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	<title>Tavernelle &#8211; hinterlandweb.it</title>
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	<description>Notizie di politica e cronaca - Roma Est</description>
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		<title>Se autorizzato, il biodigestore del Barco chiederà 38mila tonn./anno di  “organico” Tivoli ne produce 5mila, Guidonia Montecelio 9mila: al resto provvederà Roma? L&#8217;impianto a 500 metri dalla scuola di via Palermo e a 1.300 dal futuro policlinico In Consiglio si discute la mozione «contraria» 5s-Pd. Ma la destra se la squaglia</title>
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		<pubDate>Fri, 17 Dec 2021 16:50:41 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Tommaso Verga]]></dc:creator>
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<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.hinterlandweb.it/wordpress/2021/12/ieri-in-consiglio-comunale/">Se autorizzato, il biodigestore del Barco chiederà 38mila tonn./anno di  “organico” <BR>Tivoli ne produce 5mila, Guidonia Montecelio 9mila: al resto provvederà Roma? <BR>L&#8217;impianto a 500 metri dalla scuola di via Palermo e a 1.300 dal futuro policlinico <BR>In Consiglio si discute la mozione «contraria» 5s-Pd. Ma la destra se la squaglia</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.hinterlandweb.it/wordpress">hinterlandweb.it</a>.</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>di TOMMASO VERGA<br />
<strong>IL TEMA: “QUALE TERRITORIO?”.</strong> Quello che nelle premesse doveva essere un confronto sulla compatibilità o meno del biodigestore della «spa F.lli Pacifici Ing. Cesare &amp; Lorenzo» con un «modello di città» alternativo a quello fondato prevalentemente sul trattamento dei rifiuti (l&#8217;immondizia è decisamente la materia prima nell&#8217;area, anche in termini di affari), è stato trasformato in un inqualificabile scontro. Del quale resta il pronunciamento della maggioranza 5stelle-Pd contraria alla produzione del biometano (e favorevole all&#8217;installazione del <em>capping</em> sulla discarica dell&#8217;Inviolata). Così come il fuggi-fuggi della minoranza.</p>
<div id="attachment_30838" class="wp-caption aligncenter" style="width:758px" ><a href="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/il-rendering-del-biodigestore-di-anagni-proposto-da-una-soci_a2a.png"><img class=" wp-image-30838" src="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/il-rendering-del-biodigestore-di-anagni-proposto-da-una-soci_a2a.png" alt="" width="758" height="432" srcset="https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/il-rendering-del-biodigestore-di-anagni-proposto-da-una-soci_a2a.png 435w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/il-rendering-del-biodigestore-di-anagni-proposto-da-una-soci_a2a-300x171.png 300w" sizes="(max-width: 758px) 100vw, 758px" /></a><p class="wp-caption-text">Il rendering del biodigestore di Anagni (84mila tonnellate/anno) proposto da una società collegata alla “A2A” (e a Matteo Salvini)</p></div>
<p>Il dipanarsi della discussione ha permesso di cogliere segnali di crescente fiducia tra movimento 5stelle e Partito democratico: la scelta di soffermarsi sulle prospettive del territorio costringerebbe anche la destra a modificare il proprio orientamento.<br />
Inqualificabile quanto registrato ieri: pur di non prendere posizione, la destra ha deciso di rappresentarsi in assetto bellico, privo di qualsiasi strategia. Obiettivo, sparigliare la coalizione di maggioranza. Come riuscire? Resta intonso l&#8217;interrogativo. Perché, al momento del voto, lo spariglio ha colpito l&#8217;opposizione. Che si è dileguata (esclusa <em>Attiva Guidonia</em>: Anna Checchi ha votato a favore dell&#8217;atto; astenuta Lorena Roscetti). Motivo: come s&#8217;è detto, il voto sulla mozione imponeva una scelta, comunque: i favorevoli si sarebbero inimicati i padroni dell&#8217;impianto; i contrari, lo scontento dei residenti, a partire da quelli di Villalba. Preferibile non esprimersi.<br />
D&#8217;altronde, le elezioni amministrative sono alle porte e gli eredi di Eligio Rubeis altro non hanno se non il replicato tafferuglio campale (contro la maggioranza 5stelle-Pd, così come al loro interno tra partiti “alleati”). A sostenere la buriana, l&#8217;acuto-gorgheggio d&#8217;un fautore della <em>“transazione ecologica”</em> accompagnata da un <em>“mi allego agli interventi delle colleghe”</em>.<br />
