(t. ve.) QUALI COMPITI deve assolvere un laureato in architettura (o equipollente) da almeno cinque anni iscritto all’albo professionale, chiamato ad operare nell’“area ‘arredo urbano’” di un Comune? In premessa, l’architetto deve “supportare il Responsabile Unico del Procedimento nelle attività di coordinamento, direzione e controllo tecnico e contabile dell’esecuzione del contratto di servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e servizi di decoro urbano…”. Siccome anche l’autore si rende conto delle difficoltà di traduzione, di seguito elenca il mansionario dettagliato: “1) provvedere al coordinamento, direzione e controllo tecnico e contabile dell’esecuzione del contratto relativo al servizio di igiene ambientale stipulato dalla stazione appaltante; 2) assicurare la regolare esecuzione del contratto da parte dell’appaltatore, verificando che le attività e le prestazioni contrattuali siano eseguite in conformità dei documenti contrattuali; 3) svolgere tutte le attività demandate al direttore dell’esecuzione del contratto (…) nonché tutte le attività che si rendano opportune per assicurare il perseguimento dei compiti assegnatigli (ndr: a chi? all’operatore dell’”area arredo urbano”? all’appaltatore?); 4) verificare lo svolgimento del servizio da parte dell’appaltatore con esecuzione di sopralluoghi a campione anche non programmati preventivamente e segnalare all’Ente per l’applicazione di eventuali penali qualora non vengano rispettati i termini contrattuali; 5) acquisire le comunicazioni dell’appaltatore riguardanti la presenza di ostacoli o condizioni di forza maggiore alla regolare esecuzione del servizio…”. Insomma, un abitino ritagliato su misura. Per un burocrate. A occhio e croce nemmeno equipollente.
Invece, nel caso viene individuato in un architetto. Al quale non solo vengono richiesti cinque anni di anzianità, ma anche “conoscenza dei principali strumenti informatici (?), una laurea in architettura o equipollente (che vorrà dire? che, con il vecchio ordinamento universitario, può essere un ingegnere civile? ndr) o comunque pertinente ai fini del presente incarico supportate da master e/o altre specializzazioni con comprovata competenza in campo paesaggistico e ambientale; perfetta padronanza della lingua italiana, eccetera eccetera” Il termine per presentare le domande è scaduto il 5 ottobre.
Come detto, il prescelto svolgerà il compito di “Direttore dell’esecuzione del Contratto per l’esecuzione dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e servizi di decoro urbano – e si arriva al Comune richiedente – per la Città di Guidonia Montecelio”. Per il quale, il “direttore”, verrà retribuito con 18 mila euro netti l’anno, poco più di mille al mese fino al 20 maggio 2020, ossia per tutta la durata dell’appalto con la “Tekneko”. Il che sottintende che il mansionario gode di un recondito fascino, dove s’è mai visto un “Direttore” che introita quanto un commesso del negozio sotto casa? A maggior ragione se è un architetto (o equipollente): compiti gravosi, funzioni di alto livello, effettiva direzione del comparto. Per 18 mila euro? Mah…