di TOMMASO VERGA
A SCONCERTARE NON E’ IL COMUNE DI ALLUMIERE quando chiede a quello di Guidonia Montecelio «l’elenco completo del personale assunto tramite la graduatoria di istruttore amministrativo categoria C1 del Comune di Allumiere, convenzionata con il Vostro Ente», ma il fatto che la replica del sindaco Michel Barbet venga indirizzata al dottor Andrea Vardaro, procuratore capo della procura della Repubblica di Civitavecchia. Potrebbe essere questa la «famosa» comunicazione sbandierata dal primo cittadino guidoniano nell’obiezione all’opposizione che chiedeva di vedere gli atti sulle assunzioni di Allumiere? “Ho già provveduto ad inviare alla Procura di Civitavecchia una relazione dettagliata con tutti gli atti inerenti” il testo della risposta. Tutti gli atti compresi in una paginetta e mezza? A un interlocutore, il procuratore capo, che sino a quel momento era del tutto sconosciuto? Il quale non ha posto a Guidonia Montecelio quesiti di nessun genere? Chi legge potrebbe inoltre chiedersi, trattandosi della medesima documentazione, perché inviare un resoconto di nemmeno due pagine alla Procura di Civitavecchia, mentre per l’opposizione che ne ha fatto richiesta, il dossier ammonta a quasi cento pagine. Una distinzione che lascia aperta ogni supposizione sulla “concorsopoli” etrusca.

Andrea Vardaro, capo della procura di Civitavecchia

Ma perché l’invio a Civitavecchia? Cosa c’entrava quella Procura? Qual era la ragione? L’unica immaginabile si presume potrebbe essere stata quella di abbreviare il perimetro formale, la quantità di chilometri di distanza tra una scrivania e l’altra.
Lodevole. Non fosse che le paginette della missiva, oltreché non elencare gli assunti ignoti ad Allumiere, le avrebbe potute scrivere chiunque. Perché, quello che risalta è la mancanza del numero di protocollo e della data di stesura-partenza.
Non un ossequio-amore per la forma. Per ogni atto ufficiale il protocollo è un obbligo, altrimenti chiunque potrebbe nominarsi sindaco, assessore, dirigente, titolare di uno scranno del Comune.
Tanto che, scorrendo, si apprende «che con nota prot. n. 3795 del 21.04.202 (un errore: nella lettera indirizzata al dottor Vardaro è scritto proprio così, ndr), il Funzionario di P.O. “risorse umane” ha relazionato sulle procedure di assunzione del personale per l’anno 2020».
«Relazionato»? Esattamente. Tramite cosa? Con quella che il dirigente alle Finanze Nicolò Roccolino ha definito «nota interna”. Anche fosse, le «note interne» debbono essere corredate dal numero di protocollo “interno”. In caso di mancanza non hanno alcun valore tanto che non dovrebbero essere rese note. Quella alla quale si fa riferimento, si arresta a “prot.”, mancano il… numero e la data. Un vizietto si direbbe. Corroborato dalle firme mancanti dei componenti il «gruppo di lavoro» guidato da Nicolò Roccolino. Nessun giudizio. Semmai curiosità per sapere, se la comunicazione è giunta nella sua sede, cosa ne pensa Andrea Vardaro, il procuratore capo di Civitavecchia.

Indaga l’ufficio di presidenza della Regione; decide l’amministrazione di Allumiere; Guidonia si eclissa
Da «Attiva» la mozione: sospendere le assunzioni del personale di Allumiere. Come voteranno i grillini?

A QUANTO RISULTA, dopo l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale, anche il Comune di Allumiere avrebbe scelto la strada dell’«autotutela». E fanno due. Manca il terzo. Guidonia Montecelio. Non si conosce cosa intenda fare. Forse il sindaco Michel Barbet aspetta che all’origine sia dichiarato irregolare il concorso per provvedere di conseguenza. Anche se, a prescindere dalla sua autodifesa, va escluso che le cose possano rimanere nella condizione odierna, ordita dai registi delle strategie locali.

Il Comune di Allumiere

Che non risultano particolarmente efficaci. Infatti, dopo aver dovuto subire l’assalto dell’opposizione alla ricerca del «dossier assunzioni», la Repubblica dei Grillini (guidoniani) inopinatamente si trova a dover fronteggiare un’altra mozione. A firma delle ««guastafeste» Anna Checchi e Lorena Roscetti, le due consigliere comunali di AttivaGuidonia. Le quali, dopo quella sulla sfiducia, ne hanno presentato un’altra, sulla «concorsopoli» di Allumiere: il sindaco di Guidonia proverà a seguire le tracce di Marco Vincenzi, il presidente del Consiglio regionale del Lazio, e dell’amministrazione del paese etrusco? Barbet provvederà a incaricare Livia Lardo, la segretaria generale, a individuare nelle norme quanto necessita in funzione della tutela dell’ente?
Nel comunicato stampa che accompagna la mozione, si chiede esplicitamente a Michel Barbet di sospendere, «in via cautelare, tutte le assunzioni del personale con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato scelti dalla graduatoria del Comune di Allumiere».
«Da diverse settimane la stampa locale e nazionale ha evidenziato che il procedimento concorsuale che ha condotto alla formazione della graduatoria presso il Comune di Allumiere, presenterebbe delle anomalie – si legge nel comunicato –. Se il Comune di Guidonia Montecelio, come sostiene il sindaco Barbet, è “parte lesa”, ha l’obbligo di avviare un procedimento a garanzia del superiore interesse pubblico».
Come l’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio che «ha già approvato un provvedimento per sospendere in via cautelare le 16 assunzioni del personale collocato negli uffici regionali. E l’amministrazione di Guidonia Montecelio a chi sta aspettando? Qualcosa non torna. Capiremo se nel prossimo consiglio comunale i consiglieri del M5S voteranno a favore della mozione. Intanto tutta l’opposizione è compatta su questo argomento – si conclude –, decisa ad andare fino in fondo per tutelare l’Ente e l’immagine della nostra Città».