Dunque, come si sarà compreso, all&#8217;ordine del giorno del Consiglio comunale di ieri un argomento strettamente «politico». Sintetizzato dentro una “mozione” sottoscritta dalla sola maggioranza. La «traccia» fornita dal biodigestore del Barco, sul confine ovest di Tivoli. Un impianto che la “Superba” ha tranquillamente validato – tanto da dichiararne possibile la costruzione: decisamente un segno della decadenza della città –, pur essendo eretto al centro d&#8217;un&#8217;area dichiaratamente protetta (e ipervincolata). La coalizione 5stelle-Pd all&#8217;unanimità ha votato contro l&#8217;autorizzazione all&#8217;impianto. Negata ai rappresentanti della società la possibilità d&#8217;una richiesta audizione. Se si intendeva illustrarne i pregi o quanto si riteneva utile, sarebbe avanzato il tempo necessario dall&#8217;articolo iniziale di <em>hinterland</em> del 18 novembre. Chiedere una audizione alla vigilia della riunione in Regione&#8230;<br />
Il senso della mozione della maggioranza, sulla quale non ha influito (e anche questa è una novità) l&#8217;appartenenza territoriale, è la “lettura comprensoriale” data al tema dalla coalizione al governo di Guidonia Montecelio. Una risposta al quesito sottostante – e permanente – gran parte delle questioni politico-amministrative dell&#8217;asse tiburtino. Per dire: in particolare Arianna Cacioni, dopo l&#8217;abbraccio con Salvini, ora ri-rappresentante di ri-recente conio di Forza Italia, sorretta da un&#8217;attempata zitella, ha contestato al sindaco la decisione di intervenire su un investimento privato programmato su un&#8217;area appartenente a Tivoli. «Modello interpretativo» ormai abbandonato da decenni. Forse la Cacioni ignora che Vittorio Messa, in un tempo in cui prevaleva la lucidità politica e non il salvinismo, discutibile quanto si vuole ma con un senso compiuto, addirittura presentò una proposta di legge per la costituzione della provincia di Tivoli-Guidonia Montecelio.</p>
<div id="attachment_6629" class="wp-caption alignleft" style="width:583px" ><a href="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/04/Festa-dellUnitá-10-e1491921484124.jpg"><img class=" wp-image-6629" src="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/04/Festa-dellUnitá-10-e1491921484124.jpg" alt="" width="583" height="507" srcset="https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/04/Festa-dellUnitá-10-e1491921484124.jpg 714w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/04/Festa-dellUnitá-10-e1491921484124-300x261.jpg 300w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2017/04/Festa-dellUnitá-10-e1491921484124-660x574.jpg 660w" sizes="(max-width: 583px) 100vw, 583px" /></a><p class="wp-caption-text">Domenico De Vincenzi (a sinistra) con Mario Lomuscio, attuale capogruppo del Pd</p></div>
<p>La stessa consigliera ha anche chiesto a che titolo sia stato fornito il benestare al piano di sviluppo del Car (il centro agroalimentare) da parte del sindaco Michel Barbet. Dopo l&#8217;esempio precedente particolare sofferenza rammentando la postazione che occupava Arianna Cacioni nel Comune di Guidonia Montecelio. Era il tempo che tra Domenico De Vincenzi, indiscutibilmente l&#8217;ultimo &#8220;politico” a tutto campo nella storia della sinistra di Guidonia Montecelio, ed Eligio Rubeis, il sindaco berlusconiano, si apriva un confronto-scontro del tutto simile all&#8217;odierno. Perché De Vincenzi sosteneva che l&#8217;impianto TMB di Manlio Cerroni dovesse essere eretto a Tavernelle, nei pressi del CAR, il quale avrebbe dovuto altresì costruire al suo interno un impianto per il trattamento dell&#8217;organico essendo il primo fornitore per quantità della “materia prima”. Il che avrebbe evitato ai camion contenenti l&#8217;umido di attraversare i quartieri della periferia di Tivoli e di Guidonia per dirigersi verso gli impianti di smaltimento. Eligio Rubeis, contrario al TMB a Tavernelle proprio per la vicinanza al CAR, concordava invece con l&#8217;oppositore sulla dotazione di un biodigestore (si definiva già così?), per la stessa identica ragione dell&#8217;altro.</p>
<h2 style="text-align: center;"><span style="font-size: 28px;"><strong>I motivi dell&#8217;opposizione alla costruzione del biodigestore in località “Barco”</strong></span></h2>
<p><strong>SE VERRA&#8217; AUTORIZZATA DALLA</strong> Conferenza di servizi di lunedì 20 dicembre in Regione, oppure, più probabile (terzo e ultimo appuntamento), dalla successiva del 18 gennaio 2022, ogni anno, a regime, il biodigestore della «spa F.lli Pacifici Ing. Cesare &amp; Lorenzo» di via della Bullica al limite di via del Barco, “tratterà” 38 mila tonnellate di “umido”. O, se si preferisce il sinonimo, di “organico”, la parte più fastidiosa e puzzolente della raccolta differenziata. Nel dettaglio, le guide del settore elencano nella raccolta dell’umido scarti di cucina, avanzi di cibo, piccole ossa, scarti di frutta e verdura, bastoncini in legno per gelati, fondi di caffè e filtri di tè, escrementi di animali domestici, fino alle lettiere naturali, fiori recisi, alimenti avariati e scaduti.<br />
