I personaggi, i trucchi e le società della storia
VITALIANO DE SALAZAR, ipernoto manager della sanità del Lazio, una carriera da mare a mare, iniziata a Latina e terminata a Ostia per effetto di questioni giudiziarie. Dall’Ares 118 al Sant’Andrea di Roma (scambio di poltrona con Giuseppe Caroli, ex dg di Tivoli), dal ‘Lazzaro Spallanzani’ a commissario della Roma D o 3 che dir si voglia. Alla quale fece seguito la direzione generale della Asl di Tivoli (RmG ora Rm5). Lasciata nell’autunno 2017 per lo stesso incarico nella Asl di Ostia.
ENRICO MICHETTI, «tribuno» ama dirsi, a seguito delle “dirette” su Radio Radio, emittente già famosa per le trasmissioni di Ilario Ilario “Murdoch” Di Giovambattista (“Libera nos a malos” tra i suoi detti più famosi) come lo definisce Giulio Cardone negli appunti del lunedì su Repubblica. Enrico Michetti, seppure da Francesco Storace assimilato al voto per Indro Montanelli, è candidato sindaco di Roma della destra voluto da Giorgia Meloni. Avvocato, docente esterno di diritto pubblico e dell’innovazione amministrativa al primo anno del corso di Economia aziendale, è amministratore e direttore del periodico «Gazzetta amministrativa della Repubblica Italiana».
Vendere i 258 ettari di Albuccione compresi nel perimetro Tivoli-Guidonia Montecelio
di TOMMASO VERGA
PER NON PERDERE TEMPO a rispondere alle già messe in conto ingiurie sostenute in automatico dalle «macchine del fango» dei replicanti (uno schieramento formato dagli specializzati in materia), si potrebbe ricorrere alla consumata formula dell’«a sua insaputa». Invece non si può né si vuol, perché qui tutto appare studiato alla perfezione, incontrovertibile tessera di un mosaico con l’unico scopo di mettere le mani sui quasi 4 milioni di euro in gioco (a conferma del giudizio di Giorgia Meloni, secondo la quale Enrico Michetti, il suo candidato a primo cittadino della Capitale, «sa esattamente dove mettere le mani e ha una visione per ridare a questa città la grandezza che merita», AdnKronos, 9 giugno 2021).
Lasciamo stare le «visioni». In Campidoglio non sono certo mancati illustri occupanti provvisti della dote. Anche Virginia Raggi continua ad averne. Qui ci si occupa invece, prevalentemente, degli «affidamenti diretti» a Enrico Michetti decisi da Vitaliano De Salazar, prima dell’infortunio giudiziario nella Asl Rm3 di Ostia, dov’era approdato dopo la direzione generale della Asl Rm5 di Tivoli – in precedenza RmG – e interessanti l’“ex Pio Istituto Santo Spirito-Martellona story”. Se ci sarà tempo e voglia, si intratterranno poi i lettori anche sulle determinazioni degli assessori regionali del Lazio (1 milione e 200 mila euro), e della Basilicata (2 milioni di €). Quattro incarichi, corrispondenti a quasi 4 milioni di euro, compresi i 90 mila della Asl Roma5 (sulle uscite della quale vanno aggiunte le parcelle per le attività professionali degli avvocati Michetti e Frattini). Oltretutto, puntualizzerà Raffaele Cantone in una delle tre istruttorie, «non risulta chiaro come gli importi siano stati determinati».
Obietta Cantone, replica la Asl: si tratta di «rimborso-spese», poiché la giurisprudenza fissa che «negli accordi tra pubbliche amministrazioni non sia prevista una remunerazione, ma al più un corrispettivo forfettario a copertura delle spese vive sostenute». Ancora il presidente dell’Anac: appunto, essendo la «Fondazione Gari» un «soggetto privato (…) non possono nemmeno sussistere, dal punto di vista soggettivo, i presupposti applicativi degli accordi tra pubbliche amministrazioni».
“Affidamenti” allora, purché “diretti”. I due decisi dalla Asl di Tivoli risalgono al 25 gennaio 2017. Con il primo contratto – determinazione numero 00034 a firma del direttore generale Vitaliano De Salazar, dei direttori sanitario e amministrativo –, viene affidata alla «Fondazione Gari» (leggi «Gazzetta amministrativa della Repubblica Italiana»), l’alienazione dei beni dell’ex Pio istituto Santo Spirito. Seguirà, il 23 giugno, la determinazione numero 000513, mediante la quale la Asl approva il regolamento attuativo della vendita.
