NON SARA’ un caso ma tant’è: l’impiego ripetuto, abusato di alcuni operatori selezionati attraverso criteri decisamente discrezionali (e con impegni di spesa corrispondenti a molte centinaia di migliaia di euro) ha avuto una impennata nel biennio 2014-2015. Riqualificazione urbana, rifacimento di marciapiedi, pavimentazione stradale, interventi straordinari sulla rete viaria cittadina, pulitura di caditoie e cunette, sistemazione della rete fognaria, completamento di parcheggi e rotatorie, arredo parchi e giardini, sfalcio dell’erba, tutto rigorosamente “affidato” (a seguito di verbali redatti con la formula della somma urgenza da polizia municipale e apparato dell’assessorato ai lavori pubblici) alle stesse aziende, alcune finite proprio in queste ore sotto la lente d’interesse della Procura di Tivoli.
Appalti assegnati in via straordinaria, con la modalità del cottimo fiduciario o attraverso una “indagine di mercato” espletata in un batter di ciglia da qualche impiegato al telefono tra “cinque imprese”; ancora, col meccanismo del massimo ribasso: a Guidonia Montecelio basta garantire un abbattimento dei costi del 10 per cento rispetto alle spese preventivate nel quadro di valutazione tecnico finanziaria per quel tipo di interventi per aggiudicarsi appalti anche superiori a duecentomila euro. È successo. Chi paga?
Ovviamente i contribuenti e con gli interessi. A far di conto alla voce “mutui accesi presso la Cassa depositi e prestiti” per il biennio dicembre 2013-dicembre 2015 (fonte storico albo pretorio del Comune di Guidonia) si scopre che i soldi utilizzati per pagare quegli interventi straordinari il settore Lavori Pubblici non ce li aveva e dunque li ha presi in prestito. E con interessi di rivalutazione ancora da calcolare rispetto a un debito certo che ad oggi è pari a circa 20 milioni di euro, a tanto ammontano le richieste di accensione di muti avanzate all’istituto di credito controllato dal ministero del Tesoro nel periodo 1 dicembre 2013-1 dicembre 2015. Mutui fino a 500mila euro perfino per finanziare lo sfalcio dell’erba la cui attività dovrebbe essere in verità preventivata tra gli impegni ordinari di una amministrazione che eserciti al meglio il corretto utilizzo dei soldi pubblici.
Invece nel settore tecnico per definizione si è scelta la via dell’indebitamento, spacciando l’ordinario per straordinario, ad oggi un importo decisamente rilevante se si considera che dal 2010 il settore su autorizzazione delle giunte ha aperto pratiche di richiesta-mutui per circa 50 milioni, somme via via utilizzate per gestire le urgenze reali o presunte, per ristrutturare scuole, costruire rotatorie, sistemare sedimi stradali, rifare marciapiedi. Un debito che peserà su ogni cittadino residente, infanti inclusi, fino al 2045.
LE INDAGINI. Il giornalista Marcello Santarelli racconta sul numero del settimanale Tiburno in edicola l’8 novembre 2016, che la Procura di Tivoli avrebbe messo sotto indagine il dirigente ai Lavori pubblici Angelo De Paolis per avere intascato – questa è l’accusa – una tangente da 2500 euro dal titolare di una azienda, la Mario Cipriani Srl, sede legale e operativa in Castel Madama. Secondo i pubblici ministeri, l’imprenditore avrebbe corrisposto un “premio” come riconoscimento per l’appalto ottenuto. Nella circostanza, quello relativo ai lavori di completamento del parcheggio di via Fuori le Mura in Montecelio. In effetti, la determina di impegno c’è. L’ha firmata il dirigente il 25 maggio del 2016. È la numero 62 del settore, l’impegno di spesa e la liquidazione è di 338.901,55 euro. Somma che non viene individuata nella spesa corrente del bilancio comunale, ma reperita attraverso l’accensione di un mutuo di pari importo presso la Cassa depositi e prestiti.