I testi aggiungono poi che i rifiuti organici sono raccolti in maniera distinta dagli altri poiché essendo umidi per loro natura, danno problemi di percolazione nelle discariche, elevati costi (ed emissioni nocive) per l’incenerimento, fermentano e producono cattivi odori.</p>
<div id="attachment_14363" class="wp-caption aligncenter" style="width:1100px" ><a href="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2020/01/fratelli-pacifici-travertino.jpg"><img class="size-full wp-image-14363" src="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2020/01/fratelli-pacifici-travertino.jpg" alt="" width="1100" height="500" srcset="https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2020/01/fratelli-pacifici-travertino.jpg 1100w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2020/01/fratelli-pacifici-travertino-300x136.jpg 300w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2020/01/fratelli-pacifici-travertino-768x349.jpg 768w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2020/01/fratelli-pacifici-travertino-1024x465.jpg 1024w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2020/01/fratelli-pacifici-travertino-660x300.jpg 660w" sizes="(max-width: 1100px) 100vw, 1100px" /></a><p class="wp-caption-text">La cava di travertino (in attività) della «spa F.lli Pacifici Ing. Cesare &amp; Lorenzo»</p></div>
<p>Dei quali sarà prima vittima l&#8217;istituto comprensivo di via Palermo a Villalba (Comune di Guidonia Montecelio). «“Frazione” – così definita dalla società – che dista circa 500 metri» dalla ex cava dei Pacifici.<br />
Quindi, il puzzo dovrà sacrificarsi su tale distanza. Dopodiché potrà trovare ristoro, vero, con i laghetti del Barco, che risulteranno attaccati, anzi, appiccicati al biodigestore (stavolta si riuscirà a cacciare i frequentatori?); e le terme Acque Albule? a 600 metri grosso modo; e il policlinico di pianura? a 1.300 metri secondo la società; e i residenti nei palazzoni della Domus Patritia? a 150 metri; e il supermercato? a inizio via del Barco; e il ristorante di fronte alla ex cava? chiuda; e il personale delle cave tutt&#8217;intorno? s&#8217;arrangi (nessuna intenzione di elencare tutto quello che si muove in uno dei luoghi determinanti della zona).<br />
Nuovo punto di domanda: dove andranno a rifornirsi della “materia prima” – pur essendo, a pieno titolo, l&#8217;“ultima” – i camion trasportatori dell&#8217;organico alla destinazione di Tivoli Terme?<br />
L&#8217;interrogativo non è fuori luogo. Perché Tivoli (55.250 abitanti al 31 dicembre d&#8217;un anno fa) e Guidonia Montecelio (87.875 abitanti alla stessa data) producono annualmente circa 5mila tonnellate di organico la prima e 9mila l&#8217;altra; insieme: 14 mila tonnellate.<br />
Ammesso non siano presenti altri competitori sul mercato della raccolta differenziata, la somma dell&#8217;umido delle due città più grandi del comprensorio, potrà soddisfare un po&#8217; più di un terzo delle potenzialità degli impianti. Si aggiunga Anagni, 20.892 abitanti, autorizzata lo scorso 7 dicembre, con una capacità di 84mila tonnellate/anno.<br />
Quindi? Roma, «Ama salvaci tu». Ma tutti quelli che ieri sera erano non dichiaratamente favorevoli all&#8217;impianto non sono gli stessi che predicano “mai mondezza da Roma”? E fu un rumoroso sghignazzo.</p>
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		<title>TRA ZINGARETTI, BARBET E GUALTIERI FIRMATO IL «PROTOCOLLO D&#8217;INTESA» Il «piano strategico» del “nuovo CAR“ impegnerà 60 ettari (dai sei in origine) Via Tiburtina «apre» al biologico e accoglie da Roma i mercati della carne e dei fiori Il polo agroalimentare di Guidonia «si allinea ai principali player internazionali» La previsione di 1.500 nuovi posti di lavoro a compimento della ristrutturazione</title>
		<link>https://www.hinterlandweb.it/wordpress/2021/12/zingaretti-barbet-e-gualtieri-firmano-il-protocollo-dintesa/</link>
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		<pubDate>Fri, 03 Dec 2021 23:59:45 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Tommaso Verga]]></dc:creator>
