ATTO PRIMO
– Mister Google Maps, sa dirmi dove si trova piazza dei Pini a Guidonia Montecelio? Mi è stato detto al Bivio… mi illumini.
“Il Bivio? A Guidonia? Ma Guidonia è tutta un bivio… Comunque, eccola qui… via Roma, via dei Platani… ed è arrivato”.
– La ringrazio, imposto il navigatore e vado
ATTO SECONDO
– Scusi signore, cerco piazza dei Pini.
“E’ questa”.
– Ma non c’è un cartello, un segnale stradale, niente?
“Boh, io abito qui, il cartello c’è sempre stato. Ah, è vero, non c’è più…”.
– Però c’è un’insegna pubblicitaria, non è che l’hanno montata al posto del cartello?
” No pure quella c’è sempre stata”.
– Ma allora?
ATTO TERZO
“Allora le racconto come è andata, secondo me. Prima delle elezioni qui s’è presentato un camioncino con due operai. Hanno tolto il pavimento della piazza e l’hanno sostituito con mattoncini nuovi, un lavoro elettorale, non serviva proprio. Poi hanno sostituito le panchine, ben fatto, le precedenti erano ridotte male. Lavori clandestini comunque, senza una indicazione, un cartello. Qualche giorno dopo è venuto il sindaco, ha fatto il comizio, e successivamente hanno finito il lavoro”
– Come ‘lavori clandestini’? ma dove siamo? Nella mia città, Sondrio, una cosa del genere nemmeno la penserebbero, si figuri metterla in pratica… Ma quanto avete pagato per le panchine di questa piazzetta?
“Ventimila euro, così ha detto il sindaco”.
– Coooosa?
“Sì, ventimila euro. Ma immagino non siano stati sufficienti tanto che non hanno trovato gli euro necessari a rimettere il segnale stradale”.
ATTO QUARTO
– Ma del segnale non se ne sono accorti quando hanno fatto il collaudo?
“Il collaudo? E mica è un’automobile. Buone vacanze”.