SOMMA URGENZA. La tiritera in determina è sempre la stessa: interventi straordinari, procedura per affidamento tramite cottimo fiduciario, ”aziende interpellate per le vie brevi” perché “questo settore non dispone di personale e mezzi adeguati”; attraverso “indagini di mercato” commissionate dal dirigente presso i dipendenti perché “la urgenza degli interventi” lo richiede, e la pratica si manifesta in caso di straripamenti, fogne otturate, alberi pericolanti, aule scolastiche poco sicure per gli studenti, insomma emergenze che non consentono di seguire le normali procedure previste dal codice degli appalti. È in tali circostanze che l’affidamento diventa discrezionale. A beneficiarne, sicuramente la Mario Cipriani Srl di Castel Madama, la Cimappalti Srl di Tivoli che, scrive ancora Marcello Santarelli, fa capo al medesimo imprenditore. Azienda che, aggiunge, sarebbe stata anch’essa oggetto di perquisizione da parte dell’autorità giudiziaria che indaga sulla presunta mazzetta pagata da Cipriani a De Paolis.
LE DETERMINE. Invero, sia la Cipriani di Mario Cipriani che la Cimappalti, sono state chiamate a ripetizione nel biennio 2013-2015 dal settore retto dal De Paolis con la formula delle “le vie brevi”, o con il meccanismo del “massimo ribasso”, piuttosto che con il “cottimo fiduciario” o “la indagine di mercato”. Ad esempio, i primi di dicembre del 2014 (determina 517 dell’1.12.14) l’interpellanza urgentissima riguardava la costruzione di un basamento in cemento armato all’interno dell’istituto scolastico di Colle Fiorito, saldo per il Comune: 98.998,91 euro, tale almeno fu l’impegno di spesa firmato in calce dal dirigente.
Come già detto, per il completamento del parcheggio di via Fuori le Mura in Montecelio l’impresa intascava 338.901,55 euro. Non è tutto. Nei due anni in esame, le aziende dell’imprenditore di Castel Madama si aggiudicavano ulteriori appalti per oltre 300mila euro. Con la determina 118 del 30.03.2015 l’azienda “appositamente contattata” – si legge nell’atto – si rendeva “disponibile all’esecuzione dei lavori urgentissimi relativi alla pulizia dei fossi nel territorio comunale”. Un affidamento diretto che sarebbe valso 35.840,00 euro. Del resto, anche “per il ripristino del collettore fognario in località Vena d’Oro” l’11.2.2015 (determina 57) l’impresa veniva liquidata con 109.893,69 euro perché con impegno di spesa del 31.10.2014 (determina 149), a seguito di indagine di mercato, il De Paolis l’aveva incaricata di risolvere i danni cagionati dal maltempo in quelle aree.
D’altro canto anche la Cimappalti si dava da fare sul fronte delle emergenze: con gli interventi di “manutenzione ordinaria del sedime stradale nel territorio comunale”. Nella circostanza, il Rup (responsabile del procedimento) dipendente comunale Nicola De Bonis individuava la ditta “già inserita nell’elenco degli operatori economici, a seguito di istanza presentata dalla medesima presso questo ente, che appositamente contattata si rendeva disponibile all’esecuzione dell’intervento”. La Cimappalti, si legge nell’atto, presentava “le capacità, i mezzi ed i requisiti necessari per poter espletare l’incarico”. I costi? 43.200,00 euro. In precedenza, la Cimappalti, aveva eseguito un intervento urgente di “messa in sicurezza della viabilità principale e ripristino dell’intero impianto di smaltimento delle acque chiare sull’intero territorio comunale”. Quando “con apposito sopralluogo effettuato dal vice comandante dei vigili Norberto Grisci (ordinanza 377 protocollo 82222)”, era stato appurato che le intense precipitazioni meteoriche e torrenziali degli anni passati avevano causato allagamenti sia su strade che nei garage delle abitazioni provocando considerevoli danni. E che “la presenza di una siepe aveva ostruito il regolare deflusso delle acque piovane che quindi tracimano allagando le superfici circostanti, comprese cantine e sedi stradali”. Somma urgenza e costi dell’intervento: 230mila euro (determina 97 del 13.03.2014). Ma anche l’appalto per i lavori di “sistemazione igienico sanitaria di via lago di Garda e zone limitrofe” (Marco Simone) la Cimappalti “interpellata per le vie brevi” aveva introitato 111.410,42 euro (determina di liquidazione 519 dell’1.12.2014).
