di TOMMASO VERGA
L’OTTAVO INCONTRO PROMOSSO DAL MUNICIPIO nell’estate del 2023, si svolse al Bivio di Guidonia il 10 luglio (foto sopra, al microfono il sindaco Mauro Lombardo). Volta per volta, fissato il calendario, all’appello risposero tutte le circoscrizioni di Guidonia Montecelio. Circoscrizioni, appellativo del tutto improprio, a confronto del quale Mauro Lombardo, il sindaco eletto due anni fa, annunciò che intendeva provvedere con un sistema alternativo, autonomo, più rispondente all’«ideologia» del civismo oltretutto: l’impegno della comunità.

L’ingresso del parco del Bivio di Guidonia

Va detto che il profilo naturale di Guidonia Montecelio è il «policentrismo», fisionomia che però necessita di un particolare ordine di governo, una guida a suo tempo formalizzata con le “circoscrizioni” (nove). Attualmente non realizzabile, visto che la città è inferiore agli almeno 100.000 abitanti richiesti dalla legge. Impedimento che la “federazione” delle liste civiche, vincitrice delle elezioni amministrative, ha annunciato di voler superare con il ricorso al «delegato di quartiere». Uno dei cardini del programma elettorale di Lombardo, la «promozione del sociale», innovazione radicale che avrebbe magnificato l’aspetto comunitario. Il senso: affidare agli stessi cittadini le condizioni dei loro quartieri e le responsabilità conseguenti.
Il parco del Bivio contenuto nell’intervento del sindaco il 10 luglio d’un anno fa, nell’incontro in piazza dei Pini, sede del Centro anziani: «Anche al Bivio di Guidonia sono intervenuti molti cittadini – disse Mauro Lombardo –. Questi incontri si stanno confermando come un importante momento di confronto, in cui discutere dei problemi, delle soluzioni e delle iniziative intraprese per ciascuna delle circoscrizioni della città. Anche nella più piccola frazione di Guidonia Montecelio non sono mancati importanti spunti di discussione. Si è parlato a lungo del parco, attualmente di proprietà della Asl Roma 5, che l’amministrazione comunale vuole acquisire per creare un vero e proprio luogo di aggregazione. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno partecipato all’incontro, assessori e consiglieri che mi hanno accompagnato, nonché il centro anziani per disponibilità e accoglienza».
Ringraziamenti a parte, tutto viene rinviato agli annunci. Nulla di più dell’esclusivamente annunciato. Anzi.
Tanto che persino il «delegato delle circoscrizioni» verrà riassorbito dalla politica. Lombardo: «I nostri consiglieri di maggioranza saranno designati come referenti di uno specifico territorio. Oltre a portare avanti i normali compiti istituzionali, quindi, riceveranno l’incarico di rappresentare e curare gli interessi specifici di una singola realtà circoscrizionale». 
Infatti, il Centro anziani e il parco di via dei Platani non ci sono più. Chiusi entrambi. Alla comunità sono stati sottratti i due unici luoghi di aggregazione, i soli punti di riferimento degli abitanti. Con la sottrazione del magnifico verde del Bivio in particolare ai bambini – il solo polmone tra la via Tiburtina e Collefiorito, ingresso nella città (alla cura della vegetazione del parco hanno sempre provveduto i residenti).
Il Bivio di Guidonia, va precisato, è quartiere con un’elevata presenza di giovani coppie come di bambini. Ne consegue, infatti, che siano loro i principali utilizzatori del parco. Impossibile citare, perché sconosciuta, la data della riapertura. Non ha risposta nemmeno la richiesta: “Papà, andiamo al parco?”. Una triste invocazione.
Già l’esistenza quotidiana nella località risulta difficile a causa innanzitutto dell’assenza di presidi relativi alla sicurezza (la banda di spacciatori di droga, insediata per anni nel parco, non è mai stata ostacolata nonostante le proteste dei cittadini). © RIPRODUZIONE RISERVATA – info@hinterlandweb