RIFIUTI, TROVA LA DIFFERENZIATA
1) … «in un alacre lavoro di preparazione che dura da circa un anno»… il «bando rifiuti si trova oggi in stato di imminente pubblicazione, essendo un lavoro già del tutto concluso e cristallizzato con determina presente agli atti da giorni»; 18 febbraio 2020
2) Si sceglie un avvocato con «il compito di fornire una relazione per (…) valutare l’opportunità di procedere alla gestione diretta oppure appaltare all’esterno»; 30 dicembre 2019
3) Si affida a un ingegnere «lo studio di fattibilità tecnico economica in ordine all’internalizzazione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani»
2 bis) Revoca affidamento all’avvocato; 14 febbraio 2020
3 bis) Revoca affidamento all’ingegnere; 14 febbraio 2020
di TOMMASO VERGA
NEI GIORNI SCORSI, il sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet, è stato interpellato dalla «fondazione Caponnetto». L’organizzazione ha chiesto chiarimenti su quanto stava avvenendo nella città in relazione all’appalto della nettezza urbana, oltreché sulle dimissioni di Emanuela Bergamo dall’assessorato all’Ambiente e la «retrocessione» di Davide Russo da vicesindaco con, inoltre, la sottrazione della delega sulla Legalità.
LE DOMANDE DELLA «FONDAZIONE CAPONNETTO» nel comunicato stampa dal titolo: «Preoccupano il ritiro della delega alla legalità all’assessore Davide Russo e le dimissioni dell’assessora all’Ambiente Manuela Bergamo».
Testo: «A Guidonia Montecelio è imminente l’uscita del bando di gara per l’affidamento dei servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani e di nettezza urbana per i prossimi tre anni.
«La Fondazione Caponnetto segue da tempo la situazione relativamente alle infiltrazioni criminali a Guidonia Montecelio, grosso comune della Città Metropolitana di Roma Capitale, ad una ventina di chilometri a nord-est della capitale.
«Nel 2018 è uscito un nostro Focus sulla situazione ed ora ci domandiamo cosa stia succedendo intorno alla questione dei rifiuti, delle cave e relativi appalti.
«Negli ultimi giorni il sindaco ha revocato la delega alla legalità all’assessore Davide Russo [ufficio presidenza Fondazione Caponnetto] e sono di ieri le dimissioni dell’assessora all’ambiente Manuela Bergamo, maresciallo ordinario dei Carabinieri Forestali, esperta in bonifiche ambientali, biodiversità e legislazione relativa ai rifiuti.
«Inutile dire che siamo preoccupati, seguiremo la situazione con grande attenzione».
LA RREPLICA DI MICHEL BARBET, sindaco di Guidonia Montecelio. Tutto è compreso nei primi due capoversi: «In risposta al comunicato stampa della Fondazione Caponnetto, ho inviato questa lettera al presidente Calleri (…): «Gentile dott. Salvatore Calleri, nell’odierno comunicato stampa della Fondazione da lei presieduta sulla situazione a Guidonia Montecelio, si legge una domanda alla quale spero di darle una esauriente e puntuale risposta. La domanda è, cosa sta succedendo a Guidonia Montecelio con il ritiro della delega alla legalità all’Assessore Davide Russo, facente parte del suo Ufficio di Presidenza, e con le dimissioni della dottoressa Bergamo, Carabiniere Forestale esperta di rifiuti.
«Cercherò di spiegarglielo partendo dal bando rifiuti da lei citato, che si trova oggi in stato di imminente pubblicazione, essendo un lavoro già del tutto concluso e cristallizzato con determina presente agli atti da giorni, risultato che pertanto, nonostante le odierne dimissioni, vede la stessa Maresciallo Bergamo attrice principale assieme agli uffici preposti e alla giunta tutta, compreso l’Assessore Russo, in un alacre lavoro di preparazione che dura da circa un anno».
