Rocco Maugliani, segretario provinciale e «commissario» del Pd di Guidonia Montecelio; sotto, a destra, un piezometro

(t. ve.) BENE. “SI FA POLITICA”. FINALMENTE. Partendo dai problemi. Una invocazione desueta di questi tempi, che la «lettera aperta» di Rocco Maugliani (altro gesto disusato), per scelta del tema e per modalità, ha il pregio di inserire all’ordine del giorno in una posizione privilegiata. Non ricorrendo a finzioni né a diplomazie (queste sì consonanti coi tempi).
Siamo alleati nella Regione Lazio, premette l’autore, un riferimento istituzionale di immediata riconoscibilità; ci contrastiamo invece a Guidonia Montecelio. Va bene? non va bene? La nota di Rocco Maugliani (il segretario provinciale del Partito democratico da circa un mese è inoltre «commissario» dei dem di Guidonia Montecelio) non apre al confronto, men che meno generico, ma nemmeno lo esclude. E’ certo che ora l’attualità predomina.
Infatti l’urgenza interessa un assunto di portata indiscutibile che, il commissario cittadino del Pd insiste debba essere affrontato insieme, la bonifica della ex-discarica, processo che ha accumulato ritardi inammissibili certificati dall’Arpa, l’Agenzia regionale protezione ambientale. Vediamoci subito, conclude Rocco Maugliani, con le rispettive delegazioni.

Il testo della “lettera-aperta” di Rocco Maugliani al sindaco Michel Barbet

Lettera aperta a
Michel Barbet
Sindaco Guidonia Montecelio

Egregio signor sindaco
come partito abbiamo accolto con preoccupazione le recenti prese di posizione della sindaca di Roma sulla chiusura del ciclo dei rifiuti.
Alle dichiarazioni sul Tmb di Guidonia, considerato necessario per trattare una parte dell’immondizia di Roma, hanno fatto riscontro quelle di qualche giorno fa esultanti per la sentenza del TAR che ha accolto il suo ricorso contro l’ordinanza della Regione che le imponeva, per far fronte all’emergenza, di costruire gli impianti di trattamento e di smaltimento necessari entro i confini della città.
Nulla di sorprendente per quello che ci riguarda purtroppo. Da anni avevamo capito che la mancata chiusura del ciclo nella capitale si sarebbe rivelata un problema enorme non solo per i cittadini romani ma anche per quelli dei Comuni circostanti, sui quali era abbastanza evidente che l’amministrazione capitolina avrebbe cercato di scaricare una parte del problema.
Quello che ci preoccupa ora è che la campagna elettorale alle porte e l’urgenza di conseguire risultati mediatici da poter dare in pasto ad un’opinione pubblica romana chiaramente esasperata e contrariata produca l’accelerazione di questo processo, con conseguenze fortemente negative per la qualità della vita dei cittadini delle nostre comunità.
In ogni sede nel corso di questi anni abbiamo ribadito i motivi della nostra contrarietà all’apertura del Tmb a Guidonia, la cui costruzione, lo ricordiamo, è stata fortemente voluta e agevolata dalla sciagurata giunta Rubeis.
Il fatto che si cerchi di accelerare i tempi in una fase in cui i lavori di bonifica della discarica sono ancora in fase pre-embrionale è poi del tutto inaccettabile.
Di recente abbiamo preso atto della sua presa di distanze dalle parole di Virginia Raggi a mezzo social. Ora le chiediamo dunque di far seguire alle parole i fatti e di rendersi disponibile ad un incontro fra una delegazione dell’amministrazione comunale di Guidonia e una delegazione del Partito Democratico per mettere in campo tutte le iniziative necessarie in città e in regione, dove i nostri due partiti governano insieme, al fine di dare priorità ai lavori della bonifica della discarica, il vero problema di cui non si parla quasi più perché evidentemente in contrasto con la volontà di chi su quel territorio ha fretta di aprire un altro impianto.
Sono molte le cose che ci dividono e che continueranno a dividerci. Al netto delle nostre divergenze e pur appartenendo a livello locale a schieramenti politici in contrapposizione fra loro, riteniamo però che sia necessario collaborare per produrre un’azione comune a difesa della salute dei cittadini di Guidonia di cui lei, in qualità di sindaco democraticamente eletto, deve essere il primo difensore.
Rispettando questo ruolo e l’istituzione che rappresenta, confidiamo che possa considerare questa offerta di collaborazione un’opportunità per rendere più forte la posizione della città su un tema che deve vederci uniti. Attendiamo dunque un suo cenno di riscontro, in assenza del quale, come negli ultimi anni, proseguiremmo comunque come Partito Democratico in tutte le sedi nella battaglia a sostegno della città.
Cordialmente
Rocco Maugliani
Segretario Federazione Pd Roma Provincia – Commissario Pd Guidonia Montecelio

Frattanto, nella Sala con i Bronzi del Campidoglio, la sindaca e l’assessora ai Rifiuti…

Katia Ziantoni, assessora ai Rifiuti di Roma

NECESSITA AGGIORNAMENTO sullo stato dell’arte. Premettendo che sul percorso che porta alla soluzione del problema s’è insediata stabilmente Virginia Raggi, sindaca di Roma, che della sentenza del Tar del Lazio per l’urgenza che non c’è, ha trovato robusta consonanza «Roma imperial-coloniale».
Alla personale “filosofia” della sindaca fa mostra di aderire – ultima voce del coro in ordine di tempo –, Katia Ziantoni, assessora ai Rifiuti della Capitale. del tema, non può che affrontare i contenuti dell’intervista che Katia Ziantoni, assessora capitolina ai Rifiuti, ha rilasciato al Corsera del 30 maggio scorso.
Domanda: “Sebbene il Tar vi abbia esortati a una maggiore sinergia lo scontro con la Regione non è affatto archiviato: come rispondete?
Risposta: «Il piano impiantistico è già stato trasmesso e prevede un nuovo Tmb, l’acquisizione di un impianto esistente da parte di Roma Capitale – quello dell’Inviolata?, ndr –, due impianti di compostaggio a Casal Selce e Cesano, due di multimateriale di cui uno a Rocca Cencia attraverso la riconversione del Tmb, 17 nuovi centri di raccolta e la riduzione del 4 per cento dei rifiuti prodotti. La Regione chiede un sito di discarica dentro la città, ma la crisi è regionale e nessuna provincia del Lazio è autonoma a parte Viterbo. Il Piano regionale dei rifiuti indica 36 mesi per raggiungere l’autosufficienza, termine al quale noi ci siamo attenuti».
Domanda: «L’ultimatum della Regione prevede che indichiate una discarica di servizio nel sub-Ato di Roma: dopo il no a Monte Carnevale, dove andrete a parare?
Risposta: «Il sub-Ato di Roma non esiste. La legge parla chiaramente di Ato (ambiti territoriali ottimali) che coincidono con le città metropolitane. La Città metropolitana di Roma dovrà far uscire la mappatura delle aree (quella del maggio 2017 quindi non va bene visto che i sindaci non la giudicarono utilizzabile, ndr). Partiremo da lì per le ulteriori valutazioni, noi riteniamo che una discarica dentro la città sia inaccettabile».
Commento: «convenendo sul criterio della Città metropolitana, assessora Ziantoni decida per una discarica o un inceneritore o quel che vuole, dove recapitare i rifiuti di Roma. Però insediati a Vicovaro (c’è anche la comodità del casello autostradale). D’accordo?».