Sabrina Alfonsi, PD, assessore all’Ambiente e ai rifiuti del Campidoglio: «Centocelle dev’essere bonificata; di conseguenza, apriamo il TMB di Guidonia Montecelio e gli impianti di Albano (TMB e discarica)».
ANSA – ROMA, 10 LUG – Si riattiverà l’impianto di Guidonia e verrà riaperta la discarica di Albano nei prossimi giorni. Lo ha confermato Sabrina Alfonsi, assessora all’Ambiente e ai rifiuti di Roma Capitale: «Nel vertice di oggi in prefettura si è parlato anche dei rifiuti. Anche perché l’incendio di Malagrotta ci porta ad avere di nuovo una grandissima emergenza nella città. Inoltre zone come quest’area di Centocelle andrebbero bonificate, ma è difficile farlo se non sappiamo come gestire i rifiuti che vengono prodotti normalmente. Nel vertice è stato quindi riconfermata la riapertura degli impianti Albano e dell’attivazione del Tmb di Guidonia”, ha detto. (ANSA). Y29-TZ 10-LUG-22 18:45
di TOMMASO VERGA
VERRA’ AZIONATO IL TMB. DECISO OGGI IN PREFETTURA. Il primo ad operare l’intervento? Molto probabilmente, Mauro Lombardo, della categoria dei costruttori il servizio. Che appunto passerà alla storia di Guidonia Montecelio come il sindaco autore dell’avvio all’Inviolata dell’impianto per il trattamento meccanico-biologico del rifiuti. Per l’attuale primo cittadino, eletto nel ballottaggio del 26 giugno 2022, il fatto costituisce una sorta di contrappasso, una rivisitazione delle origini.
Perché Mauro Lombardo era il vice del sindaco Eligio Rubeis al tempo della sottoscrizione degli accordi sul TMB con Manlio Cerroni, uguale il titolo alla posa della prima pietra da parte del costruttore, l’«Edilmoter srl» di Mauro Ceci; era il 3 febbraio del 2010.
Intoccabile fino a questo momento per l’opposizione delle associazioni protezioniste e ambientaliste e del sindaco grillino Michel Barbet, l’Inviolata rappresenta la «storia bella» dei popoli a est di Roma, oltre al fatto che i ritrovamenti in quell’area hanno dato alla città una illustrazione mondiale.
Tanto è vero che in questo momento la «Triade capitolina» fa bella mostra di sé in Cina. Il monumento venne ripreso dai Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale agli ordini del generale Roberto Conforti. Era la vigilia del Natale 1993, il recupero avvenne proprio mentre i «tombaroli» che l’avevano dissotterrato all’Inviolata lo stavano vendendo a un cliente al confine con la Svizzera.
«Ambiente Guidonia» e il “giro” degli «azionisti» della srl
IL TMB DI GUIDONIA MONTECELIO, di proprietà di «AMBIENTE GUIDONIA srl», società della “galassia Cerroni”, beneficierà dunque del «via libera» all’utilizzo dopo i ripetuti tentativi in tal senso di queste settimane. Il benestare come si capisce viene da parte delle istituzioni statali, dalla prefettura in particolare, probabilmente accompagnato nei prossimi giorni dalla nomina di «commissari giudiziari» competenti anche per la discarica e il TMB di Albano. Un interrogativo al quale non si fa particolare attenzione: gli avanzi della lavorazione verranno depositati in discarica? Nel sesto invaso? Secondari i valori di inquinamento delle falde?
L’accoppiata Albano-Guidonia Montecelio è un refrain della stampa: avviare gli impianti a causa della crisi capitolina nello smaltimento dei rifiuti, replica di quanto passato con Virginia Raggi al Campidoglio, che Roberto Gualtieri, il successore, dice di voler risolvere costruendo un termovalorizzatore. Per i «pariolini» di Azione, il partito di Carlo Calenda, intanto Roma avrebbe bisogno subito di impianti temporanei che garantiscano il deposito dell’immondizia.
