Il blog si era già occupato della vicenda (hinterlandweb del 1° giugno) mettendo in risalto la notizia dello stop ai lavori decretato il giorno precedente dalla Asl in una zona adiacente la scuola per l’infanzia ‘Manzi’ a Villalba, in via Kennedy, per la presenza di eternit, materiale altamente cancerogeno. La segnalazione era concreta e l’allarme sollevato dai residenti della zona era più che giustificato data la presenza di lastre frantumate e inglobate nei movimenti di terra del cantiere che si occupava della manutenzione straordinaria di immobili di proprietà comunale come completamento dell’ex asilo nido sito a Villalba nell’edificio in via Palermo da destinare a delegazione biblioteca e scuola materna.
Ora, il 2 settembre, la replica dell’Ufficio di presidenza del Comune di Guidonia m. al capogruppo pentastellato Sebastiano Cubeddu, che il 28 luglio aveva presentato una specifica interrogazione sull’argomento: l’area è stata bonificata e l’eternit correttamente smaltito. La conferma da una nota della società ‘Risana Environment srl’, incaricata dalla Asl delle operazioni di bonifica, in cui si legge che “le operazioni stesse si sono concluse in data 9 agosto e contestualmente si comunica l’esito negativo di sondaggi su più aree del cantiere”.
“La notizia ci fa sperare che la positiva sinergia tra le diverse forze politiche presenti in Consiglio con alcune associazioni attivatesi in risposta ad una segnalazione dei residenti, allo scopo di trovare soluzione in tempi brevi e con fatti concreti, sia la via maestra verso azioni sempre più incisive a beneficio dei cittadini, soprattutto quando si tratta di tutelare la salute” commenta Cubeddu. Diversi gli ‘attori’ scesi in campo in seguito al ‘fermo lavori’, a cominciare da Ennio Pietrangeli, dell’Osservatorio nazionale amianto, il quale, venuto a conoscenza dell’accaduto, depositava una denuncia circostanziata presso la procura di Tivoli. Lo stesso capogruppo del Movimento 5stelle insieme con due consiglieri del Pd, in una mozione, sollevavano la questione in Consiglio comunale chiedendo al sindaco di provvedere alla bonifica urgente dell’area, accertare la provenienza dell’amianto rinvenuto e le responsabilità inerenti le mancate procedure di corretto smaltimento del materiale da parte della ditta appaltatrice.
Di conseguenza, si sono succedute due note da parte del sindaco dirette ad uno dei responsabili dell’area VII, arredi urbani e deleghe ambientali, Nardi, il quale contattato il geometra Cocchieri, direttore dei lavori, chiedeva immediatamente la documentazione riguardante la procedura di smaltimento del materiale in questione.
Di qui, tutto in discesa, fino alla soluzione, per la sua parte definitiva, della faccenda. Resta invece aperto il capitolo dell’accertamento delle responsabilità.