A INDICARE IL PERCORSO RIVELATOSI QUELLO BUONO ha provveduto l’autotrasportatore di Monterotondo «conferitore di rifiuti non autorizzati». Indagato per aver riversato – si risale al 2011 –, rifiuti non consentiti nella discarica dell’Inviolata di Guidonia Montecelio, gestita da Eco Italia 87 srl, facente parte del «gruppo Cerroni». Di conseguenza, il pm Alberto Galanti, nome per nome, grado di responsabilità per responsabilità, ha compilato l’elenco di inquisiti. Inizialmente composto da 13 soggetti. Nel quale, anche il modesto «conferitore di rifiuti» ha trovato collocazione, naturalmente non di vertice, viceversa occupato da gran parte della creme del «sistema rifiuti» regionale.
Sull’individuazione del «corpo del reato», per la prima volta cittadini e magistratura si sono trovati concordi. Come sostenevano gli ambientalisti, i camion di monnezza all’Inviolata scaricavano anche rifiuti speciali: «pneumatici usati, rifiuti cimiteriali, radiologici, sanitari, fanghi di depurazione delle acque, rifiuti provenienti da demolizioni anche contenenti residui di cemento-amianto». Per certi professionisti della cronaca, si trattò tutt’al più dell’inciampo di un camionista che ignorava di trovarsi in mezzo a una discarica, bazzecole insomma.
Esattamente all’opposto dell’opinione del pubblico ministero Alberto Galanti, che, chiudendo l’istruttoria, chiese il rinvio a giudizio del gruppo poi ridotto ad una decina di inquisiti. Richiesta accolta il 27 febbraio 2020 da Ezio Damizia, giudice per le indagini preliminari a piazzale Clodio.

L’ingresso del tribunale di Roma, a piazzale Clodio

La sede del «palazzaccio» (come ancora il tribunale viene definito dai romani) il 5 ottobre, data di inizio del dibattimento, non vedrà comunque sfilare i rinviati a giudizio, poiché Damizia ha assegnato il procedimento alla circoscrizione di Tivoli, che comprende Guidonia Montecelio, città dov’è avvenuto il danno ambientale. Le imputazioni a carico di Manlio Cerroni, Gian Mario Baruchello, Flaminia Tosini, Manuela Manetti, Stefania Panella, il trasportatore eretino, Umberto Ferrucci (a capo dell’ Urbanistica guidoniana con i sindaci Filippo Lippiello ed Eligio Rubeis),  vanno dall’abuso d’ufficio al falso ideologico.

Il sindaco Michel Barbet: Guidonia Montecelio s’è costituita parte civile

Altra novità, la costituzione di parte civile del Comune di Guidonia Montecelio. Incaricato, l’avvocato Emiliano Fasulo, il legale di fiducia della sindaca di Roma Virginia Raggi. «Ho appreso con soddisfazione che tutti gli imputati per i reati ambientali e per le accuse di falso e abuso d’ufficio per il procedimento penale relativo alla discarica dell’inviolata sono stati rinviati a giudizio dal Tribunale di Roma – ha detto il sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet –. Io e la mia amministrazione ci siamo voluti sin da subito costituire parte civile per rappresentare le ragioni di tutti i cittadini di Guidonia Montecelio che da anni subiscono la presenza di quella che è stata la seconda discarica del Lazio. Mi auguro che la magistratura faccia il suo corso velocemente e si possa arrivare a chiarire le grandi responsabilità di quel connubio tra imprese e pubblica amministrazione che ha portato al maltrattamento del nostro territorio per il quale noi tutti oggi paghiamo le conseguenze. Non abbasseremo mai la guardia e useremo ogni strumento utile per contrastare discarica e qualunque ipotesi di apertura dell’impianto TMB dell’Inviolata» ha concluso Barbet.