di TOMMASO VERGA

“E’ UNA FAKE NEWS”. Categorica, l’affermazione appare non su uno dei molti deliranti post di facebook ma a sovrastare un articolo dedicato ai rifiuti da Colibrì news, la pubblicazione on line di riferimento del movimento 5stelle. Conoscendo sia i mittenti che l’oggetto dell’addebito, la prima reazione è quella di non prestare attenzione. Se non fosse che quel titolo è indiscutibilmente offensivo verso chi è indirizzato – in solitaria da queste parti hinterlandweb –, per quanti trascurano la propaganda a favore dei fatti. In parole povere, “Inaudito e assurdo pensare di portare immondizia romana a Guidonia” (l’annuncio; in altre circostanze, condivisibilissimo), contro “Individuazione delle aree idonee alla localizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti”, lo studio realizzato e pubblicato dalla Città metropolitana che indica dove e come usare il territorio extraurbano per la monnezza capitolina.

Il capoverso iniziale di Colibrì news: “In qualità di presidente della Commissione ambiente di Roma Capitale – a parlare è Daniele Diaco –, desidero smentire le inaudite assurdità messe in circolo dalle altre forze politiche in merito all’ipotetica costruzione di una discarica nel territorio di Guidonia. Desidero rassicurare i cittadini di quest’ultima invitandoli altresì a non dare alcun credito a tali voci, frutto di una volontà manipolatrice e di un becero tentativo di strumentalizzazione posto in essere da qualche personaggio politico desideroso di visibilità. L’Amministrazione M5S, come emerge chiaramente dall’ultimo piano adottato in materia, è contraria a qualunque forma di smaltimento di rifiuti che contempli la realizzazione di una discarica o l’utilizzo di un inceneritore. La nostra è un’idea di gestione virtuosa ed ecosostenibile, e tale resterà negli anni”.

“Bisogna attivare il Tmb di Guidonia e utilizzare le cave dismesse a Tivoli”

Qui le fake news sono più d’una. Per cattivi suggerimenti e informazioni “disinvolte” si direbbe. Anche se, nella sua qualità istituzionale, Diaco non dovrebbe comunque ignorare che nello studio messo a punto dalla Città metropolitana le attenzioni su Guidonia vanno al Tmb (trattamento meccanico-biologico dei rifiuti), mentre per gli scarti la destinazione è Tivoli, San Vittorino-Corcolle in particolare.

Per il colto e l’inclita, fake news (trad.: “notizie false”) è un termine inglese che “tira” moltissimo, l’equivalenza del gossip (si ricorderà: la ministra Boschi affermò che i malati di cancro avrebbero potuto curarsi se avesse vinto il sì al referendum. Un esempio indiscutibile di fake news. Il problema è che non un media l’ha cestinata. Anzi…). S’è detto “rifiuti”. Il panorama che offre l’informazione (nella recentemente inaugurata apposita rubrica “Vedute di Roma”) è il seguente: la capitale è al collasso, occorrono interventi di somma urgenza per affrontare l’emergenza. Una diagnosi pressoché unanime, sulla quale le eventuali distinzioni riguardano il tono della voce.

Il Consiglio comunale di Tivoli difende (anche) Guidonia Montecelio

Localmente, i contenuti dello studio realizzato dalla Città metropolitana sono stati immediatamente liquidati dalle reazioni verbali dei grillini e dalle analoghe dichiarazioni a seguire dei rappresentanti ad ogni livello dello stesso movimento 5Stelle. Non s’è detto che si trattasse d’un falso, ma più modestamente che non fosse vero. Tra le tante offerte da una insipida campagna elettorale l’archivio ha inghiottito. Poi, nei 5stelle la voglia di eccedere ha prevalso. E per iscritto s’è precisato fake news. Ricorrendo all’offesa. Anche la sopportazione ha un limite. Soprattutto perché il documento indica chiaramente dove trattare i rifiuti; limitandoci alle nostre parti, a Guidonia e a Tivoli.

