Una riunione del Consiglio comunale di Guidonia Montecelio

Una riunione del Consiglio comunale di Guidonia Montecelio

di TOMMASO VERGA

ARRIVA carnevale. Allegoria perfetta, quanto a costumi e tempo di rappresentazione. La riunione si terrà martedì. E sarà “grassa” anche se difficile prevedere in quale direzione. Si vedrà al termine se almeno in cinque – il numero minimo per giocare – si convinceranno a respingere la tentazione, l’ennesima, dei 4 cantoni, oppure continueranno, tra convincimenti e brontolii, a fare gli svizzeri. Confermata dunque per il 2 febbraio la riunione di Forza Italia cittadina, il partito dal quale dipende, in virtù del numero dei consiglieri comunali, la possibilità di votare nel 2016 oppure oltre un anno dopo. Caleranno dall’alto, a dirigere, sia Claudio Fazzone che Adriano Palozzi, coordinatore regionale il primo, provinciale l’altro. Intenzionati entrambi a far prevalere le personali differenti opposte posizioni rispetto alla crisi dell’amministrazione comunale di Guidonia Montecelio.

Crisi? Come altro definire una colizione che da oltre sei mesi discute e si lacera sul tema se sciogliere o meno il Consiglio comunale? Se subito o dopo il 24 febbraio, data ultima per votare il 12 giugno 2016? Che è retto da un vicesindaco part-time che personalmente preferisce aspettare il 25 febbraio onde affidare le sorti della città a un commissario prefettizio per almeno 15 mesi (con la segreta speranza che il ministro Angelino Alfano abbia un “occhio di riguardo” nella scelta dell’incaricato)? L’opzione adesso-poi divide non solo Forza Italia locale ma anche i due coordinatori, con Palozzi che vuole “sciogliere” subito contro il diametralmente opposto parere di Fazzone.

Adriano Mazza

Adriano Mazza

Un problema che provoca differenziazioni (tenute sotto controllo) anche nel maggiore partito d’opposizione, il Pd. Nel quale, il deputato Andrea Ferro presenta (ancora martedì) un’interrogazione che chiede all’esecutivo se non ritenga necessario e opportuno – anche per difendere l’istituzione-Comune – provvedere d’autorità allo scioglimento dell’Assemblea restituendo ai cittadini l’opportunità di esprimere il giudizio sul governo locale, mentre il senatore Bruno Astorre non risulta decisamente voglioso di elezioni. Sostanzialmente coincidenti, nei contenuti, le motivazioni degli “attendisti”: ri-conquistare la maggioranza in Comune (il solo “grande” rimasto al Pdl), impedendo ai “grillini” la guida della terza città del Lazio. Entrambi convinti che rinviando il redde rationem al 2017 si troverà nel tempo trascorso e nel relativo appannamento della memoria il migliore alleato contro i 5stelle.

Non è tutto. E non di ordinaria amministrazione ma di terremoto si tratta. Perché a tirarsi fuori dalla contesa, senza tergiversazioni, ha provveduto Adriano Mazza, uno dei “bastioni” di Forza Italia e assessore alle Finanze sin dai tempi del Rubeis I: s’è dimesso e non risulta intenzionato a ripensarci. Al fondo, contrasti con il reggente Andrea Di Palma a parte (sui tempi di presentazione del bilancio comunale), l’uomo di Parco Azzurro sarebbe determinato a cambiare “colore”. Se si votasse quest’anno – il rinvio permetterebbe una migliore e stabile organizzazione – lo strumento sarebbe costituito da una lista civica d’appoggio al Pd, con altri forzisti odierni disposti a dare una mano, che esordirebbe dichiarando il sostegno a favore del genero Emanuele Di Silvio, capogruppo dei democrat in Consiglio comunale, già organizzato per correre alle primarie nelle quali giocherà le sue chances di candidato sindaco.

Simone Guglielmo

Simone Guglielmo

L’effetto dell’“aiutino” del suocero si misurerà quanto decisivo nella battaglia che opporrà Di Silvio a Simone Guglielmo, il favorito renziano luogotenente dell’ex capogruppo alla Pisana Marco Vincenzi, inoltre forte a Guidonia Montecelio del supporto dell’antico rivale Domenico De Vincenzi, con il quale ha patteggiato l’accordo.

Di altri possibili competitori al momento non c’è riscontro. Anche perché si intitolano primarie mentre in realtà è la resa dei conti interna al Pd, assai probabilmente finale per una serie di personaggi. Il resto del centrosinistra? A Guidonia è impegnato nei “quattro cantoni”.

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