di TOMMASO VERGA
BENE. IL RICORSO A MODALITA’ nominalmente simili a quelle individuate da Giuseppe Conte per non mandare il Paese a catafascio ha fatto proseliti, il paragone dello «scostamento di bilancio» s’è imposto ed ha funzionato. Almeno in videoZoom e sulla carta. Quanto poi il risultato sarà favorevole alle realizzazioni elencate è da verificare. Sebbene il passato non giochi a favore degli autori.
I quali stranamente non fanno salti di gioia. Non per opinione di chi scrive. Tanto che, nel resoconto del dibattito di Guidonia Montecelio sull’approvazione del documento contabile 2020 un componente della «Lista civica Barbet» afferma che «questo bilancio è un bilancio che sta andando nella  direzione che non ci aspettavamo, non con la velocità, non con i numeri immediati e non con quanto i cittadini tutti si aspettavano immediatamente, ma è il massimo che si può fare in una situazione disastrata come la nostra».

L’ex assessore Carlo Alberto Pagliarulo

Michel Barbet scova la parola magica e s’apre la caverna del tesoro

Per tanto risultato di governo, nella ventina di parole sulla «situazione disastrata», è condensato lo stupore degli ex-grillini esponenti della «Lista civica Barbet». Risultato inaspettato. Ma utile a dimostrare che i conti non c’entravano, che si trattava della consueta pantomima del nemico in agguato. Sicché al sindaco sarebbe stato consigliato, in un orecchio, solo per la circostanza, di spogliarsi della mise «Lista civica Barbet» e di ricorrere all’antica parola-chiave, Honestà Honestà. Tanto che la caverna del tesoro si è aperta. Il successore del predecessore ha persino messo da parte gli impegni relativi alla gestione dei beni confiscati alle mafie per approdare «nella direzione che non ci aspettavamo».
Ma allora la «situazione disastrata»? Copia di quella nazionale? A Guidonia l’evasione tributaria – sinonimo: ‘situazione disastrata’ – si aggira sui 40 milioni, quella fiscale che a via XX Settembre impedisce di amministrare il Paese come si vorrebbe si attesta sui 109 miliardi. Urge spiegazione.
D’obbligo il passo indietro. Come dichiarato dall’assessore Carlo Alberto Pagliarulo, al momento della sua uscita (dimissionario numero 10: 27 aprile 2020) al Comune mancavano 3 milioni e 900 mila euro. Ripianati ieri si direbbe, con un voto della sola maggioranza, la «Lista civica Barbet». Come? Boh!
Incertezza derivante dal fatto che non risulta gli inquilini morosi delle case popolari ai quali era dedicato – stima: 13 milioni di euro – abbiano fatto ricorso in massa ai benefici del regolamento cittadino sulle entrate tributarie del 7 marzo di quest’anno, quello che spalmava il debito in 72 rate per 7 anni.
Allora, ci si chiede, è possibile l’abbiano utilizzato i cavatori per versare i relativi 27 milioni? Nemmeno. Quindi, mancando il ripiano rateale del debito dei locatari, mancando il ripiano del debito delle cave come è stato possibile recuperare i 3.900.000 euro? Addendi che portano alla conclusione di conti che non tornano. A meno che dei due soggetti indicati, i più abbienti com’è ovvio non abbiano deciso di versare quanto dovuto direttamente, non a rate.

L’assessora Elisa Strani

La Strani vuole la «rideterminazione dei valori dei terreni estrattivi»

Un indizio in tal senso è stato offerto dall’assessora Elisa Strani. La quale, nel personale ottalogo relativo al travertino (in merito al merito ci si tornerà appositamente), mentre in termini di futuro fiscale annuncia la «rideterminazione dei valori dei terreni estrattivi» – l’ultimo a provarci fu il sindaco Filippo Lippiello ma la delibera venne bocciata dalla sua giunta – sul presente non scrive nulla, a dimostrazione che i soldi sono stati incassati dal Comune, non si debbono pretendere più. Oppure, visto il rendiconto del bilancio, l’ente non li vuole, non sa che farsene. Tanto che, a conferma, «l’amministrazione ha disposto la sospensione dei pignoramenti dei conti correnti di alcune aziende morose» scrive Tiburno. Eureka!
Giubilo. Che ha reso emotivamente euforico un garrulo sindaco Barbet. Sopra le righe al punto di costringere gli oppositori a interrogarsi tra loro dopo aver udito la citazione del risultato positivo del 2018. Si deve alla stessa maggioranza (sottovoce per non farlo adirare) il richiamo al compiaciuto sindaco, il «vale anche per Lei (o per Te?) il calendario gregoriano 2020» gli è stato farfugliato. Si ignora se Michel Barbet abbia compreso o meno ma ogni salmo finisce in gloria [Barbet 25.XI (20)]. Compreso quello degli astanti-rimasti. «facciamo un salto al bar?».