di TOMMASO VERGA
ALL’ACCHITO «VIETATO INFORMARE» VA AGGIUNTA L’ATTUALITA’. Non c’è alcun bisogno del rabdomante. Perché a “esporsi” in maniera decisamente singolare (si fa per dire…) è uno sconosciuto signore che ha inviato una e-mail a hinterland. Cessando così di essere sconosciuto, in virtù di un “giro di telefonate”. Colloqui che consentono di conoscere alla firma dell’autore corrisponde una carica politica risalente a Forza Italia di Tivoli (commissario cittadino). E’ sua la scelta di illustrare i concetti (personali? di Gilberto Pichetto Fratindel partito?) in piena campagna elettorale, in una città dove l’8 e il 9 giugno, oltre al Parlamento europeo, verrà rinnovata l’amministrazione comunale. Se i presupposti sono quelli messi in mostra nella e-mail, nessuna invidia per i residenti nella Superba.
Per meglio chiarire, pubblichiamo il contenuto della e-mail (nei due capoversi che seguono) che si conclude con: «Qualsivoglia utilizzo non autorizzato di questo messaggio e dei suoi eventuali allegati espone il responsabile alle relative conseguenze civili e penali». Firmato: Giorgio Strafonda.

Giorgio Strafonda (a sinistra), commissario di Forza Italia a Tivoli

IL MESSAGGIO: «Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, visiterà alcune eccellenze industriali del territorio dei comuni di TIVOLI (maiuscolo nell’originale, ndr) e Guidonia Montecelio, nella provincia di Roma. Alle ore 19, presso la sede di Forza Italia di Tivoli, in via del Trevio 25, incontrerà i consiglieri comunali azzurri, i candidati alle prossime elezioni amministrative, gli iscritti e i simpatizzanti. Alle 20 visiterà infine la sede del comune di Guidonia Montecelio, in via Alessandro Guidoni 12.
I DIVIETI: «Le informazioni contenute in questo messaggio di posta elettronica sono riservate e confidenziali e ne è vietata la diffusione in qualunque modo eseguita. Qualora Lei non fosse la persona a cui il presente messaggio è destinato, La invitiamo gentilmente ad eliminarlo dopo averne dato tempestiva comunicazione al mittente e a non utilizzare in alcun caso il suo contenuto».
Nel merito, accantonata la sorpresa che, in particolare per il “contenuto”, ha accompagnato la “scoperta”, viene da chiedersi come sia stato possibile che al signor Strafonda sia venuto in mente di silenziare questa testata. A meno non pensasse, chissà, che l’atto – un tempo si diceva “è la linea del partito” – lo inserisse nella graduatoria dei “buoni” da promuovere, organico all’andazzo praticato dal potere politico ed esecutivo di appartenenza. Ne verrebbe di certo una gratificazione che lo inserirebbe, di diritto, nella classifica governativa della destra: in serie A) la Rai, le testate giornalistiche insieme con le agenzie; in serie B) il «darsi da fare in periferia». Tutto compreso, azioni tese a limitare la libertà di stampa. Tentando oltretutto di intimidire chi non intendesse obbedire.

Maurizio Massini, segretario di Forza Italia di Guidonia Montecelio, alla destra di  Gilberto Pichetto Fratin, il nuclearista ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica (al centro)

Non occorre particolare preparazione per giudicare il tentativo del tutto coerente col “modello” praticato dai nuovi padroni del vapore, intenzionati a estenderlo anche nei luoghi più remoti. L’obiettivo è talmente importante e da conquistare prima possibile, che a un certo punto il signor Strafonda invoca addirittura l’obbedienza alla «clausola di riservatezza», come se tra lui o il suo partito e hinterland, fosse in vigore un contratto con il quale una parte garantisce all’altra di non rivelare a terzi determinate informazioni riservate o confidenziali di cui giunga a conoscenza, in qualsiasi forma.
Se passasse il “modello di informazione” prefigurato dal signor Strafonda, si troverebbe nei guai, e in copiosa quantità, il signor Maurizio Massini, alter ego di Strafonda a Guidonia Montecelio. Nella formula tradizionale della politica, convinto sulle modalità inalterate della propaganda del suo partito, sul proprio profilo di Fb, photo opportunity con il ministro a iosa, Massini ha reso noto che Pichetto Fratin ha annunciato la resurrezione del nucleare. Qui davvero sarebbe stata violata la direttiva rotolata dal colle tiburtino che obbliga al silenzio su Pichetto. Anche se, a sua difesa, il coordinatore di Forza Italia di Guidonia può ricordare che il ministro per l’Ambiente, da tempo è noto nuclearista. In proprio, nessuna influenza di Tivoli né di Guidonia. Auguri perché Massini possa salvarsi dagli sviluppi di tanto inedito neoproibizionismo (in passato almeno era tenuto nel cassetto della clausura). © RIPRODUZIONE RISERVATA – info@hinterlandweb.pdf