di TOMMASO VERGA
«È IL MOMENTO DI INVESTIRE, di far ripartire l’economia e anche far crescere la fiducia dei cittadini», parola di Nicola Zingaretti, presidente della giunta regionale. Un «momento» evidentemente suggerito dalla pandemia-coronavirus e dalla crisi dei posti letti destinati in particolare alle terapie intensive.
I numeri: 110 milioni di euro. Per un totale di 18 interventi, contenuti in un decreto intitolato all’ammodernamento del sistema sanitario regionale. La scelta appare fortemente caratterizzata dalle innovazioni tecnologiche, Tac, risonanze, e conferma della costruzione dei cinque nuovi nosocomi già programmati nella regione: ospedale del Golfo, di Latina, della Tiburtina (Asl Roma 5), di Rieti e di Amatrice.
Il piano dovrà ricevere l’ok dal ministero (previsto in autunno), al quale farà seguito l’Accordo di programma, preliminare all’avvio di cantieri e acquisti. Già oggi sono a disposizione della Regione 358 milioni per 276 cantieri, partiti o pronti a partire entro 12 mesi.
«Bisogna rilanciare un modello di sanità diverso, dobbiamo ripensare in Italia il rapporto con l’età anziana e rivedere tema delle Rsa e delle case di cura. Non è più possibile avere dei luoghi dove si mettono anziani senza avere criteri stabiliti – ha proseguito Zingaretti –. Lavoriamo a provvedimenti che richiariscano e ridefiniscano le regole. Altro grande capitolo, oltre alla sanità, sono le nuove generazioni. Il Covid può aprire un grande tema generazionale, i ragazzi sono quelli che pagheranno di più, anche i debiti che facciamo noi per aprire cantieri. Bisogna lavorare sulla scuola e sulle Università. Nel Lazio faremo test sierologici a tutto il personale docente e non docente».

L’ospedale L. Parodi Delfino di Colleferro; in alto, la sede della Asl Rm5 a Tivoli; sotto, l’ospedale di Palestrina

L’elenco di tutti gli interventi nel dettaglio

A Roma-città saranno investiti 6,4 milioni (Asl RM1 e RM2): con 3,3 mln per attrezzature nuove tecnologie e 3,1 mln per lavori. Tra le opere previste: L’acquisto di una TAC e di una Risonanza magnetica per il San Filippo Neri; l’acquisto di una TAC e i lavori per la sicurezza antincendio al Nuovo Regina Margherita; l’acquisto di una TAC per il CTO; 1 Risonanza magnetica, lavori per la sicurezza antincendio e una nuova cabina elettrica al Sant’Eugenio.
Alle Asl della provincia di Roma sono invece destinati 9,4 milioni di euro. In particolare: 2,3 alla Roma4, 2,9 alla RM5, 4,2 milioni alla Roma6. 5,1 mln impiegati nell’acquisto di nuove tecnologie e 4,3 mln ai lavori sulle strutture. Tra i principali interventi: potenziamento emodinamica, ammodernamento radiologia e lavori di ristrutturazione al San Paolo di Civitavecchia; 2 TAC per gli ospedali di Colleferro e Palestrina; una Tac, una risonanza magnetica e lavori per la sicurezza antincendio ospedale di Tivoli.
Nelle altre province del Lazio l’investimento è di 20,7 milioni, di cui 9,1mln per attrezzature e nuove tecnologie e 11,6mln per lavori. In particolare: 3,7mln per la ASL di Viterbo; 12,2mln per la ASL di Latina e 4,9mln per la ASL di Frosinone Tra i principali interventi: all’Ospedale Belcolle di Viterbo vengono destinate risorse per l’attivazione dell’Unità di Terapia Neurovascolare, il potenziamento delle reti trauma e neurotrauma e la sostituzione acceleratore lineare. Per l’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina è previsto l’ampliamento della struttura con un nuovo edificio, lavori di sicurezza antincendio e l’acquisto di un angiografo fisso Per l’Ospedale SS. Trinità di Sora le risorse saranno destinate al potenziamento del polo oncologico, alla sicurezza antincendio e all’acquisizione di una Gammacamera e un acceleratore.
72,5 milioni di euro totali, per i grandi hub della sanità regionale, con grandi progetti innovativi che proietteranno il Lazio tra le regioni con i sistemi di cura più avanzati in Italia e in Europa: penso, tra tutti al grande investimento sulla Protonterapia (all’IFO). Tra gli altri interventi: 2,6mln per la neurologia e il potenziamento rete cardiologica al San Giovanni Addolorata; 2,9mln per la rete dell’emergenza cardiologica e lavori per la sicurezza antincendio al San Camillo Forlanini; all’Umberto I 6,8mln per Blocco Parto, la Terapia Intensiva Neonatale e la rete cardiologica; a Tor Vergata 7,2mln per il potenziamento offerta ospedaliera, la realizzazione della Torre 8 e il potenziamento rete oncologica; 2,2mln per rete cardiologica e sicurezza antincendio al S. Andrea; 25mln per potenziamento radioterapia e nuovo Centro Protonterapia all’IFO; al Gemelli 23mln per reti tempodipendenti e nuovo corpo di fabbrica; per il Campus Biomedico 2,6mln per rete emergenza – DEA I livello.