Il 1° giugno scorso, Sabrina Alfonsi, PD, assessore all’Ambiente e ai rifiuti capitolini, in un incontro con Alberto Cuccuru, il candidato sindaco dei progressisti (la coalizione PD-5stelle), dichiarava che «La Città di Roma chiuderà il ciclo dei rifiuti nella Capitale». Passato l’angelo ha detto amen.
Con buona pace delle condizioni fissate dal Piano dei rifiuti regionale, che vuole l’autonomia di ogni singolo ATO (Ambito territoriale ottimale), si vuole che Roma usufruisca degli impianti disseminati nel Lazio e altrove. Illusioni. Infatti, mentre Roberto Gualtieri si involava verso la capitale francese per incontrare Hanne Hidalgo, la collega d’Oltralpe, all’attenzione del prefetto di Roma veniva sottoposto il «faldone Inviolata», provvisto di qualche sottolineatura da esaminare con particolare attenzione.
In particolare, la doppia interdittiva antimafia intestata a due società del Supremo, la «PONTINA AMBIENTE srl», società del “gruppo Cerroni” azionista al 39,6% di «AMBIENTE GUIDONIA», mentre il resto del capitale della A.G., è suddiviso tra la «ECO ITALIA 87 srl» (39,6% anch’essa), padrona della discarica chiusa nel 2014 ma tuttora alle prese con una bonifica della quale non si vede termine; oltretutto «ECO ITALIA 87 srl», deve rispondere anch’essa di una interdittiva antimafia risalente al 28 aprile 2014, che comunque non ha impedito alla società di Manlio Cerroni di operare normalmente grazie alla diserzione di ogni controparte istituzionale, a cominciare dal Comune di Guidonia Montecelio. Il «pacchetto» dei soci di «AMBIENTE GUIDONIA srl» si completa con «ECOAMBIENTE srl» (19,8%) e dall’1 per cento di «IMPRESA A. CECCHINI & C srl».
Gli “opinionisti” capitolini della “lista Calenda”
PONTIFICA FRANCESCO Carparo, consigliere capitolino della “lista Calenda” come si legge (quella d’appoggio ai vincitori delle elezioni cittadine a Guidonia Montecelio, insieme con Italia Viva di Matteo Renzi, entrambe effetto dell’antipolitica utilizzata dal Polo civico di Aldo Cerroni e Mauro Lombardo). «È evidente che, in attesa del termovalorizzatore, mandare i camion dell’Ama ad Aprilia non possa essere una soluzione – ha detto Carparo –. Il Tmb di Guidonia potrebbe essere risolutivo ma, incredibilmente, la strada che porta all’impianto è inagibile a causa delle buche. Non c’è più tempo da perdere, Roma non merita questo degrado» «Corsera», Cronaca di Roma, 8 luglio 2022. La monnezza nel Marchese del Grillo, «mannamola a Guidogna, io so’ io… e voi non siete un cazzo!».
Che Roma «non meriti questo degrado» Carparo lo dovrebbe insegnare ai romani. Una Città-Capitale che sta sotto il 50 per cento di raccolta differenziata (nel 2020, il 44,9%), altroché se merita. Con il sovrappiù di una bella quantità di frustate. Altroché. Tra i grandi Comuni del Lazio, cioè quelli con più di 50mila abitanti, primeggiano Velletri, Tivoli e Fiumicino, tutti con oltre il 75% di differenziata, tallonati da Aprilia con il 74,7%.
Ad ogni buon conto, andiamo alla «ricetta» suggerita dal calendarista, al «Tmb di Guidonia (il nome della città è Guidonia Montecelio, ndr) potrebbe essere risolutivo ma, incredibilmente, la strada che porta all’impianto è inagibile a causa delle buche». Proseguire? Adesso non si può nemmeno commentare, e le buche sennò?, vedremo in seguito. Se chiederà «scusa». © RIPRODUZIONE RISERVATA