ALTRE DITTE, STESSE PROCEDURE, ANCORA INDAGINI PER CORRUZIONE. Lavori pubblici e non solo. Anche il settore Ambiente del dirigente Gerardo Argentino ha cominciato ad adottare in maniera massiva le pratiche di affidamento discrezionale degli appalti, sul modello De Paolis. E con le stesse imprese. Scrive ancora Marcello Santarelli: la Cegis Sas di De Dominicis con sede a Villalba di Guidonia, sarebbe nell’occhio del ciclone (e il suo titolare indagato per corruzione) per avere pagato una tangente di “4850 euro” all’impiegato Michele Maccaroni (imputato nell’altro procedimento per peculato, falso, truffa ai danni dell’ente e associazione per delinquere: fatture false e altre analogie per 605 mila euro) come “corrispettivo del pagamento di fatture” a lui dovute per lavori svolti per conto del settore Ambiente in relazione ad alcuni interventi inerenti la ristrutturazione di piazza Caduti sul Lavoro (Villalba) con un costo per il Comune di 34.836,00 euro, e con l’accordo del dirigente Argentino (coindagato col Maccaroni) per avere apposto la sua sigla sulla pratica di liquidazione di quella stessa fattura.
La Cegis, vecchia conoscenza dei Lavori pubblici targati De Paolis era stata beneficiata (da quel settore) di molteplici affidamenti diretti di appalti grazie, appunto, alle solite formule. Per i lavori di miglioramento “delle condizioni di drenaggio per il centro urbano, zona stazione centrale” – determina 198 del 6.05.2014 (giusto due settimane prima delle elezioni amministrative che avrebbero riconfermato l’amministrazione Rubeis) – l’impresa si era aggiudicata una gara d’appalto col meccanismo del ribasso del 10 per cento pari a 259.029,53 euro; l’impegno e liquidazione (neanche a dirlo) portavano la firma di Angelo De Paolis. D’altro canto, con affido per cottimo fiduciario, il 17.06.2014 (poco più di una settimana dopo il ballottaggio di riconferma di Eligio Rubeis a sindaco) alla Cegis era andato l’appalto per manutenzione straordinaria “presso l’istituto scolastico di Albuccione” (determina 277) per un importo di 42.507,85 euro. E il 18.05.2015 per la manutenzione straordinaria della scuola di Colle Fiorito, l’azienda aveva guadagnato 6.609,20 euro di lavori grazie ad una proposta di ribasso sulla base d’asta del 10 per cento. Come ancora il 30.01.2015 (determina 39) per chiamata diretta aveva avuto la opportunità di aggiudicarsi l’appalto di 38.198,16 per la sistemazione del parcheggio di via Bari in Villalba grazie al presupposto – si legge nell’atto – di un presunto credito di 36.750,82 euro vantato dall’azienda nei riguardi del Comune. Ma ancora: visto il “verbale di somma urgenza” (determina 359 dell’11.08.2014) e grazie ad una provvidenziale proposta di ribasso sulla base d’asta dell’11.50, la Cegis Sas di aggiudicava (anche) l’appalto per “gli interventi di ripristino dell’impianto di sollevamento di via Pisoniano, località Marco Simone” per un importo di 19,990,00 euro.
ALTRI CASI, ALCUNI ALL’ESAME DELLA PROCURA DI TIVOLI. Il 23 giugno del 2016 con determina 53 del settore Ambiente a firma del dirigente Gerardo Argentino la ragioneria comunale liquida 47.500 euro alla Mab2001, sede in Tivoli che il 14 dicembre, con affidamento diretto, aveva ottenuto un appalto per occuparsi di non meglio identificati progetti di “cultura ambientale”.
