(t. ve.) BLITZ ALLA PISANA, della sindaca Virginia Raggi, mentre era in corso il Consiglio straordinario sui rifiuti. La prima cittadina, accompagnata dai presidenti dei municipi 5stelle, da quello della commissione capitolina all’Ambiente, Daniele Diaco, e dal capogruppo in aula Giulio Cesare, Giuliano Pacetti, ha ribadito a Nicola Zingaretti, presidente della giunta della Regione Lazio, la propria contrarietà a una nuova discarica – sarebbe opportuno non chiudere a Capodanno quella di Colle Fagiolara a Colleferro ma tenerla in attività per il 2020 ha detto – e a «soluzioni calate dall’alto». La sindaca è stata accolta dai consiglieri regionali m5s Davide Barillari, Valentina Corrado e Francesca De Vito.
«Siamo qui per chiedere alla Regione di ascoltare i territori che non vogliono l’ennesima discarica su Roma calata dall’alto – ha detto la sindaca –. Si pensa addirittura a 10/15 siti di discariche, forse temporanee. Chiediamo alla Regione di approvare velocemente il piano rifiuti e nel frattempo utilizzare le discariche attive affinché si possa costruire un piano integrato ma con i territori. Tre milioni di cittadini non possono essere ignorati, siamo la Capitale d’Italia e meritiamo rispetto».
UN «COMMISSARIO» DELLA REGIONE AI RIFIUTI DI ROMA. L’irruzione della Raggi potrebbe essere dovuta all’ormai pressoché certo «commissariamento» della gestione dei rifiuti capitolini. L’ordinanza regionale è pronta, è probabile che divenga esecutiva la settimana prossima. Lo ha detto oggi l’assessore Massimiliano Valeriani, intervistato dal Tg3 Lazio.
Prima del «sono qui» in Consiglio regionale, Virginia Raggi aveva chiesto che venisse posticipata la chiusura della discarica Colle Fagiolara, a Colleferro, che a Capodanno cesserà definitivamente l’attività. «Nel 2020 il sito deve rimanere operativo» ha precisato. Richiesta che ha provocato la risposta pochissimo diplomatica di Pierluigi Sanna, il sindaco di Colleferro: «In queste ore mi stanno chiamando giornalisti da tutto il Paese, testate nazionali e radio. Tutti per farmi commentare la stessa notizia. La collega sindaca di Roma, mancante di qualsiasi rispetto istituzionale, mi fa scrivere da Ama ma io non mi faccio intimidire. Colleferro ha già dato, la discarica ha un contratto che scade il 31 dicembre a cui io ho già dato disdetta. La cerimonia di chiusura si farà con i ragazzi dell’Ipia e tutte le comunità della Valle nei primi giorni di gennaio. La Regione ha confermato; non saremo più noi la soluzione della Capitale».
IL «NO» DEI SINDACI DELLA PROVINCIA. Il «controcanto» è venuto da 34 sindaci della provincia di Roma, di tutti gli schieramenti politici: Esterino Montino (Fiumicino); Orlando Pocci (Velletri); Nicola Marini (Albano Laziale); Pierluigi Sanna (Colleferro); Fausto Giuliani (Colonna); Maurizio Caliciotti (Lariano); Nicoletta Irato (Mazzano Romano); Sandro Runieri (Rocca Santo Stefano); Antonio Pasquini (Allumiere); Marco Bernardi (Roccagiovine); Fiorenzo De Simone (Vicovaro); Anna Gentili (Rocca Priora); Settimio Liberati (Camerata Nuova); Milvia Monachesi (Castel Gandolfo); Alessandro Bettarelli (Canale Monterano); Daniela Ballico (Ciampino); Lorenzo Piazzai (Zagarolo); Roberto Di Felice (Ariccia); Claudia Maciucchi (Trevignano); Luigi Galieti (Lanuvio); Patrizia Nicolini (Sacrofano); Ottorino Ferilli (Fiano Romano); Alberto Latini (Valmontone); Pietro Tidei (Santa Marinella); Felicetto Angelini (Artena); Danilo Giovannoli (Labico); Giovanni Pascazi (Moricone); Alberto Bertucci (Nemi); Pietro Colagrossi (Gallicano); Roberto Mastrosanti (Frascati); Luciano Andreotti (Grottaferrata); Alessandro Cefaro (Genazzano); Roberto Barbetti (Capena); Ivan Ferrari (Gavignano). Non pervenuti, i primi cittadini della «cintura» a est della Capitale: Tivoli, Guidonia Montecelio, Fonte Nuova, Monterotondo.
«Da Virginia Raggi abbiamo letto parole incredibili sul tema dei rifiuti – si legge nel documento –. La provincia di Roma e il Lazio non sono la pattumiera di Roma. Stando a quanto detto dalla sindaca gli impianti della provincia di Roma e del resto del Lazio dovrebbero ricevere i rifiuti di Roma perché il primo cittadino della Capitale rifiuta di indicare un sito da adibire a discarica di servizio per la sua città. Tutto ciò è inaccettabile ed episodi come quello accaduto a Civitavecchia non sono tollerabili. Chiediamo alla Regione Lazio di farsi carico del problema e di fare quanto è in suo potere per evitare questo scempio a danno dei cittadini di Roma e del Lazio».