di TOMMASO VERGA
LA MINACCIA DI QUERELA e, contemporaneamente, la giustificazione della mancata rendicontazione, ossia perché non sono stati versati i contributi obbligatori al movimento 5Stelle e alla “Piattaforma Rousseau”. L’evasione non rappresenta un mistero, pubbliche come appaiono le rimesse dei singoli sul sito http://www.tirendiconto.it.
A non gradire, il deputato Sebastiano Cubeddu. Che replica oltremodo piccato a Claudio Caruso, il consigliere comunale di Guidonia Montecelio, autore del proclama che annuncia l’autosospensione dal movimento 5stelle. Nel quale mette in evidenza anche i comportamenti del parlamentare.
Innanzitutto, l’effetto politico: il movimento 5stelle perde un consigliere comunale a Guidonia Montecelio. Un altro. E non finirà qui. Un segnale decisamente preoccupante per il sindaco Barbet e la sua maggioranza. Che potrebbe «andare sotto» al momento della conta sul bilancio, entro la fine di luglio (per i fautori del «voto subito»: l’emergenza Covid-19 potrebbe essere prolungata di sei mesi, il che vorrebbe dire che si andrà a votare nella prossima primavera).
In origine del nuovo colpo di scena, un lunghissimo post pubblicato su Facebook. Nel quale, dopo «cerchio magico», «cricca», «doppiogiochismo», appellativi alle scelte del governo cittadino, così diverse da quelle che segnarono la vittoria di Michel Barbet alle elezioni di tre anni fa, Claudio Caruso brandisce la scimitarra: «ieri il culmine con la scelta di un capogruppo già decisa dall’uscente, Sindaco e Deputato di “zona” nelle segrete stanze, e farla passare come una scelta condivisa in riunione democraticamente fa male». Non bastasse: «Ah, per chiudere noto romanticismo da parte del Deputato di Guidonia Montecelio, il romanticismo per un gruppo consiliare che in questi tre anni non ha mai avuto, vorrei ricordagli che le sue restituzioni sono ferme a Settembre 2019 quindi Onorevole la invito a rendicontare e restituire come ogni (o quasi) Portavoce fa».
Sono le restituzioni la causa della minaccia di querela. Domanda a Claudio Caruso: lei conosce il motivo per cui Sebastiano Cubeddu non versa la quota-parte al Movimento? Secondo il consigliere comunale, lo ha chiarito lo stesso deputato guidoniano, precisandolo nella replica indirizzatagli privatamente: l’appannaggio gli occorre per difendere il seggio in Parlamento; di ciò sono al corrente i vertici del M5s.
Una giustificazione che paradossalmente assomiglia (meglio: combacia; sempre di procedimenti giudiziari si tratta) con quella fornita da Mario Giarrusso, il senatore siciliano espulso dal Movimento. Il quale, carte alla mano, ha dimostrato di aver usato gli stipendi per affrontare i processi intentati a suo carico causati dalla funzione istituzional-politica. Querele principalmente (ma anche una manifestazione non autorizzata).
Il tutto-uguale si arresta qui, facendo posto alla differenza: Mario Giarrusso difendeva la sua attività politica e insieme quella di rappresentante del M5S. I probiviri non ne hanno tenuto conto tanto che è stato espulso. Sebastiano Cubeddu ha difeso per sé e per il Movimento un seggio che il M5S avrebbe perso e sul quale si era espressa in tal senso la Giunta per le elezioni. Nessuna espulsione
Prosegue Claudio Caruso: «Cubeddu dice anche che con l’elezione di Castorino a capogruppo non ha avuto nulla a che fare. A me risulta esattamente il contrario».
Perché lei non s’è recato a votare? «Ho chiesto al sindaco Barbet di avere assegnata la delega sulla Legalità. Immaginavo se ne discutesse nella riunione del gruppo consiliare dell’altra sera e non volendo suscitare problemi nel dibattito ho preferito mancare. Invece non se n’è fatto nulla, nessuna discussione, mah…».
Il suo futuro politico? «Ci sto ancora riflettendo. Non escludo la possibilità di entrare nel movimento di Antonio Ingroia, Lista del Popolo per la Costituzione. Comunque con i 5stelle finisce qui».
Sebastiano Cubeddu rimette in riga le truppe. E immagina che, conclusa l’avventura di Michel Barbet sindaco, la Elisa Strani, in fondo…
Non per Sebastiano Cubeddu. Il quale, solo recentemente, ha incrementato le presenze nel Palazzo del quale è stato consigliere consigliere. Non si vuol dire che rivestito di quell’abito avrebbe contestato duramente le scelte e le decisioni del sindaco e del suo entourage, quanto interrogarsi sull’impressione che fornisce l’inusitato contatto. Sinora, a Cubeddu – anche dal movimento 5stelle – è stata imputata la totale indifferenza per le cose della città. Ora, il rovesciamento di posizione sarebbe stato generato dallo stato dell’amministrazione, del sindaco (che Cubeddu non ha mai «amato») e del partito.
Si direbbe che il capo dei grillini stia preparando «i suoi» alle future scadenze, le quali, dati appunto i tempi, si direbbero ravvcinate. Con il di più del sostegno alla figura che stando a Sebi Cubeddu dovrebbe governare la città in caso di vittoria, Elisa Strani. Come dire, il guardiano del Faro.