IL CONSIGLIO COMUNALE di Guidonia Montecelio si riunirà il 22 aprile, all’ordine del giorno «fatti e fatterelli; varie ed eventuali». Un pout-pourri insomma, che ha provocato le proteste di un’opposizione unita soltanto dal riconoscersi adusa ad altri argomenti, imperturbabile alle emozioni del tempo, in difficoltà conclamata persino di fronte alla proposta pacificatrice della giunta di affrontare finalmente la discussione sul «Regolamento per la sgambata dei cani».
Un dissenso radicale quello dell’opposizione. Spinto al punto di provocare una scelta aventiniana, con la disponibilità al ritorno in aula soltanto al momento di affrontare la «mozione di sfiducia al sindaco». Modalità d’antan come risulta chiaro.
Scelte che risulterebbero autopunitive almeno in una determinata circostanza. Perché, ad esempio, in quel Consiglio del 22 aprile, si potrebbe assistere al coup de theatre impersonato dal consigliere Claudio Caruso che annuncia un’altra uscita dal movimento 5stelle. La penitenza di perdersi l’esibizione, anche se non una “prima”.
Oppure sentire il sindaco Michel Barbet, come dichiarato, quando, come e perché ha scelto Matteo Manunta, ossia cosa sottintendesse il riferimento alla conoscenza del curriculum e della persona. Intrigante davvero. Da rimpiangere di non aver perduto il ticket offerto al botteghino a mo’ di avanspettacolo.

L’opposizione: «Sarebbe stata utile e prioritaria una discussione sulla verifica dei numeri che sorreggono questa amministrazione»

L’opposizione a Guidonia ha deciso di non entrare in aula

ABBIAMO PARTECIPATO OGGI  – 20 aprile 2021 – alla conferenza dei capigruppo, riunione che tutti i rappresentanti di opposizione hanno abbandonato in segno di protesta per mancanza dei più basilari principi democratici.

Ci aspettavamo la programmazione di un consiglio comunale per la discussione della mozione di sfiducia al Sindaco, seduta che potrebbe essere calendarizzata a norma di legge a partire dal 26 aprile. Non possiamo certo ignorare la dichiarazione resa pubblica del Consigliere Claudio Caruso, che porta il gruppo del Movimento 5 stelle ad 11 membri, per questo riteniamo sia opportuna una verifica dei numeri che legittimano l’attuale amministrazione.

Ci siamo trovati di fronte invece ad una proposta di consiglio comunale per la trattazione di punti non urgenti. A fronte di una richiesta così rilevante, con un consiglio comunale in cui l’opposizione vanta la parità numerica con i consiglieri che sostengono il sindaco, siamo stati costretti ad uscire dalla conferenza per ribadire il diritto di questa città ad avere chiarezza.

Per questo abbiamo deciso di non partecipare a consigli comunali precedenti a quello in cui si voterà la sfiducia, non intendiamo infatti continuare a legittimare questa amministrazione, che sulla carta ha già perso la città.

Da giorni imperversa sui blog locali, i quotidiani nazionali e i programmi televisivi la vicenda delle assunzioni per scorrimento delle graduatorie di Allumiere. Pretendiamo che sulla vicenda si faccia chiarezza, non da ultimo per i cittadini che vivono quotidianamente l’assoluta carenza di servizi comunali.