di TOMMASO VERGA
Due eventi, stesso giorno, un pezzo di storia d’Italia si ripropone. E riguarda anche i nostri luoghi. Pino Pelosi apre le porte della memoria e, ultima ed ennesima versione, racconta come venne ammazzato Pier Paolo Pasolini all’Idroscalo di Ostia il 2 novembre del ’75. L’indagine della Procura di Roma sulle infiltrazioni mafiose nei Palazzi capitolini porta in carcere 37 persone. Tra costoro, Salvatore Buzzi, “grande capo” della “29 giugno”, la coop della quale ‘Pino la rana’ è socio. Accostamenti spuri. Forse. Ma utili a ripercorrere tragitti, della cronaca e non solo.
Pino Pelosi è rispetto all’altro popolarmente più noto. I fatti di Ostia vestono uno che “abita a Setteville, un paese dalle parti di Guidonia” come scrivono i cronisti dell’epoca. Alcuni addirittura con l’etichetta “dal nostro inviato” a precedere la firma. E che oggi racconta come non sia stato lui, a uccidere Pasolini furono in due, componenti di una sorta di commando composto da sei persone. “Verità” che assieme alla scoperta di un dna diverso dal suo sugli abiti della vittima, permette ora di riaprire le indagini.
Invece, Salvatore Buzzi “nasce” in carcere, una pesante condanna per omicidio, studia, si laurea, partecipa alla stesura della legge che intende riscattare i detenuti, avviandoli, in costanza di pena, ai lavori socialmente utili. Tecnicamente: “misure alternative alla detenzione”, prima forma organizzata di attuazione del principio costituzionale. Ne è conseguenza la “cooperativa 29 giugno”, un colosso oggi della Legacoop regionale, identificata fisicamente dal Castello di Lunghezza, luogo della sede sociale.
C’è dell’amaro in bocca, la speranza – flebile, conoscendo il rigore di Giuseppe Pignatone – di un errore della Procura, ma resta l’accusa pesantissima della presenza delle società partecipate della “29 giugno” al traffico mafioso facente capo a Massimo Carminati, il “guercio” dei Nar. A Roma, il gruppo neofascista più malvagio, crudele, pericoloso in assoluto. Il 4 gennaio del ’78, pomeriggio – chi scrive stava entrando al giornale –, alcuni giovani bussano alla vetrata della redazione romana del Corriere della sera, in viale Castrense. Meccanicamente, senza riflettere, l’addetto li fa entrare. Gli tirano una molotov in faccia e scappano.
L’uomo prende fuoco. Una scena terribile. Orribile. Così l’esordio dei Nar di Massimo Carminati a Roma.
La storia del gruppo non si conclude con la fine degli anni di piombo. Prosegue in collegamento con la banda della Magliana. Una sintonia che l’avvicina al terrorismo nero tiburtino-guidoniano. Il circolo intitolato a Drieu La Rochelle (con rapine e molteplici omicidi a segnarne la presenza e la storia), sconfitto dagli investigatori e dalla tossicodipendenza, troverà riparo e vigore nella malavita organizzata. Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio dei successivi, quasi ogni notte a Tivoli, a Villalba, a Villanova, salta la saracinesca di chi rifiuta di pagare il “pizzo”. Ancor oggi, c’è ancora chi non ha deposto le armi. A segnare quell’epoca restano una decina di morti ammazzati. Alcuni senza identità. Tutti senza autore.
Tornando all’inchiesta odierna, una delle maggiori se non la maggiore a livello nazionale – 37 arresti sinora, 100 indagati, l’accusa di una “cupola che intreccia politica e affari”, così il procuratore capo nella conferenza stampa di oggi pomeriggio –. Alcuni uomini vicini all’ex sindaco Alemanno sono componenti a pieno titolo dell’organizzazione mafiosa e protagonisti di episodi di corruzione. Con la nuova amministrazione il rapporto è cambiato ma Carminati e Buzzi erano tranquilli chiunque vincesse le elezioni”. Ancora, si legge nell’ordinanza relativa all’arresto:
“La gestione dell’emergenza immigrati è stato ulteriore terreno, istituzionale ed economico, nel quale il gruppo riconducibile a Buzzi si è insinuato con metodo eminentemente corruttivo – scrive il gip Flavia Costantini – alterando per un verso i processi decisionali dei decisori pubblici, per altro verso i meccanismi fisiologici dell’allocazione delle risorse economiche gestite dalla pa”. Intercettato, Salvatore Buzzi – che i pm qualificano ‘braccio operativo’ dell’organizzazione –, domanda: “Tu c’hai idea de quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno”.
Una curiosità: ma la destra non è contro gli immigrati, contro gli zingari? Oppure lo è soltanto quando non ci fa sopra gli affari, quando non ci si finanzia?