In soldoni, si tratta di cedere 258 ettari compresi nel perimetro Tivoli-Guidonia Montecelio, dei quali un centinaio “liberi” (50 milioni di incasso il preventivo della Rm5). Nel “contratto” Asl-«Fondazione Gari» sono incluse le migliaia di edifici abusivi eretti da un’ottantina d’anni a questa parte dalle cooperative ”Unitaria”, “Menghi”, “Jeranense”, soprattutto abitazioni ma anche capannoni di aziende artigianali e non. Si parla di occupazione delle terre, un capitolo della Storia d’Italia. Poi verrà la quarta coop, la recente “2000”. Tre anni (rinnovabili) la durata del contratto.
Con l’altro conferimento, De Salazar firma una «convenzione ad personam», attraverso la quale l’avvocato Enrico Michetti viene nominato difensore dell’azienda sanitaria. Con lui, il collega tiburtino Fabio Frattini. Il tandem si deve occupare del contenzioso relativo agli stessi terreni.
Un mucchio di cause iniziate con Giuseppe Caroli, predecessore di De Salazar alla direzione generale della Rm5. Sono tempi in cui, facendo intendere d’essere interno alla stessa Asl – come è in effetti –, c’è chi vanta tra i soci coop il “diritto all’usucapione”. Contropartita: anticipo di 500 euro per l’adesione, a saldo il 12 per cento del valore sull’affare compiuto. Convengono 149 famiglie.
Aggiornamento all’ottobre 2019: in 59 ricorrono in appello contro il verdetto sfavorevole del tribunale di Tivoli. «I beni non sono usucapibili stante le finalità sociali» sentenziano i giudici Francesca Coccoli e Francesco Lupia. Quindi l’usucapione non s’applica, «e i beni occupati vanno riconsegnati alla Asl» benché siano nella disponibilità delle coop, che dal dopoguerra corrispondono annualmente l’affitto.
Come si comprende, stando all’aumento dell’attività, la Asl ha necessità di avvocati, di qui la convenzione con Michetti e Frattini. Un altro «affidamento diretto», non si svolgeranno gare, concorsi e quant’altro, si esclude quindi ogni fastidiosa competizione. In pratica, la Asl agisce applicando proprie regole e santi benedetti.
Vitaliano De Salazar poteva? No. La Asl avrebbe dovuto seguire le procedure previste per ogni normale gara. Secondo quanto risulta dalle carte dell’istruttoria (conclusa il 18 luglio 2018) alla contestazione di Raffaele Cantone, il dg della Rm5 replica: l’«affidamento diretto» è lecito perché tra due enti pubblici la normativa lo consente. L’«impiccio» brilla di luce propria all’apparire della risposta. Perché, in questa faccenda, di enti pubblici ce n’è uno, uno soltanto, l’Azienda sanitaria locale. Mentre la «Fondazione Gari» – in origine «Gari srl» – è una privata società di capitali di proprietà di Enrico Michetti. Che poi, stando a quanto appare, si direbbe che non lo sappia nessuno, che nessuno se ne sia accorto; a cominciare dai dirigenti, dai manager pubblici, persino l’ignaro proprietario, seguito dalla politica,
«Voce fuori dal coro» Raffaele Cantone, tre anni fa ancora presidente dell’Anac, l’Autorità anticorruzione. Che annota: «… occorre premettere che Gazzetta Amministrativa è una S.r.l. di diritto privato, a socio unico, costituita il 23 aprile 2008 ed iscritta nel Registro delle Imprese della Cciaa di Roma, soggetta a direzione e coordinamento del socio unico Holding P.A. s.r.l. (a sua volta una società privata le cui quote sono detenute dal rappresentante legale Enrico Michetti – 80% direttore della Gazzetta amministrativa – e dalla vice Valentina Romani – 20%» (anche titolare del sito web)».
In sostanza, il candidato sindaco della destra capitolina evita concorsi, gare d’appalto, eccetera, presentando con il titolo di «pubblica» la sua società privata. Tutto concordato con il direttore generale della Asl di Tivoli. Quanto a Vitaliano De Salazar e il suo entourage (i direttori sanitario e amministrativo) si direbbe che non hanno neppure estratto la visura della «Gazzetta Amministrativa» dai registri della Camera di commercio. Consolante.
Una chiave multiuso quella della «Gari». Visto che, casi della vita, l’aspirante sindaco di Roma per conto di Fratelli d’Italia-Forza Italia-Lega per Salvini, dal 18 febbraio 2021 occupa la poltrona riservata alla «Gazzetta amministrativa della Repubblica Italiana» nell’«Osservatorio regionale per l’autonomia differenziata». Si tratta della modifica legislativa che intende dare più chances ai più ricchi, una riforma che minaccia di incrementare il divario tra Nord e Sud d’Italia. Anche questa attribuzione ha una propria singolarità. Perché, ça va sans dire, l’«Osservatorio regionale» del quale Michetti è parte non c’entra con Roma né tantomeno con il Lazio. La carica è nel Veneto di Luca Zaia. Il massimo per uno che vuol fare il sindaco del Campidoglio.
