Liberato Ramarro

IL CONCORSO per il nuovo personale presieduto – a sua insaputa – da Liberato Ramarro un risultato l’ha conseguito: i commissari d’esame se ne sono andati. E il Comune di Guidonia Montecelio corre ai ripari con «la sostituzione dei componenti delle commissioni rinunciatari relativi alle selezioni pubbliche. La domanda deve pervenire entro le ore 13:00 del 07 giugno 2021. A pena di esclusione, gli interessati dovranno far pervenire la  domanda, redatta in carta libera secondo il modello allegato, debitamente firmata, anche digitalmente, unitamente al curriculum vitae e copia del documento di riconoscimento tramite PEC entro e non oltre il termine perentorio delle ore 13:00 del giorno 07 giugno 2021» 

di TOMMASO VERGA
UNO, DUE, TRE TEMPI FA, si narra che nel programma elettorale, un candidato sindaco avesse assegnato confacente spazio alla spiaggia di Guidonia Montecelio e al frangere delle onde sulla battigia. Poi, in seguito alla mareggiata di punti interrogativi, venne spiegato che il “facitore” del documento, stretto congiunto dell’aspirante, non avesse esperienze di «copia incolla». Sicché venne premiata la sorta di fascino suprematista del contesto mutuato dall’originale – il sole, i tuffi, la spiaggia, i bikini, gli slip, cocco fresco; il mojito verrà poi –. Panorama che divenne dunque filo conduttore di un testo dal ritocco vietato pena la perdita di suggestione esercitata sul giovin scriba. Ne sarebbe sortito grave male alla sua psiche.
Non il solo danno-progetto. Infatti, in un altro programma elettorale, un diverso candidato propose di deviare il fiume Aniene.
Alle domande, nemmeno in punta di originalità, il teoreta parlò di nuovo corso (nel senso rigonfio del termine) che per sfociare nel Tevere avrebbe traversato Montecelio. Si preciserà che, incredibilmente (mica tanto poi, è sufficiente il paragone con i giorni nostri), lo stratega divenne sindaco. Davvero. Avvento che segnò la sua de-caduta. Perché, ben presto, il personale interesse si attorcigliò sul predicare il silenzio-che dovrà significare-assenso (escluso l’ossimoro). Per un modello di urbanesimo che avrebbe nullificato il fantasmagorico progetto montacqueo. Effetti? Una frastagliatissima non-città giunta a contare oltre 90mila abitanti nonostante l’immutata dotazione di servizi degli anni ’50/’60 (si intenda: bruttissimi quartieri che si preferisce definire frazioni, forse per l’altra antica promessa di trasferire nelle medesime località qualche facoltà universitaria: matematica in questo caso).
La saga degli equivoci del passato qui narrata sta a dire che non deve scandalizzare quel che rinviene adesso all’ombra del «chiaror di stelle» (inevitabile l’ossimoro). Tanto che lo slogan «si fanno assunzioni» è stato appeso per settimane sulla facciata del Palazzo (e rimosso allorché un buontempone ha aggiunto una “S” che avrebbe fatto sì si leggesse «sfacciata»).

Matteo Manunta

Anche in questa circostanza si è trattato di un qui-pro-quo. Perché, anche quando indossa la tunica da crociato, «il ragionier Ramarro è un refuso». E’ quanto sentenzia l’assessore Saladino, l’uomo quotidianamente discendente dal Santuario della Dea Fortuna primigenia. Che considera il designato a dirigere il «concorso si fanno un po’ d’assunzioni», «un errore di stampa» – il refuso appunto – causato dai caratteri mobili. Urge una prece, per l’improvvisa, inattesa dipartita di Johannes Gutenberg.
A salvare il consesso, il fatto che il pronunciamento risulti significativamente equivalente al «Comune parte lesa», top brandito dal sindaco, giustificativo dei precedenti assunti provvisti di cursus honorum etrusco.
Guidonia Montecelio deve avere qualche problema molto pubblico con l’argomento-personale («il personale è politico»?). Infatti va ricordata la lite tra il sindaco e la «Costel», la commissione che s’è azzardata a limitare il numero dei beneficiati, e che ha rischiato la denuncia da parte di Michel Barbet. Nulla-osta invece per gli esami ad personam riservati a un fondatore in fieri del movimento 5stelle cittadino.
E neppure «Al dott. Matteo Manunta – si legge in un decreto firmato Barbet – dipendente di ruolo della Città di Guidonia Montecelio, affido la delega alla gestione e moderazione delle pagine e dei profili dedicati all’amministrazione comunale». Mansione che potrebbe passare alla storia se i concorsi indetti dal Comune verranno svolti entro giugno. Perché da lì, a memoria d’uomo, nessuno s’è attrezzato per far carriera come il grillino venuto dalla provincia (o è un sobborgo?) di Civitavecchia.