EMANUELA BERGAMO, maresciallo dei carabinieri, carte alla mano, ha dichiarato esattamente il contrario di quanto scrive Barbet. Talmente contrario da costituire motivo del commiato: «Le decisioni riguardanti le principali tematiche che mi competono, infatti, come l’importante gara dei rifiuti che sta per prendere il via definitivo, o la gestione dei tanti problemi delle attività estrattive, non mi hanno vista per troppe volte coinvolta e informata, ma al contrario lasciata mera spettatrice di fronte ad azioni (o peggio ad inspiegabili inerzie) non concordate, decisioni evidentemente assunte in riunioni cui non partecipavo poiché non invitata».
DAVIDE RUSSO, ex vicesindaco, ex assessore alle Attività produttive, ex alla Legalità, e ai Servizi sociali; gli è rimasta l’ultima delega. Totalmente ignoti i fatti che hanno spinto Michel Barbet. Il quale non ha fornito spiegazioni, motivazioni, altro. Il defenestramento si può solo interpretare. E’ un fatto che Davide Russo – ufficio di presidenza della «Fondazione Caponnetto», il «grillino organico» della giunta pentastellata –, con il tempo s’è ritagliato un ruolo incompatibile con le consolidate abituali attese dei gruppi di potere politico-affaristici di Guidonia. Lamentazioni che hanno trovato ristoro nel la persona del sindaco.
Issata l’insegna del «dobbiamo governare», Barbet avrebbe sicuramente preferito dover dare seguito alla «sentenza» del ministero sfavorevole alla compatibilità del doppio incarico assessore a Guidonia-consigliere comunale a Bronte. Invece ha perso.
Non proprio affine alla cagnara nella forma indecente delle opposizioni (non ancora) terminata nonostante il doppio benestare degli Interni e della prefettura, atti che Barbet ha tollerato alla pari d’un dente cariato.
Adesso il vicesindaco è Chiara Amati, assessora all’Urbanistica. Le dicerie interne al Palazzo davano in pole l’avvocato Elisa Strani, assessora alla Cultura. Poi Barbet ha rinunciato a causa delle voci contrarie del gruppo consiliare 5stelle. Così, alla Strani rimane la Cultura ma soprattutto la grisaglia di Richelieu.
I due ex non sono gli unici ad aver subito il trattamento preferito da Michel Barbet (confezionare «scatolette di tonno»). In tempi recenti, stessa lavorazione ha interessato Adriana Calì, assessora al Personale, esperta di fondi europei. Basti dire che le sue dimissioni sono state protocollate dal sindaco in persona nel timore che le ritirasse (come lei in realtà si accingeva). Con Emanuela Bergamo il rosario del sindaco di Guidonia Montecelio è arrivato a dieci assessori cambiati. Tra un po’ sarà dozzina.
Veniamo all’immondizia. Replica il sindaco a Salvatore Calleri, presidente della «fondazione Caponnetto»: «il bando rifiuti da lei citato, che si trova oggi in stato di imminente pubblicazione, essendo un lavoro già del tutto concluso e cristallizzato con determina presente agli atti da giorni». Sintesi, «la gara d’appalto è pronta» (il servizio attuale scade il 31 maggio).
Bene. Salvo una «leggera» discrasia: ribadito che gli uffici del Comune hanno lavorato un anno per compilare il bando di affidamento del servizio, quale attività avrebbe dovuto svolgere l’avvocato Francesco Consalvi, capo dello studio legale dell’assessora Elisa Strani, ingaggiato il 30 dicembre 2019? Si legge nella determinazione n. 155 del 30 dicembre 2019: «l’Amministrazione ha richiesto al Dirigente dell’Ambiente di “predisporre apposita relazione da cui possano desumersi utili elementi di valutazione per individuare la forma più adatta per la corretta erogazione del servizio in termini di efficienza, efficacia ed economicità. In particolare bisogna valutare l’opportunità di procedere alla gestione diretta del servizio in parola (di qui la necessità dell’«assistenza giuridico-legale», ndr) oppure procedere all’affidamento a ditta specializzata del settore, previa procedura di gara ai sensi del D.lgs n. 50/2016 e norme collegate…”.