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<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.hinterlandweb.it/wordpress/2021/12/zingaretti-barbet-e-gualtieri-firmano-il-protocollo-dintesa/">TRA ZINGARETTI, BARBET E GUALTIERI FIRMATO IL «PROTOCOLLO D&#8217;INTESA» <BR>Il «piano strategico» del “nuovo CAR“ impegnerà 60 ettari (dai sei in origine) <BR>Via Tiburtina «apre» al biologico e accoglie da Roma i mercati della carne e dei fiori <BR>Il polo agroalimentare di Guidonia «si allinea ai principali player internazionali» <BR>La previsione di 1.500 nuovi posti di lavoro a compimento della ristrutturazione</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.hinterlandweb.it/wordpress">hinterlandweb.it</a>.</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<div id="attachment_30529" class="wp-caption alignleft" style="width:437px" ><a href="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44.jpg"><img class=" wp-image-30529" src="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44-300x225.jpg" alt="" width="437" height="328" srcset="https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44-300x225.jpg 300w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44-768x576.jpg 768w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44-1024x768.jpg 1024w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44-660x495.jpg 660w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44.jpg 1600w" sizes="(max-width: 437px) 100vw, 437px" /></a><p class="wp-caption-text">Le firme di Nicola Zingaretti e Roberto Gualtieri</p></div>
<div id="attachment_30531" class="wp-caption alignright" style="width:455px" ><a href="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44-2.jpg"><img class=" wp-image-30531" src="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44-2-300x225.jpg" alt="" width="455" height="341" srcset="https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44-2-300x225.jpg 300w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44-2-768x576.jpg 768w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44-2-1024x768.jpg 1024w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44-2-660x495.jpg 660w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/photo-2021-12-03-16-14-44-2.jpg 1600w" sizes="(max-width: 455px) 100vw, 455px" /></a><p class="wp-caption-text">Le firme di Roberto Gualtieri e Michel Barbet</p></div>
<p>di TOMMASO VERGA<br />
<strong>«PIANO STRATEGICO CAR»: 4 giugno 2019. </strong>Il dettaglio in una dozzina di pagine, a cominciare dalla numero 234 del Burl (il Bollettino ufficiale Regione Lazio). Risale a quella data la proposta di Valter Giammaria e Fabio Massimo Pallottini, rispettivamente presidente e direttore generale del CAR, il Centro agroalimentare di Roma (anche se, in effetti, residente nei confini di Guidonia Montecelio). Poi, a sentire, per un “intoppo” causato dalla destinazione dei terreni prescelti, tutto si arrestò. Fino ad oggi, 3 dicembre 2021, giornata che segna la cessazione dell&#8217;attesa. Infatti, nel pomeriggio, in Regione Lazio, la firma del «Protocollo d&#8217;intesa» tra Nicola Zingaretti, presidente della giunta regionale, Michel Barbet e Roberto Gualtieri, sindaci rispettivamente di Guidonia Montecelio e di Città metropolitana di Roma Capitale, si traduce nell&#8217;attuazione del «Piano strategico» del Car.<br />
Per effetto, adesso, consegnati all&#8217;archivio i documenti preparatori (e posto termine allo stop pluriennale che ha preceduto la conclusione odierna), è possibile passare forse anche rapidamente alla «pratica».<br />
Due gli aspetti essenziali. Su “quale terreno” ampliare il mercato è un problema risolto alla cui soluzione ha provveduto principalmente la “professionalità” di Chiara Amati, vicesindaca e assessora all&#8217;Urbanistica della giunta comunale di Michel Barbet. L&#8217;ostacolo era rappresentato dalla destinazione d&#8217;uso di quel versante di “Tavernelle”. Al disegno d&#8217;origine, la trasformazione del Car «dal commercio all&#8217;ingrosso al polo agroalimentare», in «linea con i principali <em>player</em> internazionali» – recitava il titolo del progetto – erano necessari sei ettari di «un terreno senza qualità, di brulla vegetazione o di alberi privi di fogliame» avrebbe recitato il dizionario. In realtà – con la radicale modifica del piano – serviranno 60 ettari. Cosicché, dopo il «concerto» tra Comune di Guidonia Montecelio, Città metropolitana di Roma Capitale e Regione Lazio, dagli attuali 23 il Car passerà a 85 ettari, una nemmeno tanto piccola città a partire del prossimo anno (alla data del Burl si puntava al 2020).</p>
