centro direzionale Ferrovie dello Stato, grattacieli alti circa 130 metri, nella stazione Tiburtina.
Neppure un commento, men che meno un approfondimento sugli effetti sulle periferie del «Polo est», la delibera approvata a ferragosto del 2021 da Virginia Raggi. Nei fatti e nella pratica, l’amministrazione comunale Gualtieri lo Sdo l’ha soppresso, unitamente al futuro della città che fondava sulla direzionalità a est le speranze di una crescita ordinata, non governata dallo Ior o dai palazzinari, i cultori della rendita fondiaria ed edilizia, principalmente nel sudest capitolino.
Maurizio Veloccia, invece, è l’assessore all’Urbanistica capitolino, che a proposito della costruzione a Pietralata dei 13 grattacieli voluti da Virginia Raggi, ha commentato: «Come Parigi, anche Roma avrà la sua Defense».
Non solo. Perché, precisa Veloccia, «Pietralata è un’area che va riqualificata, dopo l’abbandono del progetto dello Sdo». Abbandono dello Sdo? Per la prima volta una dichiarazione ufficiale del Comune di Roma annuncia i funerali dello Sdo. Chi ne è autore? quando è avvenuto? Il partito politico di Veloccia e di Gualtieri, il relativo segretario regionale e quello provinciale del Pd ne erano, ne sono a conoscenza.
Altri soggetti, «miliardari o meno», non sarebbero giunti a subire tali propositi soltanto avessero trovato un intralcio strada facendo: dei partiti politici, dei sindacati, delle associazioni, delle amministrazioni locali.
LA DELIBERAZIONE-PARADOSSO DI GUALTIERI: la «deliberazione A.C. n. 73 del 9.05.2023, con la quale Roma Capitale ha dichiarato, ai sensi dell’art. 4, comma 4, del D.Lgs. n. 38/2021, il pubblico interesse della proposta di realizzazione di un nuovo stadio di calcio multifunzionale e di opere infrastrutturali connesse, presentata dall’A.S. Roma S.p.A., ha previsto altresì che “il progetto di fattibilità dell’intervento del nuovo stadio, considerato che sarà realizzato su aree prevalentemente pubbliche ed avrà impatto sull’ambiente, sulla città o sull’assetto del territorio, dovrà essere oggetto di consultazione pubblica ai sensi dell’art. 22 del D.Lgs. n. 50/2016”.
10 INCONTRI PUBBLICI: Chissà se ai partecipanti al ciclo dei 10 i, impegnati in proposito dalla deliberazione “Aula consiliare numero 73 del 9 maggio 2023”, organizzata da «Nomisma spa», oggetto lo stadio Roma, Roberto Gualtieri ha illustrato la necessità che la sua Capitale venisse dotata d’un ottavo colle. Presentato il 7 settembre 2023 in Campidoglio e proseguiti tra la Stazione Tiburtina e l’Ammazzatora di Testaccio, l’Acquario romano di via Manfredo Fanti e l’Esquilino, nell’arco di 2 mesi fino al 30 ottobre 2023, il progetto-stadio Roma ha visto una partecipazione complessiva di circa 700 cittadini. A dire di Gualtieri unanime consenso.

La nuova sede dell’Istat a Pietralata. Uno dei 13 grattacieli del “Polo Est” della ex sindaca Virginia Raggi, a destra, sopra, il grattacielo di BNL Paribas; in alto, il progetto dello stadio della Roma a Pietralata

Lo Sdo cancellato dunque. A seguito delle modifiche (di piano regolatore?) volute da Virginia Raggi e da Roberto Gualtieri, gli ultimi due sindaci di Roma. I quali, alla direzionalità est, filo conduttore del Prg sin dal 1962, hanno assestato il colpo decisivo, ferale.
Tra i due, maggiore la responsabilità negativa di Bob Gualtieri. Il quale, in quanto eletto sui fondamentali di una tradizione e di una storia politica riformista, avrebbe dovuto realizzarlo, farlo lo Sdo. In realtà, dopo la sua elezione, ha deciso altro, che le cose andassero come oggi le vediamo.
Non facendo venir meno l’enfasi: «Nel cuore di Roma dove la storia è scolpita su ogni pietra, un nuovo capitolo sta per cominciare, la casa, il tempio, dove i ricordi del passato si intrecciano con il vivo tessuto della città. Qui, sull’ottavo colle, gli dei di Roma, proprio loro, siedono nella curva sud. Benvenuti nella casa dei giallorossi, benvenuti a casa».

PALLA AL CENTRO: la «deliberazione A.C. n. 73 del 9.05.2023 non indirizza l’esame all’interno della città. Il fatto che non siano stati precisati i luoghi, sta a indicare che l’intera comunità doveva prendere parte all’esame sulla bontà di costruire lo stadio. Evidentemente Gualtieri ha indicato a «Nomisma» di restringere i 10 incontri al centro cittadino capitolino.
E Settecamini?, Salone?, Quarticciolo?, Tor Sapienza? San Basilio? Rebibbia? Case Rosse? Tor Lupara? Santa Lucia? Corcolle? Tutte località di Roma-est in stretta relazione con la snodo Portonaccio-Pietralata. Così come i Comuni di Fonte Nuova e Mentana, Tivoli, Guidonia Montecelio, Sant’Angelo Romano, Monterotondo.
Come sarà possibile mantenere i rapporti con Roma (lavoro, studio, sanità, tempo libero e via dicendo) mentre la vie Tiburtina e Nomentana si vanno gonfiando di 63.000 persone accorse per vedere la gara dei giallorossi?.
Certo, una sconfitta, il restringimento del consenso sullo stadio sarebbe una interruzione del feeling che da tempo accompagna Roberto Gualtieri alla conquista dell’agognata lastra di travertino con su inciso “Stadio della AS Roma (il nome proprio è da venire)…. voluto e costruito da Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, Anno Domini 2027”.Sarà quell’incisione sulla pietra a testimoniare la fine ”lavori in corso”, l’ennesima data resa pubblica, tra gli altri annunci, dallo stesso sindaco, per completare la cerimonia svoltasi il 24 luglio 2024, all’uscita dal Campidoglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA – info@hinterlandweb