Impresa il cui titolare risulta indagato per corruzione: secondo la Procura di Tivoli avrebbe pagato una tangente di 3700 euro al Maccaroni quale “corrispettivo per aver preparato la determina firmata dal dirigente Argentino il 23 giugno scorso con cui si è dato il via libera al saldo”. Scorrendo le determine dei settori Ambiente e Lavori pubblici (biennio 2013-2015 albo pretorio on line) ma anche del Plus-Gabinetto del sindaco (ormai ex), in quel periodo sempre nelle competenze di Angelo De Paolis, i meccanismi di affidamento discrezionale di appalti per importi anche superiori ai 100mila euro riguardano almeno altri 10 casi, per ora – e per quanto se ne sappia – non all’attenzione della magistratura.
Chi osserva ne rende un breve quanto significativo elenco. Per chiamata diretta, nell’ottobre del 2015, l’Ambiente determina l’impegno di spesa di 34.240,35 euro a beneficio della Verde Nicolini Srl per “la ristrutturazione del Parco Di Nella a Villalba”; con la determina 109 del 4.12.2015, Gianna Recchia (ex dirigente dell’Ambiente) dà il via libera alla “realizzazione di un’area a verde pubblico in Marco Simone, Setteville Nord”, l’affidamento per le “vie brevi” va alla ditta Natura e Architettura srl, l’appalto pesa 81.594,62 euro; ai Lavori pubblici, il 26.01.2015, tramite “una indagine di mercato” viene individua la Segi Spa di Roma che per un importo di 35.694,5 si impegna a pulire le caditoie e le cunette stradali (determina numero 30); quando si tratta di manutenzione di opere “presenti nel territorio comunale” e della “scuola di Colle Fiorito” per De Paolis c’è sempre (anche) la ditta di Mariano Petrucci srl. Due gli appalti assegnati. Il primo, ottenuto per le vie brevi, ha riguardato la costruzione di un cordolo di cemento armato a Montecelio, via Tullio Sperandio – si legge nella determina 516 del 1.12.2014 – importo: 143mila euro; stessa ditta che il 24.05.2016 per non meglio identificate opere di manutenzione nell’intero territorio comunale si aggiudica l’appalto da 45.018,00 euro sempre grazie ad una telefonata.
LE IMPRESE “CANDIDATE” E QUELLE FUORI PORTA. Il 1 dicembre del 2014 il settore Lavori pubblici liquida 123.204,04 euro alla Codiber Srl di Carsoli (L’Aquila). La ditta, contattata al solito “per le vie brevi” ha operato per il “ripristino del manto stradale costruzione muro e pulizia fogne in via Monte Bianco, angolo via Nomentana” (Colleverde), viene contattata – si legge nella determina, la 515 – perché è affidabile e poi il Comune non dispone di “personale e mezzi” in grado di effettuare l’intervento. Stesso giorno, stesso mese, stesso anno, per le vie brevi, quindi con una telefonata, viene interpellata la ditta Impresa edile e stradale Gentile geometra Vittorino, con sede a Rieti, deve ripristinare urgentemente il manto stradale di via Irlanda, via Danimarca in località Marco Simone, il settore, paga 137mila euro. Infine, c’è la ditta Alpi Costruzioni di Alberto Anastasi, sede legale in Villanova (Guidonia). Il titolare si è candidato nel 2009 con la lista del Pdl a sostegno di Eligio Rubeis sindaco. Con la determinazione 135 del 15.04.2015 il settore retto da Angelo De Paolis lo interpella per le vie brevi e a seguito “di contrattazione con la impresa” – si legge nell’atto – e ad un ribasso sulla base d’asta del 10 per cento, aggiudica con affidamento diretto l’appalto di manutenzione straordinaria del plesso scolastico di via Campolimpido, importo: 33.723,00 euro.
Alla prossima puntata. Non finisce qui…