Impianto di biometano

19 gennaio 2022 Riceviamo e pubblichiamo

Società Botanica Italiana – Sezione Laziale “Giuliano Montelucci”
Associazione “Amici dell’Inviolata” Onlus
Associazione Ambiente Trasparente Onlus
Associazione Naturalistica Valle dell’Aniene – ANVA
Associazione Parco dei Travertini e delle Acque Albule
Comitato per il Risanamento Ambientale – CRA
Italia Nostra – Sezione “Aniene e Monti Lucretili”

Lettera aperta sui valori naturalistici della ZSC “Travertini Acque Albule (Bagni di Tivoli)” e conservazione della stessa
Riassunto del documento consegnato dalle Associazioni in Conferenza dei Servizi sull’impianto di biometano di Tivoli del 18 gennaio 2022

LA ZONA SPECIALE DI CONSERVAZIONE (ZSC) IT6030033 “Travertini Acque Albule (Bagni di Tivoli)”, ubicata nella Piana dei Travertini del Comune di Tivoli, conserva eccezionali valori naturalistici (oltre che storici e archeologici) ma, nonostante questo, si sentono spesso affermazioni del tutto errate. Un esempio lampante è la storiella secondo cui essa sarebbe stata istituita a causa della presenza di un “lichene raro”, quando in realtà studi riguardo alla flora lichenica non sono mai stati effettuati. La tutela dell’area si deve pertanto a ben altri fattori.

La ZSC è stata istituita per la presenza di 4 diversi habitat prioritari oggetto di tutela dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, ed è entrata a far parte della rete europea di aree protette “Natura 2000”.
L’elevato valore dei travertini fu messo in evidenza dal grandissimo botanico guidoniano Giuliano Montelucci, che fu anche il primo a richiederne la tutela. Siamo a conoscenza del fatto che l’Ente Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili (ente gestore della ZSC) ha stipulato una convenzione specifica con l’Università di Roma La Sapienza per studi floristico-vegetazionali e di cartografia tematica. Consideriamo questa iniziativa di grande valore per la gestione futura della ZSC, dato che gli studi in corso porteranno certamente ad un importante incremento della conoscenza scientifica di quest’area della rete europea Natura 2000.

Rendering del biodigestore di Anagni proposto da una società collegata alla “A2A” di Brescia

La vulnerabilità del sito è legata principalmente al disturbo antropico costituito da cave, urbanizzazione, discariche abusive e nuovi progetti più o meno impattanti.
L’ultimo di questi, presentato dalla “F.lli Pacifici S.p.A.”, è relativo alla creazione di un impianto di digestione anaerobica nella zona del Barco.
Chiediamo agli enti in indirizzo di impegnarsi in ogni modo per evitare ulteriori danni ad un complesso ambientale unico e di grande valore, riconosciuto a livello europeo dall’inclusione nella rete Natura 2000, e promuovano iniziative per garantirne la necessaria tutela e un’adeguata divulgazione e valorizzazione.
Pertanto ribadiamo che:
1) vada aggiornato il progetto dell’impianto (così come il parere reso dal Comune di Tivoli) al nuovo PTPR e alla ZSC, superando gli errori riportati nei documenti ufficiali del proponente e dell’Ufficio Urbanistica comunale;
2) la Direttiva “Habitat” prescrive “il mantenimento (laddove presenti) ed il ripristino (laddove momentaneamente assenti)” degli habitat prioritari riconosciuti nell’area ZSC;
3) si continua a sommare interventi impiantistici in un’area sensibile e in buona parte degradata (ancorché vincolata come ZSC) anziché detrarli.