SCADONO DOMANI a mezzanotte i termini per la presentazione delle candidature alle regionarie 2017 del Movimento 5stelle nel Lazio. Lo rende noto il sito www.beppegrillo.it. Che avverte, con un tono che rammenta la burocrazia di qualche secolo fa, chi “ritenga di avere i requisiti necessari per avanzare la propria candidatura, dovrà provvedere entro il termine perentorio delle ore 24.00 del giorno domenica 1 ottobre 2017 ad accettare la candidatura accedendo alla propria pagina profilo all’interno del sito”.
Il primo passo, secondo la procedura, per chi vuole candidarsi alla presidenza della giunta o al Consiglio regionale, è la registrazione; successivamente l’ordine di preferenze espresso dagli iscritti – attraverso “una votazione online su Rousseau”, il sistema operativo del Movimento 5stelle -, trasformerà l’elenco dei pretendenti in lista da sottoporre agli elettori. Identico il sistema di scelta del candidato-presidente della giunta regionale. Al momento, non è ancora nota la data delle regionarie propriamente dette (e neppure quella delle elezioni).
Per ora due aspiranti presidenti della giunta e tre concorrenti (locali) per il Consiglio
Aldilà delle modalità preelettorali proprie dei 5stelle, la chiusura delle iscrizioni di domani sicuramente proporrà almeno due candidati alla poltrona di presidente della giunta e tre aspiranti al Consiglio regionale. Numeri che si ricavano dalle dichiarazioni pubbliche dei singoli. Per il
vertice, sicuramente corrono Roberta Lombardi – la parlamentare che ha iniziato la campagna elettorale proprio a Guidonia Montecelio – e Davide Barillari, il personaggio di maggiore spessore della compagine grillina uscente, ma destinato a ripetere il risultato del 2013: stando alle previsioni, se i 5stelle vinceranno la competizione, il presidente della Regione sarà la deputata uscente, altrimenti verrà confermato Nicola Zingaretti.
Nella provincia a nordest di Roma la contesa appare singolarmente marcata da fattori in teoria estranei al partito di Grillo. Si è detto tre aspiranti, il totale effettivo si conoscerà all’apertura degli elenchi. Allo stato concorrono Loredana Benedetti, Valerio Novelli e Daniele Ronci. I primi due di Fonte Nuova, l’altro di Guidonia Montecelio.
Il che sta a dire che all’interno del movimento non si è tentata una sintesi utile e funzionale al comprensorio orientale della capitale ma si è proceduto per fini individuali. Che non vuol dire ordine sparso, tutt’altro. Anche in questo frangente decisive ai fini del risultato si mostreranno le correnti di appartenenza dei singoli e le relative “cordate”.
Fonte Nuova-Palombara Sabina-Monterotondo contro Guidonia Montecelio-Tivoli
Che alacremente hanno già compiuto parte del lavoro. A quanto risulta, la zona risulterebbe divisa in due “triangoli”. Da una parte la fascia nord che fa perno su Fonte Nuova per comprendere Palombara e Monterotondo; di contro, Guidonia Montecelio con Tivoli. D’altronde, che Valerio Novelli, il pentastellato candidato sindaco non eletto di Fonte Nuova del 2014, puntasse come che sia al seggio in Regione non era un mistero, così come neanche il tempo utilizzato, tutto ampiamente “svelato” dal rifiuto di candidarsi alle amministrative della sua città del giugno scorso: l’eventuale elezione, secondo il non-statuto grillino, avrebbe costituito un impedimento verso l’obiettivo “grosso”.
Decisamente più “riservati” Loredana Benedetti e Daniele Ronci, che soltanto nella fase conclusiva di preparazione alle regionarie hanno annunciato la presentazione delle loro candidature. Una modalità che si vuole più consona – almeno così si afferma – allo spirito della consultazione. Vero o meno, il rischio che corrono i 5stelle locali è quello di non avere rappresentanza nell’assise della Pisana, oppure, paradossalmente, di designare figure esterne (ma anche estranee) all’unica città con un sindaco pentastellato. E’ l’appartenenza alla “cordata” bellezza.