Ci ha pensato il Tar del Lazio a dirimere la “questione Inviolata”. A lungo. Respingendo, il 4 novembre, la richiesta delle associazioni, a distanza di sette anni dalla proposizione del ricorso. E non perché fosse legittima/illegittima l’installazione del Tmb di Manlio Cerroni in un’area protetta, il Tribunale amministrativo non è entrato nel merito, ma per un aspetto procedurale: uno degli avvocati dei ricorrenti ha superato di 15 giorni il termine entro il quale depositare l’istanza.
Finisce qui? Sembrerebbe di no, visto che le associazioni – le quali per la prima volta sono state “riconosciute” (“stante lo stabile radicamento sul territorio” scrive il Tar) – stanno esaminando la possibilità di appellarsi al Consiglio di Stato.
Né vengono meno le iniziative di protesta. Proprio questa mattina, il Coordinamento dei Comitati rifiuti-energia del Lazio ha chiamato cittadini e associazioni a “manifestare contro le politiche regionali che favoriscono profitti privati e devastazioni ambientali”. Appuntamento alle 10.30, in via Rosa Raimondi Garibaldi, alla Garbatella, sede della presidenza della Regione Lazio.
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