CIRCA 40 ANNI, napoletana di origine, qualifica di fascia alta, la ripetuta attribuzione dell’incarico in alcune cittadine della provincia (Palestrina e Castelnuovo di Porto), e del Lazio (le viterbesi Tarquinia e Vignanello), Annalisa Puopolo entra a piazza Matteotti proveniente da Colleferro. Sostituisce Rosa Mariani (hinterlandweb, 23 settembre 2016), dopo dieci anni di direzione ininterrotta dell’amministrazione pubblica.
Coniugata con un viceprefetto, la nomina di Annalisa Puopolo nella città colpita dalla dismissione di gran parte dell’apparato industriale che ne faceva uno dei perni dell’economia romana – dalla Bpd (Bomprini Parodi Delfino) all’Italcementi alla Fiat Avio –, si deve ad Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi, commissaria del Comune della Valle del Sacco andato in crisi e tornato alle urne concluse dal ballottaggio del 15 giugno 2015. Stando alle cronache locali, con il nuovo eletto Domenico Sanna (centrosinistra) al posto del pidiellino Mario Cacciotti, la segretaria generale non avrebbe condiviso una serie di decisioni. Di qui la ricerca di un’alternativa. Trovata nella città dell’aria. Il bando per le domande scadeva il 7 ottobre, quindi la nomina. Che non potrà superare la tornata elettorale del 2017.
Perché, secondo la legge, la prerogativa di nomina del segretario generale spetta al sindaco (o a chi ne svolge le funzioni: il commissario prefettizio nel caso di Guidonia; come a Colleferro), il quale lo sceglie tra gli iscritti all’Albo nazionale dei segretari comunali e provinciali. Ed è proprio in virtù delle funzioni “unificate” (sindaco, giunta, consiglio comunale) nella figura del viceprefetto Giuseppe Marani che quest’ultimo ha proceduto all’attribuzione dell’incarico.
Quando si prevedeva Claudia Tarascio…
IN UNA PRIMA fase, il nome più “gettonato” risultava quello di Claudia Tarascio, stessa carica ad Ariccia e, successivamente, a Marino, dopo l’11 dicembre 2015. Anche in quella circostanza, la nomina avvenne a firma di Enza Caporale, in quanto commissario straordinario della città dell’uva dopo le vicende politico-giudiziarie che portarono all’arresto di Fabio Silvagni, sindaco di Forza Italia, e allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale.
Claudia Tarascio “gettonata” per la analogia inevitabile tra Marino e Guidonia Montecelio. A iniziare dalla detenzione di entrambi i primi cittadini di città dove corruzione, speculazione fondiaria ed edilizia, clientelismo, risultano l’ossatura, il modus operandi della politica locale. Conclusa con lo scioglimento anticipato delle due assemblee elettive (con maggiore senso di responsabilità istituzionale quella di Marino che, infatti, gode di un sindaco e d’un ‘parlamentino’ democraticamente eletti).