<h2 style="text-align: center;"><span style="font-size: 28px;"><em>Sessanta ettari d&#8217;un&#8217;area in variante e d&#8217;un&#8217;altra valorizzata<img class="aligncenter size-large wp-image-30572" src="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-002-3-1024x576.jpg" alt="" width="1024" height="576" srcset="https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-002-3-1024x576.jpg 1024w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-002-3-300x169.jpg 300w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-002-3-768x432.jpg 768w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-002-3-1320x743.jpg 1320w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-002-3-660x371.jpg 660w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-002-3-312x175.jpg 312w" sizes="(max-width: 1024px) 100vw, 1024px" /></em></span></h2>
<p><a href="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-001-1.jpg"><img class="aligncenter size-large wp-image-30570" src="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-001-1-1024x576.jpg" alt="" width="1024" height="576" srcset="https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-001-1-1024x576.jpg 1024w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-001-1-300x169.jpg 300w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-001-1-768x432.jpg 768w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-001-1-1320x743.jpg 1320w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-001-1-660x371.jpg 660w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/12/suddivisione-comparti-page-001-1-312x175.jpg 312w" sizes="(max-width: 1024px) 100vw, 1024px" /></a></p>
<p>L&#8217;altro aspetto (leggi: «mettere in pratica») investe l&#8217;attuazione del «Piano strategico» del Car, un disegno che in base alla medesima pubblicazione (si scusi per eventuali possibili modifiche, si pensi al tempo passato –, condurrà alla modifica radicale dell&#8217;azienda come conosciuta:<br />
&#8211; si parla di un progetto innovativo i cui caratteri salienti dovranno essere la sostenibilità, la qualità del costruito ed il tasso di digitalizzazione;<br />
&#8211; la localizzazione di piattaforme/mercati per la carne, i fiori, il biologico.<br />
– ulteriore diversità rispetto all&#8217;esistente, il “nuovo” interverrà nella «verticalizzazione» dell&#8217;attività: come la dotazione di impianti per la preparazione e la lavorazione del cibo.<br />
<strong>UN INVESTIMENTO TRA 200 E 300 MILIONI_</strong>Il «Piano strategico» del Car, approvato già dagli azionisti (il Car è una «società consortile per azioni, capitale sociale euro 69.505.982, a prevalente capitale pubblico), a iniziare dalla Camera di commercio di Roma (33,02% del pacchetto azionario), seguita dal Campidoglio (28,37%) e dalla Regione Lazio (26,80%); la quota (2,83%) della Città metropolitana chiude il settore pubblico al quale si aggiungono tre banche: Unicredit, Bnl e Monte Paschi di Siena: 2,55 per cento del «pacchetto paritario» ciascuna.<br />
Gli antichi «mercati generali» capitolini di Guidonia Montecelio sono il principale mercato all’ingrosso d’Italia. La società conta al suo interno 400 aziende attive nell&#8217;ittico e nell&#8217;ortofrutta mentre va gradualmente espandendosi l&#8217;attività di logistica. Nel complesso operano ormai circa 2.500 dipendenti. Previsti altri 1.500 con il piano a regime.<br />
Ne verrà anche qualche posto di lavoro al femminile? Si vedrà cosa ne pensa Fabio Massimo Pallottini.<br />
<strong>LA NATURA DEI TERRENI_</strong>Sulla “Destinazione d&#8217;uso” sono intervenute le norme tecniche d&#8217;attuazione del PTPG, il Piano territoriale provinciale generale, in particolare «la disciplina del capo III», i cosiddetti «Parchi delle funzioni strategiche metropolitane». I contenuti sono stati trasformati dalla giunta comunale in «atto di indirizzo», come si legge sul protocollo «volto alla valorizzazione di un ambito strategico produttivo in località Tavernelle che stabilisce le linee guida per il corretto sviluppo produttivo, ambientale e sociale dell&#8217;area di intervento».</p>
<p>, Direttore Generale del Centro Agroalimentare di Roma<br />
«Le nuove risorse del Pnrr (il Car ha ricevuto 10 milioni,ndr) consentiranno di continuare il percorso intrapreso rendendo il Car un punto di riferimento per il sistema agroalimentare con strutture all&#8217;avanguardia, pratiche sostenibili e un forte impatto positivo sulla comunità, sull&#8217;ambiente e sull&#8217;economia circolare.<br />
Con questo progetto CAR che già oggi contribuisce allo sviluppo di oltre 450 operatori, mettiamo al centro &#8211; conclude Valter Giammaria, Presidente del Car . ulteriormente la digitalizzazione e la sostenibilità come importanti pilastri di crescita e sviluppo&#8221;. </p>
<p>:</em> tale . &#8221; ha commentato Fabio Massimo Pallottini, Direttore Generale del Centro Agroalimentare di Roma<br />
Effetto del «via libera», l&#8217;<br />