Che qualcosa non corrisponda si riscontra il 14 febbraio, allorché l’impegno del 30 dicembre non vale più: «Revoca affidamento all’Avv. Francesco Consalvi dell’incarico di assistenza giuridico-legale in ordine all’internalizzazione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e supporto alle corrette procedure amministrative, ai sensi dellart. 36 comma 2 lettera a) D.Lgs. 50/2016. CIG. Z272B57A43». Finita qui. Neanche per sogno.
Perché il professionista dovrà comunque assolvere all’adempimento interessante l’«altra gamba» della determina 155, ossia «procedere all’affidamento a ditta specializzata del settore, previa procedura di gara ai sensi…:», si tratta della parte dell’incarico non annullata.
IL CONSIGLIO COMUNALE. Giovedì scorso s’è svolta la riunione del Consiglio comunale. A parte le clownerie (anche se, a dire il vero, spesso rappresentano) e uso dei neologismi ad capocchiam, di monnezza s’è parlato esclusivamente per giudicare se l’appalto va affidato alla Città metropolitana o alla Comunità montana dell’Aniene. La differenza in termini di costo è circa ventimila euro. Trascurabile a quanto pare. Perché quel che ha interessato maggiormente è stato il quesito «ma i due enti sono capaci di organizzare la gara?».
Non un cenno sulle caratteristiche dell’affidamento all’avvocato Consalvi, né sulla casualità che lo collega dell’assessora Elisa Strani, figuararsi sulle modalità all’origine di una stranezza che mostra molteplici singolarità. Così: a fine della partita che elabora i contenuti dell’appalto – ormai pronto; a un anno di distanza dall’inizio-lavori come racconta Barbet alla Fondazione Caponnetto; «cristallizzato» scrive – al Comune occorre l’«assistenza giuridico-legale», perché si è indecisi se il servizio dev’essere internalizzato oppure affidato all’esterno. Un impiccio che potrebbe collocarsi nel capitolo «danni all’erario» solo si esaminasse il tempo sprecato dal personale dell’ente. Un ripensamento ordinato da Barbet mediante una «nota sindacale». Che il Consiglio comunale avrebbe fatto bene a cercare, quantomeno per leggere i dettagli (oltre che capire dove si trova).
Non solo sensazione i segni d’un cambio di marcia dell’attività politico-amministrativa dopo la «svolta» del sindaco. Che trova concorde l’opposizione. Fuori i due assessori schierati a difesa della legalità, «finalmente si può governare». Le sette note (ce n’è per tutti…) accompagnano i valzer sull’appalto per la «monnezza», si internalizzano atti, procedure, decisioni, «trattative», un new deal che se fosse stato giostrato da Eligio Rubeis avrebbe sollevato lazzi, sospiri, grida ed alti lai. Unanimi i grillini anche accompagnati da qualche isolato dell’assemblea. Andiamo in pace, ora a Guidonia Montecelio siamo tutti d’accordo. Talmente tutti che i quattro democrat seduti lì perché così prevede il regolamento, impegnati con la telecamera che fissa un cartone di pizza vuoto, vengono presi a schiaffi da una leghista – da una leghista!, avete mai sentito parlare di «Pichini»? – incapaci di replicare alcunché.
CONCLUDE L’ESAMINATORE. Visto che non ha speso fiato in proposito, il Consiglio comunale legga, e dica cosa ne pensa – sotto la dicitura «Asa spa» (la municipalizzata di Tivoli) –, un «Esperto comunicatore nella raccolta differenziata circa le metodologie impiegate, modalità di conferimento, obiettivi dell’azienda. Incontri pubblici, incontri con docenti ed alunni in scuole di vario ordine e grado» (dal curriculum). Benché ingaggiato a Guidonia con la solita solfa dell’«affidamento contratto di servizi, ai sensi dell’art. 36 comma 2 lettera a) del Codice dei Contratti per lo studio di fattibilità tecnico economica in ordine all’internalizzazione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani all’Ing. Gianluca Evangelista. CIG Z2E2AF8B71». Revocato, insieme all’avvocato, il 14 febbraio 2020.
Ovviamente, come prevede la legge, l’avvocato e l’ingegnere sono inscritti nell’elenco dei professionisti esterni ai quali affidare incarichi professionali del Comune di Guidonia Montecelio.