Dove proprio ieri l’altro s’è riunito il Consiglio comunale per rispondere con urgenza alla Città metropolitana (ma anche per “difendere” Guidonia Montecelio). All’unanimità, l’assemblea ha espresso “inappellabile parere negativo sulla localizzazione, a Tivoli e nelle immediate vicinanze, di siti idonei al trattamento dei rifiuti, comunque condizionati”, come quelli provenienti appunto dal Tmb. Cave disponibili? Neanche a parlarne. Deve prevalere il rispetto dei luoghi che uniscono storia, archeologia, monumenti, paesaggio e riconoscimenti dell’Unesco. Quindi, né San Vittorino né Corcolle. Ma nemmeno quelle dismesse di travertino, pur se ricadenti nel Comune di Guidonia: sono incompatibili con le vicine abitazioni.

Daniele Diaco (m5s): “la nota incriminata va ritirata” (non a Guidonia, a Fiumicino)

Moltiplica gli interrogativi e aumenta la somma delle contraddizioni lo stesso Daniele Diaco. Il quale, intervenendo il 17 giugno a una manifestazione di cittadini e amministratori di Fiumicino – a Pizzo del Prete, tra le “aree bianche” che Palazzo Valentini ha individuato come discarica – ha detto che la commissione da lui presieduta “si attiverà perché la nota incriminata venga ritirata”.

Ci prenotiamo per assistere al percorso unichilometrico dal Campidoglio, dal quale scenderà la sindaca (di Roma) Virginia Raggi per dire alla sindaca (della Città metropolitana, Palazzo Valentini) Virginia Raggi, che il piano è da buttare. Pensandoci su, l’affermazione di Fiumicino colloca Diaco nell’ambito della “volontà manipolatrice e becera strumentalizzazione”, circuito formato da chi ha scritto delle mire per Guidonia Montecelio e Tivoli. Obiezione: però Diaco cita partiti e politici (senza fare nomi). Francamente, non ci riguarda, se la vedessero tra loro.

Come si capisce, nelle località individuate dell’hinterland romano, sindaci e cittadini non si af-fidano alla propaganda, mentre si sono attivati alla ricerca degli strumenti legali e “persuasivi” per opporsi agli orientamenti della Città metropolitana. E’ di ieri mattina il blocco dei camion diretti a Cupinoro da parte dei comitati di Bracciano, Anguillara, Ladispoli, Cerveteri, Santa Marinella e Capena, a seguito della fake news dell’arrivo in discarica dei rifiuti di Roma, smentita dagli stessi sindaci. Un “mondo” in agitazione, consapevole che, dall’emanazione, il 3 maggio, solo sessanta (60) sono i giorni di tempo per controbattere.

L’incoerenza tra Campidoglio, Città metropolitana e stessa sindaca, Virginia Raggi

Chi legge, avrà capito che non si tratta di fake news. O meglio, che si ricorre alle “notizie false” per celare quelle vere, salvare le apparenze, non ammettere che la posizione di Virginia Raggi è incoerente con quanto quotidianamente va dicendo, mentre perpetua la “colonizzazione” sempre operata sulla provincia dalla capitale (i meno giovani ricorderanno la lunga disputa sul trasferimento degli sfasciacarrozze fuori dal gra).

Dev’essere chiaro che questa vicenda affonda nel documento (“non fake”) della Città metropolitana. Mittente, Virginia Raggi. Ignorarlo ancora? Negare gli scopi che l’hanno generato? Necessita un plus di serietà. In caso contrario, ne risentirà la “vertenza rifiuti” (però si può sempre scegliere di correre dietro alle farfalle mentre altri altrove decidono). Che poi, come si è percepito sin dall’inizio della storia, sul banco degli accusati ci sia hinterlandweb (ma esclusivamente perché altre pubblicazioni locali non pervenute), è utile soltanto ad aumentare gli avanzi del patrimonio dei messianici di destra. Comunque, se i fakisti cercano compagnia facciano pure. Tanto, quello che leggeranno sul blog sarà sulla stessa linea di quanto sempre pubblicato.

Pubblicata la “mappa” dei vincoli e dei luoghi idonei dell’hinterland da utilizzare per il trattamento dei rifiuti: impianti Tmb e cave abbandonate Entro 60 giorni i sindaci possono “osservare”. Poi arriverà l’immondizia