E&#8217; quanto riporta </p>
<p>, ovvero i contenuti della conclusione positiva dell&#8217;<em>“Accordo di insediamento e sviluppo tra la Regione Lazio, la Città di Guidonia Montecelio e Car”</em> ossia l&#8217;approvazione del progetto delle opere di urbanizzazione dell&#8217;insediamento produttivo tutto da realizzare.<br />
Si tratta del primo atto che si spera altresì decisivo. Perché dopo un rinvio plurimo, anno dopo anno, il termine dei «lavori in corso» sul futuro Centro agroalimentare sono stati assegnati dal 2022 (invece occupato dalle celebrazioni del compleanno ventennale).<br />
Ora invece, dando credito a ciò che riferisce il <em>Burl</em> della Regione Lazio del 19 marzo, il romanzo «ampliamento del Centro agroalimentare» dovrebbe vedere il nastro di partenza. Ostacoli? In apparenza nessuno. Mentre sul divenire si ignora quali effetti nell&#8217;esecuzione del piano, anche se non soprattutto, sulla compagine societaria, potrà comportare<br />
<div id="attachment_48811" class="wp-caption alignleft" style="width:331px" ><a href="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/04/giancarlo-righini.jpg"><img class=" wp-image-48811" src="http://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/04/giancarlo-righini-1024x682.jpg" alt="" width="331" height="220" srcset="https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/04/giancarlo-righini-1024x682.jpg 1024w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/04/giancarlo-righini-300x200.jpg 300w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/04/giancarlo-righini-768x511.jpg 768w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/04/giancarlo-righini-660x440.jpg 660w, https://www.hinterlandweb.it/wordpress/wp-content/uploads/2024/04/giancarlo-righini.jpg 1200w" sizes="(max-width: 331px) 100vw, 331px" /></a><p class="wp-caption-text">L&#8217;assessore regionale Giancarlo Righini</p></div></p>
<p>Una decisione tutta interna alla “politica” a leggere la sfilata di «visto che» che ha anticipato la decisione, un «atto di indirizzo» destinato ai soci pubblici dell&#8217;azienda.</p>
<p>Mentre,<br />
Il «raddoppio» quindi. Per realizzare il quale, si stima un investimento (annunciato) di circa 250 milioni di euro. <em>«Che non sarà soltanto un ampliamento di dimensioni ma anche di qualità, vogliamo fare del Car un modello di come deve essere un sistema distributivo e industriale nel rispetto dei principi fondamentali che oggi dovrebbero governare il mondo: sostenibilità, economia circolare, digitalizzazione, sono le parole d’ordine su cui siamo impegnati»</em> la riflessione in proposito di Fabio Massimo Pallottini, dal 1994 al vertice del Car e dal 2015 ininterrottamente presidente della Italmercati – rete di imprese, a cui fanno capo i principali centri agroalimentari nazionali.<br />
Non sufficiente. Perché Fabio Massimo Pallottini dal settembre 2023 è inoltre presidente della Centrale del latte di Roma. Si ignora se l&#8217;incarico sia stato verificato con la stretta regola sulle incompatibilità fissata dallo Statuto del Centro agroalimentare.</p>
<p>Un parco naturale e archeologico creerà un collegamento culturale con la città, ma arriveranno anche nuovi servizi, come bar e ristoranti, in loco. “I 20 anni sono un risultato straordinario, una sfida vinta. Non tutti ci credevano che avremmo avuto questo successo”, ha detto Fabio Massimo Pallottini, presidente del Centro agroalimentare di Roma. “È un successo essere qua, essere i primi in Italia e un punto di riferimento in Europa e per il settore – ha aggiunto -. Coltiviamo ambizioni importanti, non ci vogliamo fermare qui e vogliamo andare oltre, per questo stiamo sviluppando un grande progetto di ampliamento.<br />
In venti anni il Car di Roma, secondo il ministro per le Politiche agricole e la sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, “è diventato un tempio ed esempio di quella che può essere la qualità, la ricerca di centralità e la volontà di realizzare un sistema di filiera che mette al centro lavoro, qualità e distribuzione in modo sano”. Oggi il Car si sviluppa su 140 ettari e ospita 400 imprese del settore agroalimentare che esportano prodotti locali e sono un modello della diffusione del patrimonio enogastronomico italiano in Europa. In futuro l’ampliamento si svilupperà su circa 200 mila metri quadrati. Il progetto di sviluppo “è molto ambizioso”, ha chiarito il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “È sostenuto da Roma Capitale, da Città metropolitana, da Regione Lazio e Comune di Guidonia, e amplierà la struttura anche valorizzando il tessuto archeologico con progetti contestuali. Una struttura d’eccellenza si potenzierà ulteriormente e sarà tassello importante della filiera agroalimentare di qualità, per noi fondamentale. Stiamo lavorando molto sulla dimensione agricola di Roma e il Car, da questo punto di vista, è un protagonista”, ha aggiunto il sindaco.</p>
