La "rems" nell'ex ospedale di Subiaco

La “rems” nell’ex ospedale di Subiaco

di TOMMASO VERGA

VITALIANO De Salazar si è presentato a Tivoli il venerdì precedente il “ponte” dell’Immacolata (ah, la superstizione). Accompagnato da generale consenso e stima (Nicola Zingaretti lo nomina, Francesco Storace lo puntualizza nei “commenti” all’articolo del 4 dicembre su hinterlandweb), il nuovo direttore generale della RmG resterà in sede per tre anni. Nella più grande Asl del Lazio – della quale non si comprende ancora come un evidentemente esperto conoscitore della regione ne abbia tracciato i confini: dalla Ciociaria alla Sabina a Valmontone… –, i problemi sono tanti, quelli irrisolti di più. Gli auguri di buon lavoro non vogliono essere semplice formalità.

Il "Gonfalone" di Monterotondo

Il “Gonfalone” di Monterotondo

“Lavori di riqualificazione e adeguamento normativo”; “Sistema sale operatorie prefabbricate in acciaio”; “Opere complementari ed accessorie”: iniziano da queste premesse due prospetti licenziati dalla Asl RmG a favore dell’ospedale di Monterotondo. Messi insieme, danno un totale di 884.514. Incassati dalla medesimo azienda, la “Olicar spa”, che non ha partecipato a gare, l’affidamento diretto era dovuto all’”urgenza dell’esecuzione”. Va precisato che il preventivo iniziale sommava 617.016 ad altri 554.460, per un totale di 1.171.476 euro. Tutto imputato in un conto avente per oggetto “Impianti Generici Olicar”. Importi infine ridotti – per entrambi – del 20 per cento grazie al “ribasso di gara” e di un ulteriore 13% di un “extra sconto Olicar”. Insomma, 884.514 anziché 1.171.476 euro: il contribuente ha speso meno e il ruolo determinante l’ha avuto il buon cuore. Delibere 858 del 30 ottobre e 870 dell’11 novembre 2015. Con le quali si estende l’incarico (direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza) all’ingegnere Edoardo Merendoni, il consigliere comunale del Pd di Spello, paese d’origine di Giuseppe Caroli, ex direttore generale della RmG trasferito (è “ufficiale”) al vertice dell’ospedale Sant’Andrea.

Un passo indietro. Dopo aver individuato il “Ss Gonfalone” come sede adatta per l’”adeguamento e messa a norma dell’area destinata all’emergenza psichiatrica” in vista del Giubileo, la Regione Lazio destina 2.100 euro all’ospedale cittadino. Il che si sostanzia in nuovo pronto soccorso, provvisto di 16 posti-letto, “al quale possa riferirsi il quadrante est di Roma, che, al momento, afferisce esclusivamente al Sant’Andrea” si legge nella delibera

La ex 'Casa della salute' a Palombara

La ex ‘Casa della salute’ a Palombara

della Pisana. Ma siccome l’importo stimato è di 3 milioni di euro, “i fondi residui derivati dalle economie del progetto di manutenzione straordinaria e messa a norma del pronto soccorso dell’ospedale” Gonfalone, li deve sborsare la RmG. Partono le opere. Urgenti. Il Giubileo s’è aperto l’8 dicembre. Ma, come si comprende, tre milioni si sono rivelati insufficienti, visto che le due delibere della Asl ne aggiungono quasi un altro. Conclusione: la Pisana ha sbagliato i conti?

Non finisce qui. Perché supera il milione (più Iva) la destinazione “lavori di completamento Rems” provvisorie (Residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza) di Subiaco e di Palombara Sabina: 828.440 per l’ex ”Angelucci” – dove la Rems è talmente provvisoria che la riconversione si stima in oltre 4 milioni e mezzo –, 329.795 euro per la (sempre così propagandata) Casa della salute sabina. Due delibere del 30 ottobre, destinataria, la “Olicar spa”. Tutto messo nero su bianco alla vigilia della definitiva uscita di Giuseppe Caroli da Tivoli.

Vitaliano De Salazar

Vitaliano De Salazar

L’ennesimo appunto su chi ha sbagliato i conti anche su Palombara Sabina e Subiaco si aggiunge alla domanda sulla ignoranza che passa tra l’”atto aziendale” e le spese descritte. Una riflessione che si immagina sia sia stata anche di altri. Un fatto: il 6 novembre, una settimana dopo le delibere di spesa, a Tivoli è stata sottoscritta la convenzione per il part-time di 15 ore mensili con Paolo D’Aprile, ingegnere, in servizio presso l’unità “edilizia sanitaria” della RmB. Un arrivo che precede quello di Vitaliano De Salazar, il direttore generale della medesima Asl a quel momento impegnato nel trasloco. Nessun accostamento con l’intramontabile “A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca” (f.to: Giulio Andreotti). Una pura coincidenza.

info@hinterlandweb.it