STEFANO DI MICHELE se n’è andato. “Non si sevizia così un porcellino”, il primo titolo della sua avventura con i ragazzi di tendenze (il “papà” di hinterland). Io gli chiesi a cosa si riferisse, il significato. Soltanto dopo la sua risposta mi resi conto che conoscevo il mondo ma non la festa dell’Unità. A Stefano non piaceva il “regalo”, spettante al possessore del biglietto estratto. E criticava gli organizzatori per l’uso dell’animale.
Criticava… Improprio in confronto con quanto avviene oggi. Lui era leggero, la sua prosa poetica, incisiva quanto occorreva ma lieve, una forma che rendeva ancor più velenosa la sostanza.
Quando lo conobbi (“mi fai scrivere sul giornale?”), viveva a Tor Lupara dove lavorava nel bar dello zio. Sul pianale della macchina da caffè aveva non so come rimediato un posticino per la sua “lettera 22”. Che utilizzava per consegnare sempre, perfettamente puntuale, il “fogliettone” di prima pagina che i lettori divoravano. Il suo apprendistato. Superato a pieni voti con l’approdo all’Unità e successivamente al Foglio: “Giuliano Ferrara per prendermi in giro dice che ci sono anche i comunisti nella sua redazione. Ha ragione, sicuramente uno c’è” mi diceva.
Verissimo. Perché mentre tutto cambiava Stefano era rimasto “comunista dentro”. Lo era già quando scriveva per noi (“l’indignazione precede la politica e il Partito”), quando venne eletto nel Consiglio comunale di Mentana, quando assunse l’incarico di assessore al Commercio (“Tommaso – con quella sua vocina curiale –, me l’ha chiesto il Partito, mica potevo rispondere no… ma dimmi: che deve fare l’assessore al Commercio?” “E che ne so… credo si occupi delle licenze dei negozi”, così la presa in giro non finiva mai). “Comunista dentro” persino quando si occupò dei “magnifici anni ’80” (io: “ma che t’è saltato in mente? i magnifici anni ’80???”; lui: “e perché no?”).
A 56 anni, oggi ci ha lasciati. Ha raggiunto Giancarlo Mescolini e Giovanni Forte. Tra un “ti ricordi?” di qualche occasione e la discussione sulle obiezioni sollevate rammentando la riunione di chissà quando, insieme commenteranno le misere cose dei nostri giorni. Il confronto lo faremo in un altro momento… (t. ve.)
- I funerali di Stefano si terranno lunedì, alle ore 15, nella chiesa di Gesù Maestro, a Tor Lupara (via Nomentana 850)