di TOMMASO VERGA
FILIPPO LIPPIELLO: «LA 3ESSE VUOLE TRE ANNUALITA’». Ovvero le imposte sulle aree dei terreni delle aziende impegnate nell’escavazione del travertino, relative agli anni 2019, 2020, 2021. Un ammontare che secondo il titolare del «gruppo STR» (la «Società del travertino romano»), dovrebbe equivalere a “dodici, tredici milioni” di euro (la somma non è stata precisata), “più 3% di interessi e 30% di sanzioni”: dettagli forniti inopinatamente da Elisa Strani, la grillina vicesindaca-assessora alle Cave della passata amministrazione, data improvvidamente eclissata a causa delle elezioni amministrative di Guidonia Montecelio. «Il sindaco non c’è, quindi siamo ricorsi alla vice» ha detto Lippiello. Opinioni.

Filippo Lippiello ed Elisa Strani

Cartelle esattoriali dunque. Inviate dalla concessionaria del Comune di Guidonia Montecelio, la “TreEsse Italia srl”. Di conseguenza, una miniconferenza stampa (6 i presenti oltre a Lippiello) convocata per gli accreditati – consueto ricorso all’autoreferenzialità della categoria tiburtina, ininterrottamente messa in mostra fino all’ultimo incontro degli anni passati. Distinzione che consente di non dover sentire eventuali obiezioni replicate da chi ascolta (anche se per seguire basta imbucarsi…).
Il meccanismo l’ha messo in movimento, per un breve tratto, incidentalmente, lo stesso Lippiello, allorché ha fatto cenno al «lodo Marongiu», lo studio voluto dal sindaco Michel Barbet, finalizzato a stabilire il «valore venale dei terreni» (l’imposta attuale risale all’IMI del 2007, pari pari alla controversia sull’importo della tariffa). Recriminazioni che però non hanno tenuto conto del ricorso al TAR della «Li.Fi. srl» e del Centro per la valorizzazione del travertino romano, anch’esso presieduto da Lippiello. Obiettivo: dare seguito all’esame dell’architetto di Santa Marinella (Roberto Marongiu è presidente del Consiglio comunale della cittadina amministrata dal sindaco Pietro Tidei); risultato: ricorso «inammissibile». https://www.hinterlandweb.it/wordpress/2022/05/per-la-riduzione-dellimu/
A intervenire, dopo Filippo Lippiello, Vincenzo De Gennaro. Tono tribunizio, il titolare della “Degemar” ha ribadito quel che pensa a proposito dell’IMU: «La tariffa per le cave deve corrispondere a 7,82 euro a metro quadro». Intervista a Tiburno del 9 marzo 2021 (peccato, per lui, che la Cassazione non sia d’accordo) Un pensiero non inedito.
Così come “cave in agitazione” corrisponde al titolo che accolse 5 anni fa la nuova amministrazione comunale di Guidonia Montecelio: si intende replicare l’avvento di Michel Barbet? © RIPRODUZIONE RISERVATA