di ROBERTA PIACENTINI

All’attenzione del Sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, e del Dottor Giancarlo Micarelli, veterinario

MI RITROVO mio malgrado a rendere pubblico quanto sto per scrivervi, perché il tempo del silenzio è finito. Vi voglio ricordare che il giorno 26 Giugno 2015 è avvenuto uno sgombero di un campo rom a Tivoli Terme denominato “Stacchini”. Il campo era popolato di persone, di cani e gatti. Le persone sono state allontanate per motivi di salute pubblica, in quanto l’area altro non era (ed è tuttora) una mega discarica di rifiuti di ogni tipo, che si sono accumulati in decenni di silenzi istituzionali di svariate amministrazioni comunali.

“Salviamo i cani ora”: lenzuolo sulla staccionata che costeggia l’Aniene a Tivoli; in alto, l’ingresso di “Stacchini”, ex polverificio abbandonato a Tivoli Terme

Allontanate le persone sono rimasti i cani, i gatti, scarti dimenticati successivamente anche dalle istituzioni che hanno volutamente lasciato al loro destino in barba alla normativa vigente. Da allora sono trascorsi due anni e sette mesi, quegli animali sono stati alimentati da pochi individui e dalla generosità di privati ed associazioni che mai hanno fatto mancare donazioni di cibo.

In un Paese normale il randagismo va arginato, soprattutto a Tivoli dovrebbe essere arginato visto che i canili privati ospitano 260 cani invisibili al mondo, invece di contenere le nascite sul territorio si decide di agire ad intermittenza e con sistemi di scarsa efficacia. A “Stacchini” ci sono cani non socializzati che nessuno in questi decenni ha voluto studiare, come fare azioni mirate per far cessare le nascite di animali di difficile adozione e con molta probabilità malati di leishmaniosi e altre patologie serie.

In questi anni le catture sono state a spot, prima i cuccioli, lasciando cani adulti interi che si sono poi riprodotti e riprodotti in questi anni, catture come fossero cani appena abbandonati con obbligo segnalazione alla polizia locale, che a sua volta segnala alla Asl per attivare a sua volta la ditta accalappiacani. Tempo prezioso perduto, catture irrisorie, nessuna strategia da parte della Asl né volontà del Comune di risolvere un problema serio.

Le istituzioni dovrebbero agire di comune accordo per limitare i danni che il randagismo causa: degrado, incidenti, contenere le spese per mantenere i cani in canile. Siamo giunti a gennaio 2018 e le catture ufficiosamente sono ferme a novembre, vi ricordo che ai gatti abbiamo pensato noi a nostre spese, perché per i gatti non esiste nessuna convenzione, sono i privati, e i volontari che si prodigano a proprie spese per sterilizzare, curare i gatti randagi. La situazione attuale è stop alle catture, niente sterilizzazioni, ci aspettiamo altre nascite.

Signori, è urgente un vostro intervento, non si può assistere alla nascita di altri disperati

Continuiamo a sfamare gli animali perché altro non possiamo fare e quello che trovo assurdo sono le mie continue segnalazioni e le Vostre mancate azioni, il controllo del randagismo è un vostro compito non il mio o dei volontari o cittadini sensibili.

Egregi Signori è urgente un Vostro intervento, non si può assistere alla nascita di altri disperati, voi siete informati, voi non potete più stare a guardare questo scempio.