L’altro capitolo, infine. Il ruolo della politica. La copertura se non la diretta partecipazione – si attende di conoscere quanta “monnezza” verrà fuori dall’Ama – per gli interessi mafiosi, malavitosi, criminali oggi alla ribalta. Intanto, c’è una “cupola fascio-mafiosa” secondo Pignatone. Definizione che ci sta tutta. Perché l’indagato Gianni Alemanno vede finire agli arresti i suoi due ‘colonnelli’ Panzironi e Riccardo Mancini. Sulla sorte dell’ex sindaco si vedrà.
Mentre, sul versante pd, nonostante il profilo basso che sembra voler prendere il partito, la bufera è nelle cose. A uscirne senza macchia soltanto il sindaco tanto vituperato Ignazio Marino. Per dirne una, la maggiore, tramonta l’ambizione di Mirko Coratti, presidente del Consiglio comunale capitolino, di sedersi sul trono di sindaco di Roma città metropolitana. Insomma, destra e sinistra. Con la sensazione che non sia finita qui.
TIVOLI, MONTEROTONDO, SANT’ORESTE, CAMPAGNANO, SACROFANO (per ora)
Indagati destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere
01. BRACCI Raffaele, nato Roma il 24.2.1975, per usura;
02. BRUGIA Riccardo, nato a Roma il 06.11.1961, per associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata;
03. BUGITTI Emanuela, nata ad Udine il 22.11.1953, per turbativa d’asta e corruzione aggravata;
04. BUZZI Salvatore, nato a Roma il 15.11.1955, per associazione di tipo mafioso, corruzione aggravata, turbativa d’asta, trasferimento fraudolento di valori e rivelazione di segreto d’ufficio;
05. CALDARELLI Claudio, nato a Roma il 22.01.1951, per associazione di tipo mafioso e corruzione aggravata; 06. CALVIO Matteo, nato a Roma il 01.09.1967, per associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata;
07. CARMINATI Massimo, nato a Milano il 31.5.1958, per associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni;
08. CERRITO Nadia, nata a Roma l’11.09.1965, per associazione di tipo mafioso e corruzione aggravata;
09. CHIARAVALLE Pierina, nata ad Avezzano (AQ) il 21.10.1984, per corruzione aggravata;
10. COLTELLACCI Sandro, nato a Monterotondo (RM) il 09.07.1964, per corruzione aggravata;
11. DE CARLO Giovanni, nato a Roma il 17.3.197, per trasferimento fraudolento di valori e favoreggiamento;
12. DI NINNO Paolo, nato a Roma il 6.09.1962, per associazione di tipo mafioso, corruzione aggravata, turbativa d’asta e trasferimento fraudolento di valori;
13. FISCON Giovanni, nato a Roma il 29.1.1957, per corruzione aggravata e turbativa d’asta;
14. GAGLIANONE Agostino, nato a Sacrofano (RM) il 29.07.1958, per associazione di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di valori e false fatturazioni;
15. GAMMUTO Emilio, nato ad Acri (CS) il 10.04.1954, per corruzione aggravata;
16. GARRONE Alessandra, nata a Roma il 22.07.1974, per associazione di tipo mafioso, corruzione aggravata, turbativa d’asta;
17. GAUDENZI Fabio, nato a Roma il 03.03.1972, per associazione di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di valori e usura;
18. GUARANY Carlo Maria, nato a Cutro (KR) il 19.09.1959, per associazione di tipo mafioso e turbativa d’asta;
19. GUARNERA Cristiano, nato a Roma il 16.12.1973, per associazione di tipo mafioso e turbativa d’asta;
20. IETTO Giuseppe, nato a Roma il 29.03.1958, per associazione di tipo mafioso;
21. LACOPO Giovanni, nato a Gerace (RC) il 24.06.1940, per estorsione aggravata;
22. LACOPO Roberto, nato a Roma il 08.06.1965, per associazione di tipo mafioso e estorsione aggravata;
23. MANCINI Riccardo, nato a Roma il 16.11.1958, per associazione di tipo mafioso;
24. MOGLIANI Giuseppe, nato il 18.9.1952 a Campagnano di Roma (RM), per false fatturazioni e riciclaggio;
25. ODEVAINE Luca, nato a Roma il 25.10.1956 per corruzione aggravata;
26. PANZIRONI Franco, nato a Roma il 11.07.1948 per associazione di tipo mafioso, corruzione aggravata e turbativa d’asta;
27. PUCCI Carlo, nato a Roma il 24.07.1961 per associazione di tipo mafioso e corruzione aggravata;
28. TESTA Fabrizio Franco, nato a Roma il 27.12.1965, per associazione di tipo mafioso;
29. TURELLA Claudio, nato a Roma il 28.11.1951 per corruzione aggravata, turbativa d’asta e rivelazione segreto d’ufficio.
