“A Guidonia Montecelio il reato di corruzione è talmente radicato che è come se non costituisse reato” (Luigi De Ficchy, procuratore capo )
“Smaltire una tonnellata di rifiuti tossici in modo illegale può rendere 300-500 euro.
Smaltire la stessa tonnellata in una discarica autorizzata ne rende, invece, anche 4000″ (Roberto Saviano)
Scuola, Censis: “342mila alunni esposti ad amianto. Edifici pericolosi e fatiscenti”
L’indagine condotta fra 2.600 presidi. Su oltre 41mila strutture, 24mila hanno impianti mal funzionanti o fuori norma, in 9mila gli “intonaci sono a pezzi”, in oltre 7mila “tetti e coperture sono da rifare”. E in duemila gli studenti sono a contatto con le fibre cancerogene. 600 progetti già partiti con il decreto “del Fare” di Letta, ancora lontana la realizzazione del piano da 3,5 miliardi annunciato da Renzi. La stima surreale del ministero delle Infrastrutture: “110 per mettere in sicurezza tutto” ( Il Fatto Quotidiano 31 maggio 2014)
di Simona Boenzi
Venerdi 30 maggio verso le 8 del mattino alcuni residenti di Villalba, alle spalle del posto di polizia lungo via Agrigento, scendono in strada e puntano dritti verso una ruspa. In particolare a farsi sentire è la signora Teresa Mezzopra che intima lo stop dei lavori. ” State sotterrando l’amianto”, urla. Mica ha detto una cosa da niente. Arrivano insieme quasi a farsi spazio fra la gente, addetti della Asl, muniti di lampadine, elmetti e blocchi appunti, poi la Municipale. A dar sostegno ai residenti alcuni esponenti pentastellati, pronti ad impugnare la giusta causa. Ma di tutto questo in un primo momento a quelli della Asl pare non interessi nulla. ” Ma quale amianto – sulle prime – non vi dovete preoccupare che l’amianto verrà smistato”. Intanto come è uscito fuori questo quantitativo non indifferente di ethernit?
“E’ il risultato di una demolizione avvenuta poco distante da qui – spiega la signora Teresa – un vecchio edificio – noi sono giorni che tentiamo di convocare le parti interessate, comune in primis, abbiamo segnalato la presena di queste ruspe sul cantiere aperto e tutti questi residui – che ancora si vedono ad occhio nudo – che man mano venivano buttati sotto la sabbia, i sassi, la terra e altri materiali di scarto. Vogliono ucciderci”.
Alle 12.30 finalmente qualcuno ha comunicato lo stop ( momentaneo ) e la chiusura del cantiere. Una vicenda che fa pensare a quanta responsabilità deve avere un libero cittadino che paga le tasse: controllare che sotto casa sua qualcuno non ci butti “armi chimiche “. E quanti altri cantieri avranno avuto situazione analoga e i residenti n