Le «osservazioni» di Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, l’Autorità anticorruzione
La società privata spacciata per pubblica dal duo Michetti-De Salazar viene «sgamata» da Raffaele Cantone, nel 2018 ancora presidente dell’Anac, l’autorità anticorruzione. A seguito delle sue contestazioni, l’Azienda sanitaria revoca i due affidamenti alla «Fondazione Gari» e alla coppia di avvocati (18 settembre 2018, determine numero 772 e 790). Così confermando che il tran-tran Michetti-De Salazar conteneva seri aspetti di dubbia validità.
Tanto è vero che gli stessi Enrico Michetti e Fabio Frattini, anziché citare in giudizio la Asl per non aver applicato le convenzioni stipulate, comunicano «di voler aderire all’emanando atto di revoca della convenzione sottoscritta con la Asl Roma 5».
Un addio amichevole comunque. Perché – nello stesso giorno –, risulta confermata l’adesione della Asl alla «Fondazione Gari». Con l’esborso di 10.000 € finiti appunto in quelle casse. Somma della quale due settimane prima, il 4 settembre 2018, la srl di Michetti aveva sollecitato il pagamento: «In esecuzione della Vostra deliberazione n. 000902 del 14.11.2016, la presente per sollecitarVi il pagamento relativo all’adesione alla Fondazione Gari per l’importo di € 10.000 (diconsi diecimila euro)».
La “requisitoria” di Raffaele Cantone è preceduta da una premessa: la legge ammette «il ricorso alla procedura negoziata senza bando di gara, qualora, per ragioni di natura tecnica o artistica ovvero attinenti alla tutela di diritti esclusivi, il contratto possa essere affidato unicamente ad un operatore economico determinato». Postilla: sono proibite “le ragioni di mera opportunità o convenienza”».
Subito appresso: «L’unicità del fornitore deve essere certa, oggettiva e comprovata da una preliminare indagine di mercato, che deve dimostrare l’oggettiva esistenza di un unico soggetto in condizione di svolgere il tipo di prestazioni richieste dall’ente appaltante e conformi alle sue esigenze».
– 1. Abbonamenti alla rivista giuridica cartacea «La Gazzetta amministrativa dei comuni e delle province d’Italia»;
L’Anac: «assenza di motivazione puntuale»; «assenza di ogni “indagine comparativa che abbia condotto all’asserita originalità della rivista nel mercato di riferimento”»; «fuori soglia» poiché, «all’epoca, l’affidamento diretto da parte del RUP era consentito per servizi e forniture di importo inferiore a 20 mila euro».
– 2. Erogazione di servizi on line di supporto tecnico-giuridico all’amministrazione regionale e degli enti locali nel periodo 2011/2014 (Convenzione rep. n. 472 del 13 aprile 2011);
L’Anac: «a prescindere dal merito tecnico del sistema GA, non risulta che, ai fini dell’individuazione del fornitore asseritamente infungibile ai sensi dell’art. 57 comma 2 lett. b) del d.lgs. 13/2006, sia stata espletata un’indagine di mercato volta a verificare se vi fossero altri operatori economici in grado di offrire la stessa prestazione o una prestazione analoga, comunque in grado di soddisfare le esigenze dell’amministrazione. Si evidenzia, altresì, che l’orientamento consolidato dell’Autorità sull’interpretazione dell’art. 57 comma 2 lett. b) del d.lgs. 163/2006, così come sopra rappresentato, si discosta da quello della Sentenza del Consiglio di Stato citata nelle controdeduzioni».
– 3. Servizio formativo per i dipendenti della Regione Lazio e degli enti locali sul territorio regionale anno 2012 (Convenzione rep. n. 551 del 14 giugno 2012)
L’Anac: «Si ritiene che la circostanza che Gazzetta Amministrativa sia produttrice del programma Contenzioso on line, attraverso il quale è possibile rilevare le criticità nascenti dal contenzioso amministrativo, non comporta, di per sé, che i bisogni formativi della Regione, emersi dall’analisi del contenzioso, non potessero essere soddisfatti da un diverso fornitore.
Infine, per l’Anac, «l’affidamento diretto dei servizi di formazione a Gazzetta Amministrativa appare illegittimo configurando altresì una violazione dell’art. 27 del d.lgs. 163/2006 e dei principi comunitari di pubblicità, trasparenza e concorrenza». Si attende il pronunciamento della Corte dei conti.
In questa sede si prescinde dall’esito degli «esami giudiziari». Perché il motivo conduttore riguarda la candidatura del “politico” Enrico Michetti: con il pedigree qui descritto, l’avvocato-professore-direttore-amministratore-tribuno-moralista di Radio Radio e quant’altro, può fare il sindaco di Roma?