Indagati destinatari di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari
01. CALISTRI Rossana nata a Montecatini (PT) il 10.8.1957, per turbativa d’asta e rivelazione di segreto d’ufficio;
02. CANCELLI Franco, nato a Roma il 13.03.1954, per turbativa d’asta;
03. CARACUZZI Patrizia, nata a Roma l’11.10.1962, per corruzione aggravata;
04. LUCCI Raniero, nato a Roma il 1.12.1967, per turbativa d’asta e corruzione aggravata;
05. MENICHELLI Sergio, nato a Sant’Oreste (RM) il 5.11.1948, per turbativa d’asta e corruzione aggravata;
06. PLACIDI Marco, nato a Sant’Oreste (RM) il 5.1.1955, per turbativa d’asta e corruzione aggravata;
07. SALVATORI Emanuela, nata a Roma il 18.7.1957, per corruzione aggravata;
08. SCHINA Mario, nato a Roma il 30.06.1954, per corruzione aggravata.
Indagati a piede libero destinatari di informazione di garanzia e sottoposti a perquisizione
01. ALEMANNO Giovanni, nato a Bari il 3.3.1950, per associazione di tipo mafioso e corruzione aggravata;
02. ALIBRANDI Lorenzo, nato a Roma il 29.4.1965, per associazione di tipo mafioso;
03. ANDRINI Stefano, nato a Roma il 27.02.1970, per associazione di tipo mafioso;
04. ANELLI Giovanna, nata a Pavia il 23.10.1957, per corruzione aggravata e turbativa d’asta;
05.
06. BERTI Giuseppe, nato a Latina il 03.06.1965, per associazione di tipo mafioso;
07. BOTTI Angelo, nato a Roma il 02.10.1970, per corruzione aggravata, turbativa d’asta e illecito finanziamento;
08. BRAVO Stefano, nato a Roma il 26.12.1960, per ricettazione;
09. CACCIOTTI Alessandro, nato a Roma il 14.9.1968, per trasferimento fraudolento di valori;
10. CLEMENZI Marco, nato a Latina il 22.09.1968, per false fatturazioni;
11. COMMISSARI Marco, nato a Narni (TR) il 28.02.1964, per turbativa d’asta, corruzione aggravata e illecito finanziamento;
12. CORATTI Mirko, nato a Roma il 20.06.1973, per corruzione aggravata e illecito finanziamento;
13. CURTI Michelangelo, nato a Frosinone il 9.6.1973, per associazione di tipo mafioso;
14. DELL’ANNO Pierpaolo, nato a Roma il 22.7.1964, per associazione di tipo mafioso;
15. DE PASCALI Giampaolo Cosimo, nato a Muro Leccese (LE) il 13.02.1974 per corruzione aggravata;
16. DE VINCENTI Francesco, nato a Roma il 24.2.1974 per trasferimento fraudolento di valori;
17. DE VINCENTI Lorenzo, nato a Roma il 10.6.1982, per trasferimento fraudolento di valori;
18. DI CESARE Serena, nata a Roma il 12.9.1983, per trasferimento fraudolento di valori;
19. ESPOSITO Antonio, nato a Roma il 1°.02.1965, per frode fiscale;
20. FIGURELLI Franco, nato a Roma il 7.1.1956, per corruzione aggravata e illecito finanziamento;
21. FORLENZA Salvatore, nato a Potenza il 02.11.1954 per turbativa d’asta;
22. GRAMAZIO Luca, nato a Roma il 22.12.1980 per associazione di tipo mafioso, corruzione aggravata e illecito finanziamento;
23. IANNILLI Marco, nato a Roma il 21.9.1960, per trasferimento fraudolento di valori
24. LAUSI Luigi, nato a Roma il 18.05.1966, per associazione di tipo mafioso;
25. LETO Domenico, nato a Catanzaro il 13.8.1978, per associazione di tipo mafioso
26. LIMITI Emiliano, nato a Roma il 14.04.1976, per associazione di tipo mafioso;
27. LUCARELLI Antonio, nato a Roma il 04.05.1965, per associazione di tipo mafioso;
28. LUZZI Tommaso, nato a Roma il 1.1.1950, per associazione di tipo mafioso;
29. MASTROPAOLO Giancarlo, nato a Tivoli (RM) il 22.04.1956, per false fatturazioni;
30. MOKBEL Gennaro, nato a Roma il 13.09.1960, per estorsione;
31. OZZIMO Daniele, nato a Roma il 15.06.1972, per corruzione aggravata;
32. PATANE’ Eugenio, nato a Roma il 19.09.1972, per turbativa d’asta e illecito finanziamento;
33. POLITANO Italo Walter, nato a Conflenti (CZ) il 24.03.1953, per associazione di tipo mafioso;
34. QUARZO Giovanni, nato a Roma il 02.11.1971, per associazione di tipo mafioso;
35. RUSSO Fabio, nato a Roma il 29.4.1978, per trasferimento fraudolento di valori;
36. SCOZZAFAVA Angelo, nato a Roma il 10.06.1967, per associazione di tipo mafioso e corruzione aggravata;
37. STEFONI Fabio, nato a Roma il 31.08.1960, per corruzione aggravata e illecito finanziamento;
38. TANCREDI Fabio, nato a Roma il 2.12.1961 per associazione di tipo mafioso e corruzione aggravata;
39. TINOZZI Giovanni, nato a Rieti il 26.02.1959 per corruzione aggravata.