<p>L’ampliamento “che quasi raddoppia la struttura, testimonia l’ottimo lavoro fatto in questi anni ma anche quanto verrà fatto nei prossimi anni per tutelare il nostro patrimonio enogastronomico”, ha concluso il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori. Alla cerimonia sono intervenute numerose autorità locali tra cui l’assessora all’Agricoltura di Roma, Sabrina Alfonsi, l’assessora al Commercio di Roma, Monica Lucarelli, il presidente di Confesercenti Roma, Valter Giammaria.</p>
<p class="p1"><span class="s1"><b>h</b> RIPRODUZIONE RISERVATA</span><span class="s2"> –</span><span class="s1"> info@hinterlandweb</span></p>
<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.hinterlandweb.it/wordpress/2021/12/zingaretti-barbet-e-gualtieri-firmano-il-protocollo-dintesa/">TRA ZINGARETTI, BARBET E GUALTIERI FIRMATO IL «PROTOCOLLO D&#8217;INTESA» <BR>Il «piano strategico» del “nuovo CAR“ impegnerà 60 ettari (dai sei in origine) <BR>Via Tiburtina «apre» al biologico e accoglie da Roma i mercati della carne e dei fiori <BR>Il polo agroalimentare di Guidonia «si allinea ai principali player internazionali» <BR>La previsione di 1.500 nuovi posti di lavoro a compimento della ristrutturazione</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.hinterlandweb.it/wordpress">hinterlandweb.it</a>.</p>
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		<title>La ‘nuova città’ Tivoli-Guidonia</title>
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		<pubDate>Mon, 15 Sep 2014 16:34:24 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[Tommaso Verga]]></dc:creator>
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<p>Dal Mare del Nord alle Piramidi</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Due imprenditori. E’ nella loro disponibilità amministrare (separatamente) alle porte di Roma una enorme superficie di terreno, quasi del tutto intonsa, priva di vincoli. Non lo fanno, passano il tempo a ignorarsi, spesso a farsi dispetto, a giocare al ‘questo è mio’, ‘quello non è tuo’. Chi li osserva – ma, soprattutto attende che dalle loro iniziativa e decisioni possa cogliere benefici individuali e collettivi – ne ricava l’immagine di due comari nelle lavanderie del tempo che fu. Naturalmente, come nei film, fatti e persone sono frutto della fantasia dell’autore. Fine della premessa.</p>
<p><a href="http://hinterlandweb.files.wordpress.com/2014/04/mappa-del-prusst.jpg"><img class="size-medium wp-image-161" src="http://hinterlandweb.files.wordpress.com/2014/04/mappa-del-prusst.jpg?w=300&amp;h=225" alt="la mappa del prusst" width="300" height="225" /></a></p>
<p><strong>Il programma che fa acqua</strong></p>
<p>Sembrano partoriti da una commedia i due punti-cardine del programma elettorale di Eligio Rubeis. All’affermazione che nel 2022 Guidonia Montecelio avrà la sua ‘città termale’ fa seguito la replica obbligatoriamente silenziosa del rag. Terranova, il patron delle Acque Albule. Silenziosa perché, in campagna elettorale, non può chiedere pubblicamente al suo collaboratore, pro tempore sindaco della città, dove andrebbe a prendere l’acqua; ‘benedetto ragazzo, non sai che scarseggia da anni nelle mie piscine? Vuoi capire che non devi promettere cose che non posso mantenere?’.<br />
Viceversa, entrambi convergono sull’enunciazione relativa alla ‘logistica’ che il sindaco intende collocare all’uscita del casello autostradale dell’Inviolata. Condivisa dal patron, che così vedrebbe sparire l’irritante piattaforma logistica dislocata nei piani di Tivoli dalle spalle delle terme fino all’Aniene. Una questione di decoro, ha sempre detto.<br />
Qui però sorge un problema. Quella scelta risale alla prima consiliatura del sindaco Marco Vincenzi, non ancora dipendente di mr. Terranova, ed è tuttora nei piani di sviluppo di Tivoli e soprattutto sancita nel Prusst dell’Asse Tiburtino. Che, si legge nelle carte, trovò il consenso unanime di Guidonia Montecelio, Tivoli, Castel Madama e Roma. Il ‘Fata Viem Invenient’ si classificò primo a livello regionale, con il punteggio di 89,49. A chi dirà che chissà dov’è finito, in quale cassetto, l’invito alla verifica: la conclusione dei lavori per il ponte sull’Aniene, dal quale prenderà il via la Tiburtina bis, da Pontelucano ai Mercati generali, è tra le opere del Prusst.<br />
Non si pretende qui che l’architetto Rubeis, con sede professionale a Tivoli, conosca le cose della sua zona ma il suo staff non può fargli fare figuracce.</p>
