di TOMMASO VERGA
29 OTTOBRE, OGGI IL CAR COMPIE VENT’ANNI. Oltre agli auguri di rito (fuori orario) per il compleanno, il calendario evidenzia la vicinanza dei lavori per la ristrutturazione dell’azienda nella Tenuta del Cavaliere. Effetti di un investimento che ammonta a 250 milioni di euro.
Grazie al quale, più che di generico ingrandimento, è programmato il raddoppio dell’area di compravendita. Mentre la rimanente superficie acquisita in questi ultimi mesi verrà adibita a Parco naturalistico-archeologico, a filiera di ristoranti e persino da un orto verticale dove si sperimenterà agricoltura biologica indirizzata principalmente al turismo gastronomico.
La domanda occupazionale dovuta al rafforzamento del nuovo mercato porterà all’assunzione – stando alla previsione – di 1.500-1.800 dipendenti. A lavori conclusi, il CAR, Centro agroalimentare ne uscirà con un abito cucito su misura di terza struttura del settore in Europa, dopo Parigi e Barcellona.
A metà luglio, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna di Salvatore Rinzivillo, il capo della famiglia di Gela
IL COMPLEANNO, PERO’, non può sottovalutare che ancora il 10 maggio scorso DIA e DDA evidenziarono come la questione della sicurezza non fosse stata risolta. Le due organizzazioni antimafia, in quella data sgominarono la banda ‘ndranghetista che intendeva monopolizzare il mercato del pesce. Benissimo. Ma il giudizio non può rallegrare. Perché è inaccettabile che nella terza struttura europea possa entrare la criminalità organizzata per agire e commercializzare a proprio piacimento. La merce? I vari tipi di stupefacenti.
Anche perché non era la prima volta. In precedenza, nel 2017, sulla “filiera dell’ingrosso”, stabilendo la residenza e la sede, nel CAR, Centro agroalimentare di Roma-Guidonia Montecelio tentò di mettere le mani Salvatore Rinzivillo, il capomafia proveniente da Gela, aspirante alla ricomposizione del vertice delle famiglie, ormai emarginate per la supremazia delle attività delle altre organizzazioni criminali, a cominciare dalla ‘ndrangheta. A Rinzivillo è stata confermata a metà luglio 2022 la sentenza definitiva della Cassazione, poggiata sull’«operazione Druso».
«Operazione propaggine»: per i presunti boss dei «sinopolini» (‘ndrangheta di Reggio Calabria) confermato il 416 bis
NON SOLTANTO LA CONFERMA DEL “RIESAME” sulla custodia cautelare in carcere per «papà» Antonio Carzo e Vincenzo Alvaro, i due calabresi accusati di guidare i «sinopolini» dell’«operazione propaggine». Che, a iniziativa della DDA e della DIA a inizio maggio condusse all’arresto di 77 affiliati alla “locale” ‘ndranghetista calabro-capitolina: 43 a Roma e 34 a Reggio Calabria. Inoltre, per alcuni «graduati» dell’organizzazione, il tribunale della Libertà convalidò la richiesta di 416 bis, ossia l’aggravante per «associazione mafiosa»» mossa dai coordinatori delle indagini, i procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò e i pm Giovanni Musarò, Francesco Minisci e Stefano Luciani.
Le accuse andavano dai reati di cessione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, all’estorsione aggravata e detenzione illegale di arma da fuoco, fittizia intestazione di beni, truffa ai danni dello Stato aggravata dalla finalità di agevolare la ‘ndrangheta, riciclaggio aggravato, favoreggiamento aggravato e concorso esterno in associazione mafiosa.
La politica nemmeno s’accorge della ‘ndrangheta e si arresta al 10 maggio 2022 (non una parola in campagna elettorale)
IL 10 MAGGIO 2022, GIONO DEGLI ARRESTI, il primo commento venne da Nicola Zingaretti: «Grazie alla Dia e alla Dda di Roma per la più importante operazione mai fatta nella Capitale contro la ‘ndrangheta. Le mafie sono un pericolo per la democrazia. Insieme possiamo combatterle» dichiarò il presidente in carica della giunta regionale. A seguire, Roberto Gualtieri, sindaco di Roma e della Città metropolitana: «Un pesante colpo alla criminalità organizzata. Sgominata la prima ‘ndrina dentro la Capitale dedita ad attività mafiose, che mirava al controllo di attività economiche in vari settori. Grazie alla Dia e alla Dda di Roma. Avanti così, contro le mafie, per la giustizia».Infine, da registrare, il pensiero del sublacense Francesco Lollobrigida, a quel tempo capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, oggi ministro dell’Agricoltura e alla Sovranità alimentare (titolo di certo non simpatico agli operatori del CAR, il Centro agroalimentare di Roma): «Un ringraziamento alla Dia e alla Dda di Roma per l’imponente operazione. Un duro colpo per la ‘ndrangheta e per la criminalità organizzata che da tempo punta a infiltrare anche la Capitale. Il quadro che l’inchiesta sta facendo emergere è estremamente inquietante e dimostra come l’impegno nella lotta contro tutte le mafie debba essere incessante e implacabile».
Finita lì, così. Nessun dirigente politico-amministrativo, come si legge, spese la propria attenzione sul fatto che i “sinopolini” agivano, attenti e numerosi, all’interno del CAR, il Centro agroalimentare di Roma, addirittura avendo in precedenza acquisito – dal 2016 secondo la procura di Tivoli – un proprio box, il numero 32 del settore ittico, necessario alla compravendita essenzialmente degli stupefacenti, di tutti i tipi. Insieme confermando (motivi riassunti dalle intercettazioni) che l’obiettivo della ‘ndrangheta era quello di monopolizzare il commercio del pescato su scala nazionale mantenendo in vita quello della droga. Come difendere il CAR, Centro agroalimentare dalla criminalità organizzata anziché una priorità si constatò fosse materia del tutto estranea ai partiti politici. Ed eravamo in campagna elettorale.
Cosicché, in conclusione rimane senza risposta il quesito: il CAR, Centro agroalimentare compie vent’anni. Come difenderlo dalla criminalità organizzata? © RIPRODUZIONE RISERVATA
Operazione “propaggine” – Gli articoli precedenti
«OPERAZIONE PROPAGGINE» / 1 https://www.hinterlandweb.it/wordpress/2022/05/sul-mercato-del-pesce/
«OPERAZIONE PROPAGGINE» / 2 https://www.hinterlandweb.it/wordpress/2022/05/nel-box-fumo-hashish-cocaina/
«OPERAZIONE PROPAGGINE» / 3 https://www.hinterlandweb.it/wordpress/2022/05/tra-mafia-e-ndrangheta/
«OPERAZIONE PROPAGGINE» / 4 https://www.hinterlandweb.it/wordpress/2022/10/chi-difendera-il-car/