INIZIALMENTE SI INDICAVA, stando ai sentito dire, una collega di Emanuela Bergamo, in quanto appartenente alla Forestale anche lei. Però di stanza a Guidonia Montecelio, presso il Comando della stazione carabinieri di via Roma. Una autentica novità per il palazzo comunale. Qualcosa non è andato per il verso sperato e la cosa è abortita prima del concepimento. Non va escluso che sulla decisione negativa abbiano pesato le polemiche che hanno accompagnato l’uscita della Bergamo dalla giunta-Barbet.
Così, l’architetto Antonio Correnti, assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture, Manutenzioni, Mobilità, Politiche Abitative, Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, d’ora in avanti sarà anche assessore alle Politiche Ambientali, del Verde Pubblico, Ciclo Integrato dei Rifiuti, Protezione Civile, Autoparco.
Il nome di Antonio Correnti l’ha deciso stamattina il sindaco Michel Barbet, probabilmente sollevato dalla decisione del Tar sull’appalto dei rifiuti, che ora dovrà andare in esecuzione. Senza trascurare l«effetto Tmb». Un assessore gli serve.
Si pensi che l’incarico di Emanuela Bergamo, dapo le dimissioni, era vacante dal 17 febbraio, così come l’assessorato al Sociale è «scoperto» dal 26 luglio a causa dell’allontanamento di Davide Russo da parte di Barbet.
Il quale, a suo tempo, bastava che interpellasse uno qualsiasi dei suoi «grandi capi» in Regione Lazio o in Parlamento, per vedere esaudita ogni richiesta. E’ il meccanismo che ha portato il sindaco di Guidonia Montecelio a «fare le giunte» nei tre anni seguenti la vittoria elettorale, conseguendo il non invidiabile primato dell’esecutivo dei non-guidoniani, nemmeno uno (escluso Paolo Aprile) da poter ricondurre alla città da amministrare.
Non è la prima assegnazione di incarichi supplementari ad assessori in carica. A risentirne ovviamente l’efficienza. Attributo del tutto insignificante per una giunta libera da vincoli, che agisce privilegiando scelte contrarie al programma che il movimento 5stelle presentò ai cittadini tre anni fa.
Con Antonio Correnti, Guidonia Montecelio può concorrere al trofeo delle «medaglie assessorili» da appuntare sul petto degli addetti: quanto a incarichi, ognuno ne ha qualcuno in più del ragionevole e del buon senso.
Già: ma perché? Semplice. A Guidonia Montecelio non ci vuol venire più nessuno. La nomea sulla confusione effetto iniziale del sentito dire, è andata consolidandosi in corrispondenza dei fatti e delle gesta dell’amministrazione comunale di Michel Barbet. Determinando gli orientamenti negativi degli interpellati. Ennesimo capitolo del racconto «Un’amministrazione comunale di ex grillini…».