(t. ve.) LA GRANA DA RISOLVERE per Nicola Sciarra è precedente l’incarico. In quanto consulente del tribunale di Roma per i beni confiscati alla mafia, era già a conoscenza dell’«operazione Babylonia». Ora la vicinanza con il faldone giudiziario si tramuta in problema da affrontare, gli appartamenti di «Pichini», il più giovane quartiere di Guidonia Montecelio costruito appunto dall’associazione camorra-sacra corona unita (in alto, l’appartamento occupato in origine dalla Lega per Salvini, poi spodestata da Fratelli d’Italia: i due partiti-fratelli predispongono i turni oppure litigano persino sui beni confiscati alla mafia?).
Rispetto agli impegni e allo sgombero degli occupanti abusivi, si vedrà se carabinieri, poliziotti, finanzieri – le forze dell’ordine che aspettano di utilizzare gli appartamenti espropriati alla criminalità organizzata – su quegli alloggi hanno trovato un alleato oppure debbono continuare ad attendere. Una storia non esattamente piacevole.
L’«alleato» – si intenda come un augurio – potrebbe/dovrebbe essere Nicola Sciarra, giusto appena nominato assessore ale Finanze (dopo Alessandro Alessandrini e Carlo Alberto Pagliarulo il terzo in tre anni) del Comune di Guidonia Montecelio, un’esperienza analoga a Genzano durata soltanto sette mesi, alla quale avrebbe rinunciato per gli impegni collegati alla professione di commercialista. Un’attività che limiterà la sua presenza anche nel nuovo municipio. Il Comune castellano – passato al movimento 5 stelle dopo le ultime elezioni come quello di Guidonia –, è attualmente commissariato e andrà alle urne in autunno, tra il 15 settembre e il 15 dicembre.
Notizia nello stesso ambiente ma si direbbe dal sen fuggita, riguarda il «tragitto» di Giuliano Santoboni giunto a esaurimento del mandato di capogruppo del M5s. Si parla di dimissioni (che però non sono state presentate) e di figure aspiranti all’incarico. In competizione, la «continuità» con Matteo Castorino, proposto dal sindaco Michel Barbet, e l’«alternativa» di Anna Checchi, la consigliera suggerita da Laura Spinella: le tre, insieme con Lorena Roscetti, rappresentano la linea contraria alle politiche della giunta e del «cerchio magico» del sindaco.