<p><strong>L’Unione dei Comuni</strong></p>
<p>Invece, una seria e concreta opportunità di superare la propaganda elettorale viene dalla legge partorita il 4 aprile che istituisce le ‘città metropolitane’ e in particolare la parte relativa a ‘Roma Capitale’ (una digressione: l’aggiunta è esilarante. Immaginarsi un buontempone – perché è materia di buontemponi – di Parigi, Londra, Berlino che propone, solo propone, la qualifica di ‘capitale’ per la sua città…).<br />
Il prossimo 1 gennaio la nuova forma istituzionale prenderà vita. Il sindaco di Roma sarà anche ‘sindaco’ di Tivoli, di Guidonia e dell’intera area pressoché corrispondente all’attuale provincia. Le competenze della ‘città metropolitana’ sottraggono alle assemblee elettive locali ogni potere strategico: dalla pianificazione territoriale e delle reti infrastrutturali alla viabilità e mobilità fino alla promozione dello sviluppo in materie economiche e produttive. I brontolii, i dispetti e le liti tra comari non sono quindi più ammessi.<br />
L’alternativa la offre la stessa legge, l’Unione dei Comuni può volgere in positivo una prospettiva altrimenti impoverente. La pianura tiburtina, sottratta alla propaganda, può rappresentarne la chiave di volta.</p>
<p><strong>Unico crocevia continentale</strong></p>
<p>Con l’apertura del casello sull’A1 all’Inviolata e la congiunzione con l’A24, Guidonia-Tivoli sono diventate, a loro insaputa stando alle ricette elettorali, il ‘centro’. Infatti, la mobilità nord-sud, di merci e di persone, ha l’opportunità di raggiungere direttamente il Tirreno e l’Adriatico senza uscire dalle autostrade. E non si indica nord-sud d’Italia ma d’Europa, dalla Norvegia alle Piramidi. Unico crocevia continentale.<br />
Da tenere presente che a Civitavecchia è in fase di realizzazione un rilevante nodo strategico, la ‘gronda merci’, per collegare la città con l’asse Genova-Livorno-Piombino a nord, e con Formia-Gaeta a sud. Una sorta di ‘capolinea delle merci’ che da Civitavecchia farebbero rotta verso altre destinazioni e il mercato dell’Urbe.</p>
<p>Altro ‘tesoretto’. Nella provincia di Roma (nella ‘città metropolitana’ di Roma), superfici libere e disponibili, ampie, prive di vincoli, non ce ne sono più. In parallelo, fino al raccordo anulare, dalla parte di Pontelucano, la Tiburtina-Prenestina, e, all’interno, la ex sp48 a Collefiorito, risultano le sole disponibili (fatte salve l’Inviolata e un piccolo enclave a Settecamini).<br />
Ovviamente, per cogliere appieno i vantaggi che possono derivare da questa condizione, ai governanti locali va chiesto di mettere da parte gli antagonismi paesani e di mettere a punto linee di massima che unifichino le strategie delle due città.</p>
<p><strong>Un concorso di idee per urbanisti-strateghi</strong></p>
<p>Innanzitutto, un concorso di idee in comune tra Tivoli e Guidonia, un bando di gara che richiami urbanisti-strateghi atto a individuare i punti nodali, le ricette, la destinazione delle aree, le competenze. Precisando che lo studio deve soffermarsi su innovazione, rete e start up, manifatturiero, logistica. Anche sollecitando le ‘eccellenze’ locali a dare il contributo (i nomi? dal Tecnopolo ai Mercati generali, dai Pip di Tavernelle a Santa Sinforosa, dalla Merck Serono alla factory di Laura Biagiotti, ai distretti del travertino e dell’aerospazio).<br />
Non sarebbe disdicevole l’aggiunta del ‘museo del lavoro’, in parte virtuale, in parte recuperando antichi macchinari, retaggio di un’area che negli anni ’50 sfornava 5.000 buste paga per gli addetti dell’industria ed era al secondo posto in Italia, dopo Varese, quanto a possessori di autovetture. Ma anche teatro del protagonismo operaio, dei cartai, dei lavoratori del travertino, della Pirelli, dell’Unicem. Per non perdere la memoria, per rafforzare l’identità.<br />
Quanto al profilo gestionale, alle imprese va proposta la formazione di un Consorzio Asi (o equivalente quanto a scopi), associazione – dice la legge istitutiva – finalizzata alla ‘realizzazione di opere ed attrezzature di aree’ destinate al ‘progresso di ambiti territoriali (…) non sufficientemente interessanti per l’imprenditoria privata’. Naturalmente, si chiederà l’apporto della Regione Lazio e di Roma Capitale.<br />
Solo così la ‘città tiburtina’ rappresenterà un’alternativa al baricentrismo della Capitale, invertendolo. Perché lavoro, studio, cultura, sport, sanità, servizi non saranno più esclusivi di Roma, ma distribuiti in un ambito riconosciuto, proprio di chi vi abita, vive e lavora.</p>
</div>
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