di ELISABETTA ANIBALLI
LA CONFERMA del decesso è arrivata via tweet sul suo profilo ufficiale, un brano del Vangelo di San Giovanni scelto dalla figlia Lavinia Biagiotti Cigna: “Nella casa del padre mio vi sono molti posti. Se no, ve lo avrei detto. Io vado a prepararvi un posto”.
La signora della moda, e del cashmere (così l’aveva definita il New York Times) si è spenta alle 2.45 di venerdì notte nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale romano Sant’Andrea dove era ricoverata dal mercoledì sera a seguito di un attacco cardiaco che l’aveva colpita mentre si trovava nella sua casa, a Marco Simone.
Le sue condizioni erano apparse subito gravissime ai sanitari che l’hanno soccorsa praticandole la rianimazione cardiaca, la morte è sopraggiunta a seguito dei danni cerebrali irreversibili che nella giornata di ieri avevano portato i medici ad avviare i protocolli di rito. Laura Biagiotti avrebbe compiuto 74 anni ad agosto.
La carriera
La sua carriera è iniziata negli anni ’60 quando, seguendo le orme della madre, Delia Soldaini Biagiotti, fondatrice di un atelier (il laboratorio era a Monterotondo), aveva cominciato a collaborare con i grandi nomi della moda italiana, da Roberto Capucci, all’epoca marito dell’attrice Catherine Spaak, a Rocco Barocco. Nel 1966 la sua prima collezione per Schuberth. Nel 1972 la prima personale ha sfilato a Firenze, attirando l’attenzione della stampa e dei buyer.
Dal 1980 aveva scelto di vivere e lavorare nella campagna romana, con il marito Gianni Cigna, sposato in secondo nozze, scegliendo il castello di Marco Simone, dell’XI secolo, come loro residenza, e dopo lunghi lavori restauro l’avevano trasformato nel quartier generale della griffe Biagiotti, un luogo bellissimo riportato all’antico splendore e, ampliato nelle attività e nelle ambizioni imprenditoriali fino alla nascita nei primi anni ’90 del Marco Simone Golf club.
Negli ultimi 40 anni la signora della moda, ha spesse volte incrociato il suo destino con quello di Guidonia, l’ultima tre anni fa quando affiancata dalla figlia Laura Biagiotti Cigna, cresciuta e diventata vice presidente del gruppo Biagiotti, avviava il progetto per portare nella città dell’Aria la Ryder Cup, importante competizione internazionale, con l’intento principale di promuovere l’attività golfistica nel centro di Marco Simone.
I riconoscimenti
Molti i riconoscimenti della sua lunga carriera: nel 1992 a New York il premio Donna dell’Anno; nel 1993, a Pechino, il trofeo Marco Polo per aver portato l’industria italiana in Cina; nel 1995 l’onorificenza di Cavaliere del lavoro dal presidente della Repubblica Scalfaro, per l’alto contributo dato alla diffusione del prestigio del Made in Italy nel mondo. Laura Biagiotti ha ricevuto ancora il premio Marisa Bellisario e il premio speciale alla carriera della Camera nazionale della Moda.
Nel 2002 le Poste italiane hanno emesso un francobollo dedicato alla stilista raffigurante un abito Biagiotti ispirato a profili della Roma Classica. Nel 2004 il sindaco di Roma Veltroni le ha conferito la Lupa capitolina. Nel 2007 ha ricevuto il Leone Cristallo alla Carriera – Premio Casinò di Venezia, durante il Gala ufficiale a conclusione della 64/a Mostra del cinema. Nel 2011 è stata la volta del Premio Leonardo, consegnato per la prima volta ad una donna, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.