L'architetto Angelo De Paolis
L’architetto Angelo De Paolis

di TOMMASO VERGA

Nelle carte relative al nuovo sistema viario Selciatella-Tor Mastorta – un capitolato da oltre 5 milioni di euro coperti quasi per intero dai fondi Plus della Comunità europea – appare Angelo De Paolis, autore del progetto finale e direttore dei lavori. Per chi ignorasse, va premesso che l’architetto svolge pluriennale attività presso il Comune di Guidonia Montecelio, non in quanto professionista ma quale capo di gabinetto del sindaco Eligio Rubeis. Già così, la funzione provoca qualche scia, non solo di polemica politica. Poi è anche dirigente ad interim dei Lavori pubbici. Riferendosi a normative dell’era Renzi-Madia, c’è chi sostiene che i plurimi incarichi siano incompatibili. Vero o meno, certo è che in questa circostanza, rappresentare contemporaneamente il vertice della “grande opera” e il controllore dello stato dei lavori, qualche contributo alle tesi di contrasto lo offre. Anche se, in fin dei conti, si è di fronte all’ennesima diatriba sul controllore che controlla… il controllore (in questo Comune, il secondo lavoro-stipendio si direbbe una prassi; emblematico il “caso Rosa Mariani”: da segretario generale apre una vertenza economica con l’ente e si dà ragione; da capo del personale firma la determina). Comunque, quale che sia l’oggetto, Rubeis non ha nulla da ribattere. Andrà bene così. A lui sicuramente.
Doppia giacca a parte, nella documentazione che accompagnava l’aggiustamento di bilancio – 3,5 milioni di nuovi mutui da richiedere alla Cassa depositi e prestiti a fronte di 3 milioni per il sistema viario anticipati ed erogati dalla casse comunali – faceva capolino un esborso di oltre 90 mila euro alla “Cilento ingegneria srl”.

La gara d’appalto vinta dall’unico concorrente, la “Cilento ingegneria”

Si tratta della società che ha vinto la gara d’appalto del 15 maggio 2014 per l’”affidamento dei servizi tecnici” del sistema viario. Il 29 aprile – ossia due settimane prima – il Comune aveva invitato a partecipare 4 (quattro) architetti e la “Cilento”.

Il logo del Plus

Il logo del Plus

Che, come detto, ha vinto. “In solitaria” visto che è stata l’unica a presentare un’offerta. Importo a base d’asta: 75.407 euro più Iva e oneri previdenziali. Così suddivisi: 58.005 per “onorario direzione dei lavori e contabilità”; 17.401 per “spese conglobate in fase di esecuzione”. Gara aggiudicata a 71.637 euro. Il minore importo si deve all’offerta col “massimo ribasso” della srl, il 5%. Bene così. Il capo di gabinetto-coordinatore del Plus, ossia l’architetto De Paolis, firma la ‘determinazione’ l’11 giugno. Nell’ultimo paragrafo di quel capitolato si legge che la “durata dell’appalto o termine di esecuzione” è di 150 giorni. Per fare che?
Risposta: alla “Cilento ingegneria srl” andranno 58.005 euro (ridotti del 5%) per “onorario direzione lavori e contabilità”. Nella documentazione che elenca gli esborsi già erogati dal Comune, accanto alla liquidazione dell’importo per intero dell’appalto (90.823; 70 euro di sconto?), si trova la data dell’11 giugno, stesso giorno della “presa d’atto” da parte di De Paolis dell’offerta avanzata dalla “Cilento”. Causale dell’erogazione: “direzione dei lavori e coordinamento sicurezza”.

I “coordinatori sicurezza” rifonderanno i danni al sito archeologico?

Partiamo dal coordinamento sicurezza – voce sconosciuta al capitolato d’appalto, compito oltretutto affidato all’ingegner Pierluigi Pietrangeli per 48.848 euro sborsate il 18 aprile – si può sapere come viene svolto? A meno che l’aggiunta non riguardi i furti e le manomissioni che avvengono nel sito archeologico venuto alla luce un paio di mesi fa, nel qual caso si saprebbe a chi chiedere i danni. Ma probabilmente si tratta d’altro. Come che sia, della società non si hanno più tracce, la “Cilento Ingegneria srl” è scomparsa. Giustamente. Non ha niente da fare. Il direttore dei lavori è l’architetto Angelo De Paolis.