ENRICO FIERRO se n’è andato, così, in modo silenzioso, senza disturbare, in una giornata di novembre uggiosa e scura.
Questi sono articoli che non vorresti mai scrivere, ma servono per mantenere viva una memoria storica e raccontare chi sono stati i giornalisti degni di questo nome per questo Paese.
Enrico Fierro per molti giovani giornalisti, donne e uomini come me, era “il professore”. Io ho cominciato a scrivere proprio grazie a lui su Malitalia.it E’ stato una guida, un uomo che ha fatto di una passione e una missione non solo la vita ma anche un insegnamento. Mi viene da dirgli solo grazie per quello che ci ha trasmesso e per quello che ci lascia.
Le inchieste più difficili, anche quelle più ingestibili e quelle che non si possono scrivere e raccontare ma anche un impegno costante civile e sociale per gli ultimi di questo Paese, per i migranti, per il Sud. Enrico è stato tante cose e tanto ci mancherà.
Cosa è stato Enrico il Prof per il giornalismo italiano?
Ha scritto per il settimanale Dossier Sud, per La Voce della Campania, l’Espresso, Epoca, Avvenimenti. Fierro ha collaborato a trasmissioni e inchieste per la televisione. Ha lavorato come inviato speciale per il quotidiano L’Unità, realizzando tra gli altri reportage sulla crisi dell’Albania e sulla guerra in Kosovo. Ha scritto per il Fatto Quotidiano e per Domani.
Suo il documentario del 2007 La Santa, Viaggio nella ‘ndrangheta sconosciuta, realizzato insieme con Ruben H. Oliva, che gli ha permesso di ricevere il Premio Globo d’Oro 2007/2008, il Premio Borsellino 2007 e il Premio Itaca 2008, promosso dall’associazione universitaria Ulixes. Ha aperto insieme a Laura Aprati il sito di informazione Malitalia.it, un osservatorio del giornalismo sulle mafie e la criminalità organizzata.
Il 4 maggio 2013 Enrico Fierro ha ricevuto il premio Gerbera Gialla per il giornalismo, consegnatogli a Reggio Calabria dall’associazione antimafia Riferimenti.
Ciao Prof e grazie di tutto, Giuliano Girlando