Gerardo Argentino

Gerardo Argentino

Lui e lei. E l’altro. Lei è Rossella, non di via col vento, ma di piazza Matteotti, sede del municipio. Lui è Michele, il marito, che condivide inoltre l’impiego nel Comune di Guidonia Montecelio. L’altro è Gerardo, il dirigente del Comune che con Michele, marito di Rossella, condivide l’accusa di truffa, falso e peculato a firma del procuratore capo di Tivoli Luigi de Ficchy del 15 maggio 2014. Nel fascicolo, tutti i maschietti sono in illustre compagnia: Gilberto Pucci, Umberto Ferrucci, Rosa Mariani, i nomi degli altri dirigenti protagonisti dell’inchiesta (e, sei mesi dopo, sarebbe il caso che se ne conoscessero gli sviluppi). 17 indagati in tutto, per oltre 604 mila euro di acquisti effettuati per conto del Comune, scrive la Procura, e realizzati attraverso determine, mandati di pagamento e fatture false.

Cosa c’entra – ci si chiederà – la lunga premessa con il fatto che, dal 1° gennaio, Rossella (Solidoro) vedrà la busta paga aumentare di un migliaio di euro al mese? Gli aruspici non c’entrano (oppure sì?), semplicemente perché è stata promossa. Per decisione di Gerardo (Argentino), suo dirigente. Nulla di illecito, tutto normale (però qualche consigliere comunale potrebbe interrogare una qualche ‘autorità’ sui motivi della rimozione di chi presiedeva la postazione in precedenza?).

Semmai, ‘perplessità’. Che risiedono sull’opportunità di emanare l’atto indirizzato a una dipendente il cui coniuge, Michele (Maccaroni), è coindagato insieme con lo stesso dirigente, Gerardo Argentino. Magari, i protagonisti, potrebbero chiedere il parere dell’Avvocatura oppure del responsabile della ‘trasparenza’ del Comune. Così, tanto per non aumentare la quantità – gravosa, assai gravosa ormai – delle folate di vento su quella piazza.